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MARLENE KUNTZ |
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IL LUNGO TOUR DEI MARLENE |
Dopo un tour che ha toccato tanti teatri della penisola italiana e che li vedrà fra l'altro esibirsi al grande concerto del Primo Maggio a Roma e all'Heineken Jammin' Festival a Venezia, i Marlene Kuntz si prendono un po' di meritato riposo. Ecco il bilancio del "UNO:live in love tour 2008" di Riccardo Tesio, chitarrista della band con annesse prospettive future.
Un tour nei teatri. Come mai una scelta così “intimista”? "Non la chiamerei una scelta “intimista”: il teatro è tra i luoghi migliori per la musica, sia dal punto di vista di chi la ascolta che di chi la suona. Questo è il primo motivo della scelta di un tour nei teatri. E' vero però che, nel preparare la scaletta del concerto, abbiamo scelto molti pezzi intimi del nostro repertorio, e li abbiamo arrangiati in modo tale che si possa godere di quelle sfumature che spesso in un club o in un palazzetto si perdono (a causa dell'acustica non adatta, o perché c'è brusio di fondo, o perché si balla...)". In un’intervista di qualche tempo fa avete dichiarato che vi sareste presi molto tempo per preparare il live al meglio, visto che il disco è difficile. Un bilancio, a livello di suono? "Siamo molto soddisfatti. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare due ottimi musicisti (Luca Saporiti e Davide Arneodo) che ci hanno aiutato ad arrangiare i pezzi in modo pienamente soddisfacente. E ci pare che questa soddisfazione sia condivisa anche da chi ci viene ad ascoltare. Poi, si può sempre migliorare; se tutto va come spero in autunno faremo qualche altra data nei teatri, e ne approfitteremo per ulteriori sviluppi sonici". Quanta dell’apertura sonora che si riscontra su disco state portando in giro? Molta, ma non tutta. Su disco ci siamo presi delle libertà che non è possibile riprodurre dal vivo, a meno di essere (in alcuni momenti) in venti musicisti sul palco, oppure utilizzando delle basi pre-registrate. Noi sul palco siamo in cinque, e quando si è dovuto scegliere abbiamo preferito un arrangiamento più asciutto ma completamente suonato all'utilizzo di basi. Come mai il tour si intitola Live in Love? Perché vogliamo portare e ricevere amore :-) Manterrete la stessa scelta teatrale anche per le date estive, se ne farete? "In estate faremo sicuramente delle date, però in situazioni diverse: passeremo dalle feste della birra ai teatri all'aperto. Lo spettacolo si adeguerà alla situazione (ad esempio, pubblico in piedi o seduto)". In che senso avete incontrato la canzone d’autore con “Uno” ? "Questa è un'affermazione che non facciamo noi: bisognerebbe chiederlo a chi la fa. I Marlene Kuntz hanno sempre fatto canzone d'autore, nel senso che siamo noi gli autori delle nostre canzoni e che c'è da sempre un'attenzione ed una cura particolari alla poetica ed ai testi. Probabilmente certe “spigolosità” nei suoni e nelle parole dei dischi precedenti hanno tenuto lontano i normali fruitori della “canzone d'autore”. Se state già lavorando sul prossimo album, continuerete con questo tipo di atmosfere? "Questa è una cosa che non sappiamo ancora: siamo appena agli inizi della lavorazione, e la sonorità del disco in genere la definiamo quando ci sembra di aver superato la metà del lavoro di composizione". Dell’ultima edizione di Sanremo cosa ne pensate? Quali artisti in gara consigliereste? "Non abbiamo seguito il festival di Sanremo perché in quei giorni (ed in quelle notti) eravamo impegnati a Cagli nelle prove per il tour. Siamo riusciti a vedere solo qualche momento del dopo-festival. Non so quindi esprimere un parere che non sia superficiale". Avete mai pensato di parteciparvi? "Sì". In un’ipotetica continuum, su di in una linea spazio-temporale, dove collochereste “Uno” e quanto si discosta dai precedenti lavori? Esiste ovviamente un filo che collega tutti i nostri album. Forse “Uno” dista un po' di più dagli altri perché ci siamo presi più tempo del nostro solito per realizzarlo. In certi passaggi dei vostri testi si coglie una certa apatia o indifferenza di fondo. Una specie di limite o un modo per rapportarsi al mondo? "Non mi ritrovo con questa tua sensazione (comunque legittima, ovviamente), quindi non so che cosa risponderti". Come è stato la risposta del pubblico in queste date? "Ottima, sicuramente migliore di quanto mi aspettassi".
Luca Garavini |
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TUTTO SU MARLENE KUNTZ |
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 2007 Uno | | |  2005 Bianco Sporco | | |  2003 Senza Peso | | |  2000 Che cosa vedi? | | |  1999 Ho ucciso paranoia | | |
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1996 Il vile
1994 Catartica |
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