Ci vuole coraggio. Per cosa? Per pubblicare un disco soul, per cantare in un modo completamente diverso da quello a cui siamo abituati (vedi Amici & Co.) e per cimentarsi nella scrittura senza paura di mostrarsi troppo. LaMiss di coraggio ne ha da vendere e da Treviso si lancia in un salto senza rete (vedi l´esordio “Il profumo della pioggia”) che, vista la concorrenza completamente assente, potrebbe regalarle molte soddisfazioni. Ma al di là di ipotetiche rivali, LaMiss non ha mai temuto nulla. Tranne quella volta che Michael Jackson...

Specifichiamo subito una cosa: ti fai chiamare LaMiss eppure non te la tiri neanche un po´.
“Esatto! Sai che c´è? Nella mia cricca di amici ci sono solo ometti e così da sempre mi prendono in giro con questo nomignolo. A me piace e così me lo son tenuto stretto”.

Una volta scelto il nome come sei arrivata al debut album?
“Poco alla volta. Il mio percorso nasce dalla scrittura. Mi sono cimentata per molto tempo con ritornelli per featuring e collaborazioni con altri artisti. È stata una sorta di allenamento per arrivare ad un tipo di scrittura più maturo e quindi pronto per un album tutto mio. Sto anche pensando di pubblicare un libro di poesie ma per ora penso solo alla promozione della mia opera prima...”.

“Il profumo della pioggia”, dove gli ospiti non mancano.
“Non mi posso lamentare! Tormento e Amir (che compare nel primo singolo Pensiero stupendo, ndr) sono dei grandi e, sinceramente, non mi aspettavo di riuscire a fare qualcosa con loro. Li avevo contattati così, per gioco, e mi hanno dimostrato molta umiltà. È gente che ha dato lustro alla cultura hip hop e non avevano nulla da dimostrare, e invece hanno accettato con piacere. Con loro ci sono anche Biggie Bash, di cui ho consumato l´ultimo disco, Double S, che è lo scratch per eccellenza e poi Shokka e tanti altri. Ultimo, ma non per importanza, Irko, il mio produttore e – soprattutto - il mio migliore amico”.

Di solito chi si approccia alla black music viene associato ad un determinato tipo di canto, fatto di virtuosismi e fioriture. Un qualcosa che a quanto pare non ti appartiene.
“Già. Nei talent show si punta molto su quello, ma sono convinta che se non si è bravi a fare certe cose non bisogna ostentare, rischi di ridicolizzarti. Io ho trovato la mia tonalità, il mio stile, altrimenti nei live farei troppa fatica. Voglio fare solo quello che mi riesce bene”.

Prima di te, con il soul all´italiana, ci hanno provato Irene Lamedica, Jenny B, Jasmine ma non ci sono completamente riuscite. Hai un po´ di timore?
“Certo e ti dico la verità: non vado in giro a dire che adesso sono la regina dell´r&b. So pero´ di essere unica in questo momento nella scena italiana, non trovo concorrenza. E fortunatamente ho trovato un´etichetta e dei collaboratori che non mi hanno imposto alcuna personalità. Comunque il beneficio del dubbio ce l´ho sempre (ride, ndr)”.

Il disco ha un mood molto smooth, che si rifà ai classici di Jill Scott ed Erykah Badu. Ma alla fine compare un pezzo come La stanza decisamente diverso...
“Lo so, infatti inizialmente era stato scritto per Linda, che avrebbe dovuto portarlo a Sanremo. Poi non se n´è fatto più nulla e l´ho accantonato lì, in un cassetto. È stata mia madre a volere a tutti costi che io lo inserissi nella scaletta. E meno male che le ho dato ragione, perché adesso lo adoro!”.

Mamma ha di sicuro un buon orecchio. È vero che è stata lei a farti crescere a pane e Motown?
“Verissimo e la ringrazio tanto. Tra l�altro la parola �Motown� non sapevo neanche pronunciarla da piccola (ride, ndr). Ogni volta che sentivo un pezzo di Diana Ross o di Stevie Wonder non riuscivo a capire cosa mi accadesse dentro, sentivo la musica vibrare come se fosse parte di me. Poi, con gli amici e la scuola, ho imparato ad apprezzare anche l�hip hop, il rap e la mia cultura musicale si è allargata. Però voglio raccontarti un aneddoto su Michael Jackson: sono rimasta sconvolta dalla sua biografia”.

Beh, se ne dicono tante su di lui...
“Ma non per quello: è che la bio era dell�89 ed io l�ho letta nel �95. In copertina aveva un colorito leggermente diverso, ecco (ride, ndr)”.

LaMiss è tra i protagonisti di Sneakersound, lo shooting esclusivo di Beat Magazine con i nuovi artisti del panorama musicale italiano. Corri in edicola per il numero di aprile!