Beyoncé è probabilmente uno dei personaggi più conosciuti nel mondo degli ultimi anni. Con una carriera che va dalla musica, sia con il gruppo Destiny’s Child che come cantante solista, al cinema, fino ad essere testimonial di vari profumi e cosmetici. Beyoncé è una celebrità a 360 gradi.
L’uscita del suo terzo album da solista, dopo i quattro milioni venduti nel mondo con “B’Day” nel 2006, è un evento nel mondo della musica e dello show business in generale, e come tale viene organizzato.
Il “Beyoncé Day” inizia presto di Sabato mattina, con l’ascolto del nuovo album presentato personalmente da Matthew Knowles, padre di Beyoncé, nonché talent scout, manager e produttore di tutti i suoi album e di quelli delle Destiny’s Child. Knowles ci intrattiene per quasi due ore, introducendo le canzoni ad una ad una, spiegando com’è nato l’album e le varie collaborazioni con i diversi produttori.
“I am…Sasha Fierce” è un “concept album”, ci spiega Knowles, nato intorno all’alter ego di Beyoncé, Sasha Fierce. La cantante ha iniziato a parlare di Sasha in alcune interviste qualche anno fa, spiegando che quando sale sul palco si trasforma completamente in un’altra persona, a cui ha dato appunto il nome di Sasha. “(Con Sasha) ho qualcuno che prende il mio posto quando è il momento di lavorare e quando solo sul palco. Questo alter ego che ho creato protegge me stessa e la persona che sono veramente”.
Mister Knowles racconta che lui e sua moglie hanno conosciuto Sasha per la prima volta quando Beyoncé aveva 6 anni e ha partecipato alla sua prima competizione canora. Una volta sul palco, i signori Knowles hanno fatto fatica a riconoscere una bambina, solitamente timida e introversa, trasformarsi in una piccola star.
Beyoncé nasce Beyoncé Giselle Knowles nel 1981 e viene avviata al successo da giovanissima. Partecipa a concorsi canori dall’età di 6 anni e alle superiori è già in una girl band con la cugina Kelly Rowland, sotto la guida del padre manager. A 16 anni la band, che intanto ha preso il nome di Destiny’s Child, viene messa sotto contratto dalla Columbia Records e nasce la star di Beyoncé. Le Destiny’s Child conquistano in pochissimo tempo le classifiche di tutto il mondo con canzoni come Say My Name, Survivor e Bootylicious vincendo vari premi, inclusi tre Grammy’s Awards.
Fra un album e l’altro del gruppo, Beyoncé lavora sodo per consolidare la sua personale carriera e realizza due progetti da solista di grande successo internazionale e si cimenta anche nel cinema, apparendo fra gli altri in Austin Powers, La Pantera Rosa e Dreamgirls, per il quale riceve una candidatura ai Golden Globes ed esibendosi alla notte degli Oscar.
Quando incontriamo Beyoncé più tardi, la prima impressione è certamente di avere di fronte la diva che ci aspettavamo. Sono appena le due del pomeriggio e la star entra nella stanza dove si tiene l’intervista con un mini abito nero, scarpe altissime, trucco e capelli perfetti. L’accompagnano due PR che ne seguono ogni movimento mentre fuori dalla stanza due bodyguards sorvegliano il corridoio. Cento per cento Sasha Fierce. Quando però iniziamo la nostra chiacchierata, Beyoncé è in effetti un’altra persona. Tranquilla e posata, parla con un tono di voce così leggero che si fa fatica a sentirla. Iniziamo subito a parlare del nuovo album, e di questo nuovo personaggio, Sasha Fierce.
