Sono una delle band più acclamate della scena musicale pop – rock – punk dei nostri tempi. I Green Day si sono formatosi a Berkeley (California) nel 1989; tre sono i membri permanenti del gruppo: Billie Joe Armstrong (chitarra e voce), Mike Dirnt (basso e voce secondaria) e Tré Cool (batteria). Con la loro intensa attività hanno rilanciato il genere punk con delle influenze pop e assieme a band come Blink 182, Offspring… hanno riacceso la fiamma opaca della musica, ridato un’iniezione di fiducia che vista a dieci anni di distanza ha sortito risultati opinabili. Hanno venduto settanta milioni di dischi e vinto tre Grammy Awards (Miglior Album Alternativo per “Dookie”, Miglior Album Rock per “American Idiot” e Record of the Year per la canzone Boulevard Of Broken Dreams).
Dopo una lunga gavetta fatte nei locali underground, e i primi dischi, la band giunge a una svolta: la firma con la Warner (major discografica). Nel 1994 il trionfo giunge con la pubblicazione di “Dookie”, disco registrato in poche settimane e aiutato nella sua ascesa da MTV, che in maniera continua trasmetteva il video di Basket Case, con un’ esilarante interpretazione dei tre che si esibiscono come pazienti di un istituto psichiatrico.
Il riconoscimento diventa di natura internazionale e i Green Day si esibiscono in ogni angolo del Pianeta riscuotendo ovazioni unanimi. La forza di “Dookie” era nella potente melodia del suo sound; con il lavoro successivo “Insomiac” la band decise di dare una sferzata al suono, imprimendo potenza e una vena cupa. Il risultato è soddisfacente, ma non le vendite non raggiunsero le quote di “Dookie” e si fermarono a sei milioni di CD. Nel 1996 la formazione americana pubblica “Nimrod”, una curiosa miscela di surf rock, ska punk e spunti sperimentali.
I Green Day sono una delle band più ricercate per la loro ilarità e irriverenza, ma anche per la critica visione della società. Nonostante il successo riscosso, non ne vengono travolti, sono rimasti dei ragazzi con la voglia di fare musica e divertirsi. Dopo un periodo di pausa, nel 2000 tornano con un nuovo set intitolato “Warning”, che aggiunge elementi inediti al loro suono, ma soprattutto sposta il baricentro della loro musica verso lidi meno punk e più pop, sollevando un polverone tra addetti ai lavori e pubblico. Ecco ad esempio come la prestigiosa rivista americana Rolling Stone giudicava il disco in questione “Ci chiediamo: chi ha bisogno di ascoltare canzoni di fede, speranza e impegno sociale da chi è abituato a essere al centro, da una band che fa moltissime vendite?”.
La formazione decide di pubblicare anche delle raccolte, prima radunando tutte le loro hit più famose, poi anche i b-side, collection che contiene anche il brano Espionage, tratto dalla colonna sonora di “Austin Powers: La spia che ci provava”, che regala al gruppo un Grammy come Migliore Performance Strumentale Rock.
Arrivati a questo punto, bisognava rispondere alle aspettative di pubblico e label, che invocavano un nuovo lavoro, un progetto che lasciasse il segno nella storia della musica. Prima dell´uscita dell´acclamato del nuovo disco, i Green Day collaborano con Iggy Pop in due tracce del suo nuovo album “Skull Ring”. Nel 2004 esce finalmente “American Idiot”. Il disco è stato co-prodotto da Rob Cavallo. L´album viene annunciato come un´ opera punk rock che segue il cammino del Gesù della periferia (Jesus of Suburbia). Un CD che solleva molte domande e cerca delle risposte, parla di una società americana disillusa, sull´orlo di una crisi generazionale. Le libertà personali vengono messa in discussione in più occasioni e loro rimarcano questo processo anti-democratico. Inizialmente doveva intitolarsi “Cigarettes and Valentines”, ma dopo la perdita dei nastri con i demo, la band ha deciso di ricominciare le registrazioni e realizzare un´opera rock, ispirata da grandi lavori del passato. Il personaggio protagonista della storia Jesus of Suburbia è un anti-eroe creato dall´immaginazione del cantante Billie Joe Armstrong.
Un lavoro articolato, che attacca frontalmente la passata amministrazione Bush e le sue scelte politiche, ferma l´attenzione sulla necessità di ritrovare dei valori di base per scongiurare situazioni irreversibili. “Jesus of Suburbia è un uomo qualunque, senza potere un anti-eroe ridotto in questa maniera da una dieta a base di soda, pop e Ritalin (medicinale)” ha affermato il frontaman.
Un album che ha raccolto le ambizioni della band e inserito novità nel loro approccio alla musica. Armstrong parlando del set ha spiegato "Abbiamo abbandonato la struttura verso-coro-verso-coro-ponte, per adottare qualcosa di più ambizioso, abbiamo aperto la mente per definire un differente modo di scrivere, essenzialmente senza regole precise”.
La versione teatrale dell´album “American Idiot” (2004) dei Green Day debutterà a settembre in California, al Berkeley Repertory Theatre. La regia dell´adattamento dell´album in musical è stata affidata a Michael Mayer. Billie Joe Armstrong, Tre Cool e Mike Dirnt, i Green Day, hanno i credits della musica dello show e hanno collaborato con Mayer alla trasposizione teatrale. “Quando la gente lo vedrà, si realizzerà il mio sogno più selvaggio” ha detto Armstrong.
