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LUCA DIRISIO |
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LUCA DIRISIO - SVEGLIATEVI, CAZZO! |
Calma e sangue freddo… Dirisio è tornato. E a chi sperava che Sparirò fosse una promessa, risponde: “Poveri illusi”.
Promessa da marinaio. Luca Dirisio è tornato: occhiali da sole e aria da bullo. Doveva tornare a difendersi senza guardia del corpo. Doveva tornare alle origini per ritrovare Luca ed annullare il personaggio. Doveva tornare per ritrovare la premura delle persone che gli stanno intorno, per ritornare coi piedi per terra.
Doveva tornare senza nessuna aspettativa.
“Non faccio dischi per venderli: sono le emozioni e la passione che mi guidano. Tutto quello che si innesca è una conseguenza. Mi viene facile scrivere. Ci sono argomenti di cui è brutto parlare, una canzone invece è talmente chiara… Quando grido: ‘la droga fa male’, non lascio spazio ad interpretazioni. Sono parole colorate che entrano dentro, in maniera semplice e diretta. E mentre dico così, ovviamente chiedo anche: svegliatevi, cazzo!. Il bello poi è che enfatizzare qualcosa rende tutto più diretto e accorcia i tempi”.
Perché e da cosa ci dobbiamo svegliare? “Viviamo in un Paese che non cresce da parecchio e tutti sono buoni a lamentarsi delle istituzioni, della politica, di tutto. Dimenticando che la società siamo noi, che le merde siamo noi!”.
Cosa non ti piace della nostra società? “Non mi piacciono molte cose. Nel quotidiano mi fanno ribrezzo le tasse, i mutui impossibili, mi fa schifo che per fare un passaporto ci devi mettere 70 giorni, i politici che vanno a puttane, che in autogrill dopo le 22.30 non puoi consumare al banco una birra ma puoi comprarti una bottiglia di super alcolico e scolartela fuori tutta d’un fiato. Mi fa ribrezzo che in ospedale ti cacciano perché non hanno posti, che si debba dare l’8 per 1000 dei nostri risparmi alla chiesa e non ai ricercatori che passano la loro vita a cercare di migliorare la nostra vita, che sono costretti a fuggire all’estero perché non riescono ad arrivare a fine mese con lo stipendio da fame che hanno qui. Mi fa ribrezzo la malavita, la mal gestione delle persone che arrivano da fuori, che hanno paura, che diventano malviventi”.
Cosa invece piace a Luca Dirisio? “Tutto quello che c’è in questa foto (mostra il retro del cd, ndr). Il mare, il calcio, i cani, la musica, le macchine, la cucina, i bimbi… e ovviamente, sopra ogni cosa, come vedi in copertina: la figa”.
Che approccio hai con la televisione e la radio? “Trovo che ci sia falsità e bigottismo sia in tv che in radio, non faccio questo lavoro per andare in televisione o passare in radio. Mettersi su tutto quel cerone fa parte di una finzione che non mi appartiene… e io mi sento un pesce fuor d’acqua”.
Cosa hai fatto in questo periodo dove sei sparito? “Ho fatto trasloco! Ho preso tutto quello che avevo e sono tornato a casa dei miei genitori. A capire se ero maturato. Sono tornato non con lo spirito di chi torna dopo un ‘fallimento’, ma con la voglia di stare nella mia casa d’origine. Avevo bisogno di risentire il sapore di libertà. Sono partito anni fa da casa dei miei con le pezze al culo. Sono partito che ero completamente dipendente dai miei genitori e sentivo di avere verso di loro degli obblighi, come quello di studiare”.
Che tipo sei quando lavori? “Sono un perfezionista sul lavoro, quando prendo un impegno lo porto a termine con coerenza. Sono un treno”.
Invece raccontaci una tua giornata tipo, quando non sei impegnato con la musica. “Mi sveglio alle 14.30: mangio pesce, vado al mare, gioco a pallone, faccio surf. Tutto questo senza limite di tempo e senza orari”.
Nella fase di passaggio, tra lo scazzo totale e il momento della promozione di un nuovo disco, come stai? “Sto che faccio una fatica incredibile a lasciare il mare. Poi quando la ruota inizia a girare, c’è il discorso del business… io mi costruisco il mio castello e chi mi sta intorno, dal manager alla discografica, iniziano a toglier sabbia. La differenza è che io faccio le cose per passione, loro per soldi. Tentano sempre di smorzare l’entusiasmo e ributtarmi coi piedi per terra… ma io voglio volare a mezz’aria”.
Cosa sogna Luca Dirisio? “Di essere sempre libero di poter fare quello che vuole”.
Dirisio consiglia… “Sto leggendo un libro molto bello: ‘Firmino. Avventure di un parassita metropolitano’ di Sam Savage”. Dirisio sconsiglia…“Menare le mani è una cagata terribile, ma io l’ho fatto recentemente e non mi pento. Ci sono delle volte che mentre stai facendo qualcosa ti rendi conto dell’errore… invece quella volta no, ingiustamente c’era qualcuno che voleva darle a Dirisio per invidia. Non mi vergogno, l’ho conciato per le feste”. Elena Ferraro
(23/06/2008) |
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