“Da piccola mi trasformavo quando salivo sul palco. All’epoca non sapevo nemmeno cosa fosse un alter ego, ma penso sia un qualcosa che hanno tutti gli artisti. Quando incontri Michael Jackson o Prince, non ti aspetti che loro siano le stesse persone che vedi sul palco. E’ importante per me che (i fans) non confondano la persona che si esibisce con me stessa. Io non voglio andare in giro continuamente come Sasha, sarebbe insostenibile. Per questo l’ho creata. Ormai i miei fans la conoscono, vengono pure ai concerti con i poster con sopra il suo nome. Quando ho registrato l’album, ho pensato di dover dare ai miei fans quello a cui sono abituati, ma anche fargli vedere come sono veramente. In questo modo sono riuscita a creare un equilibrio fra queste due personalità, e dargli la parte glamour, il fashion, l’esuberanza ma anche la mia parte sensibile e vulnerabile”, spiega Beyoncé. All’inizio Sasha non aveva nessun cognome, poi mentre lavorava all’album, la cantante ha deciso che ne meritasse uno: “Fierce significa piccante, cattiva, dura, è semplicemente la parola perfetta per descrivere Sasha, per cui ho pensato, questo sarà il suo cognome!”.
Con “I am…Sasha Fierce” la cantante ha voluto presentare al suo pubblico le due facce della stessa persona: Sasha l’artista e la diva e Beyoncé, la persona reale. L’album è composto da due cd, uno che rappresenta Beyoncé, fatto completamente di ballate e più intimo dal punto di vista dei testi e l’altro che rappresenta Sasha Fierce, con canzoni più ritmate e più vicine al pubblico delle Destiny’s Child. Questo dualismo viene ripreso anche nelle foto all’interno dell’album, che presentano due Beyoncé, una sexy e glamour, con trucco pesante e abiti firmati Jean Paul Gaultier e una più semplice e quasi acqua e sapone. “Questo doppio album mi permette di rischiare di più e abbandonare me stessa, o forse dovrei dire, entrare più dentro me stessa, e rivelare una parte di me che solo le persone che mi conoscono possono vedere”.
Questo nuovo lavoro stupirà i fans di Beyoncé anche perché la cantante, che è produttrice insieme al padre, ha deciso di fare un album che includesse la musica pop e folk invece di limitarsi all’R&B e all’hip pop. Le nuove canzoni, specialmente quelle del cd che fa capo alla “vera” Beyoncé, sono decisamente musica pop. Il primo singolo tratto dall’album, If I Were a Boy, è una novità per l’artista che canta accompagnata da una chitarra acustica. “E’ difficile crescere (artisticamente) e provare a fare cose nuove, perché le persone hanno forti aspettative. Sento che in questo momento vorrei che la gente ascolti canzoni con testi forti, canzoni che comunichino qualcosa. Vorrei veramente che le persone sentano la mia voce e cosa ho da dire”, dice Beyoncé del nuovo album.
Una delle grandi ispirazioni della cantante per questo album viene da una delle prime dive R&B della storia, Etta James. Beyoncé ha appena interpretato la grande cantante nel film Cadillac Records, in uscita in America a Dicembre. La James iniziò la sua carriera nell’R&B per poi cimentarsi con successo con la musica soul, jazz and il blues. “Mi sono veramente immedesimata sino in fondo nel personaggio ed è stato difficile ma anche molto soddisfacente. Ho imparato tanto su me stessa e sulla storia della musica, ma soprattutto ho imparato che non puoi classificare le grandi cantanti in categorie, dire che quella è una cantante pop o R&B oppure soul. Se sei una cantante di talento puoi fare tuo qualunque tipo di musica e penso che questo mi abbia dato la confidenza di rischiare come ho fatto con il mio nuovo album, facendo uscire If I Were a Boy come primo singolo, invece che scegliere una canzone R&B”.
E con questa confessione Beyoncé finisce l’intervista. Deve correre agli studio della BBC per registrare la sua apparizione ad un programma. Ringrazia cortesemente, sorride e fa per lasciare la stanza. Subito si lascia circondare dal suo entourage che si prodiga ad aprirle le porte per farle strada. Sasha ne sarebbe orgogliosa.
Silvia Felce
02/02/09
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