Il passato è già storia, adesso i riflettori stanno per riaccendersi sui tre ragazzi della Bay area. Il nuovo disco “21st Century Breakdown” è il pregiato distillato di un lungo lavoro, cominciato nel 2006, diviso in tre atti: “Heroes and Cons”, “Charlatans and Saints” e “Horseshoes and Handgrenades”. Racconta la storia di due giovani Christian e Gloria, attraverso le delusioni e le speranze del 21th secolo fino a oggi. Al banco di regia di queste 18 tracce Butch Vig, famoso per i suoi lavori con Nirvana, Smashing Pumpkins, Garbage e tanti altri.
Alla Casa Bianca c´è un nuovo inquilino, il loro nemico numero 1 George W Bush è stato sconfitto, Barack Obama rappresenta la speranza per il popolo americano e non solo, ma i Green Day non hanno abbassato la guardia, sono degli ottimi vigilantes dei nostri giorni ed esprimono le sensazioni, le paure e le speranze, con ludica lungimiranza, di una generazione che vive condizionata da incognite per il futuro.
I due protagonisti di questo concept Christian e Gloria si muovono attraverso 18 tracce e 70 minuti d´intensa e ambiziosa musica. In una recente intervista il cantante Billie Joe ha raccontato i punti salienti del nuovo progetto discografico e parlato del Musical di “American Idiot”.
Come descriveresti il nuovo lavoro?
“ Prima di tutto volevo dire che questo nuovo progetto poggia sulle spalle di ´America Idiot´. Abbiamo avuto la possibilità di essere più creative che in passato. Uno stimolo generato dal successo riscosso con il precedente disco”.
La principale differenza tra “American Idiot” e “21st Century Breakdown”?
“´American..´ rifletteva lo stress e i problemi sociali dell´epoca che è stato concepito. Si respirava un´aria pesante. L´America era il nemico numero 1, il clima della tensione governava ogni aspetto della quotidianità. Per fortuna quei tempi sembrano dei vecchi ricordi. Adesso la gente, dopo una fase negativa, sembra avere nuove speranze, ma c´è anche molta confusione. E´ un periodo molto strano. Il nuovo disco riflette e approfondisce questa situazione, non semplice, ma sicuramente meno catastrofica”.
Perchè avete deciso di chiamare i due protagonisti della storia Gloria e Christian?
“E´ come se fosse il nome femminile per indicare ´la gloria´, un termine tradizionale, basta considerare i brani di U2 e Van Morrison. L´emozione del disco è in questa persona che tenta di tenere accesa la fiaccola dei suoi valori politici e morali. Christian è un nome interessante perchè ha radici religiose. Questo ragazzo nel pezzo Christian´s Inferno, non tenta di mantenere accesa la fiaccola, ma tenta di bruciare tutto e diventa vittima dei suoi demoni in diversi modi”.
Chi vedresti nelle parti di Gloria e Christian se ci fosse un adattamento cinematografico della loro storia?
“la ragazza che ha recitato in ´Juno´ Ellen Page la vedrei perfetta nei panni di Gloria, invece Robert Pattinson (Twilight) potrebbe essere Christian”.
See The Light è il brano che chiude questo disco. E´ un bagliore ottimistico. Come vedete il futuro dell´America?
“Sono ottimista, ma la realtà dei fatti è condizionata da questa tremenda crisi che sta opprimendo il Pianeta. Una follia che si può guardare attraverso i canali TV. Tutto sembra portare verso l´apocalisse e Barack Obama è l´anti-Christ. Ma francamente è il primo afro-americano alla Presidenza, tutto è ancora in progressione. Questa fase da speranza e fede nell´idea di America come nazione progressista. Ma il lavoro è ancora molto lungo e disseminato di pericolosi ostacoli”.
E´ confermato che “American Idiot” diventerà uno spettacolo teatrale. Che reazione avete avuto quando siete stati contattati da Michael Mayer?
“Quando stavamo registrando il disco, non lo abbiamo scritto con l´intento che diventasse anche un musical. Amo i dischi che hanno una natura cinematografica come ´Quadrophenia´.dei The Who, o lavori con un aspetto tipicamente teatrale come ´Ziggy Stardust And The ....´ di David Bowie”
Che tipo di musical sarà?
“Parlerà di un´epoca dove il clima politico condiziona in maniera ossessiva la vita delle persone. Una situazione caotica, un approccio non convenzionale per realizzare un musical. Mi piace la visione artistica di Michael Mayer, è perfetto per la trasposizione teatrale di ´America idiot´. Ha il senso dell´anarchia nel modo in cui si approccia al suo lavoro. Sarà uno spettacolo caratterizzato da movenze violente e caratterizzato da una forte fisicità, non ci saranno balletti. Avrà una mentalità molto street, quindi diretta e ruvida... molto maschio”.
Nel musical ci saranno anche canzoni di “21st Century Breakdown”?
“Si. Brani come Before The Lobotomy , Know Your Enemy (primo singolo) e 21 Guns. Il processo creativo del nuovo disco è stato come una lezione molto istruttiva, ha portato le nostre ambizioni professionali a due o più livello in avanti”.
Web: www.greenday.com
Carlo Cassani
25 maggio 2009 |