“È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”. Quante volte si è ripetuta questa frase, senza neanche ricordare bene chi l´avesse pronunciata? Ebbene, queste furono le ultime parole famose di Kurt Cobain. Si concludeva così, infatti, la lettera che fu ritrovata accanto al suo corpo senza vita l´8 aprile del 1994, nel garage della sua casa sul Lago Washington. Gli faceva compagnia un fucile a pompa, con cui il cantante si suicidò puntandolo alla testa.
Chi era Kurt Cobain? Il leader della band che segnò l´epoca del grunge negli anni ´90, quei Nirvana che ancora oggi sono oggetto di culto in tutto il globo. Il grunge era dolore, ribellione, con influenze di rock, punk, metal, hardcore. Molti non ritengono il grunge un vero e proprio genere musicale, ma certo è che l´intera generazione X è cresciuta con quel sound, definito “di Seattle” (da dove provenivano la maggior parte delle band-simbolo del grunge).
Il punto massimo dei Nirvana e del grunge si raggiunse nel 1991 con l´uscita di Smells Like Teen Spirit (dall´album multimilionario "Nevermind"), vero e proprio inno che conclamò Cobain portavoce del malessere giovanile e icona dei teenagers dell´epoca (e non solo).
Il malessere di Kurt era un concentrato di dipendenza dalla droga, pressioni dei media mondiali e il matrimonio tormentato con Courtney Love, che gli aveva dato una figlia, Frances Bean. La sua infanzia fu segnata dal divorzio dei genitori, i primi approcci all´alcol e agli psicofarmici, dai quali non è mai riuscito a disintossicarsi
L´Italia fu lo scenario di una morte annunciata. Dopo un malore post-concerto a Monaco, il 1 marzo 1994 a Kurt furono diagnosticate una bronchite e una laringite. Così, per riposarsi, volò a Roma per una settimana di relax all´Excelsior, dove fu poi raggiunto da moglie e figlia. Durante la notte però Kurt entrò in overdose, portato al pronto soccorso e rimasto in coma farmacologico fino al giorno dopo. Tornò in America, ma dopo l´ennesimo ricovero a Los Angeles fece perdere le sue tracce e fu ritrovato solo quel giorno maledetto, l´8 aprile di quindici anni fa, da un elettricista che era lì per installare un sistema di illuminazione. La fiamma di Kurt, però, si è spenta per sempre.
Vyncent Valo
(08/04/09)
|