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NICK CAVE |
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NICK E... "QUEI CATTIVI RAGAZZI" |
Nonostante il mezzo secolo di vita e oltre due decenni di carriera, il suo tenebroso appeal non perde smalto e continua a trafiggere la psiche dei suoi discepoli. Nick Cave è un personaggio destabilizzante, di quelli che incutono timore e reverenza; che ti lasciano senza respiro per la loro audacia. “Dig, Lazarus, Dig!!!“ è un modo alternativo di trattare la canzone d’amore e di esplorare territori emozionali dai confini astratti; in sintesi “un’emorragia di parole e idee”. Lui, Cave, ha un’attitudine singolare nell’interpretare argomenti spigolosi, l’apatia della società, l’inerzia mentale, la condizione umana e i preconcetti psicosessuali. Tutto questo ed altro è l’impavido profilo del tenebroso poeta, capace di scendere fino agli inferi senza scottarsi. Un ‘angelo nero del rock’ che adesso scrive musica in maniera lucida e gioiosa. Alto, magrissimo, in abito scuro, camicia bianca, occhiali neri e look dark, si è concesso alla stampa italiana. Diretto, sintetico, a tratti sarcastico, con atteggiamento misterioso ha raccontato le sue ultime vicissitudini e senza perdere tempo ha rotto l’empasse iniziale rivolgendosi ai giornalisti chiedendo “Cosa volete sapere?”. Il suo appello è stato subito ripagato.Che cosa stimola la tua creatività? “Non so da dove arriva l’ispirazione. Io sono un semplice worker (lavoratore) , mi reco in ufficio, mi siedo alla scrivania e scrivo canzoni. Questo è il punto”. E’ un momento prolifico per Nick Cave, che non perde tempo e dopo il progetto Grinderman, la colonna sonora del film “The Assassination of Jesse James”, con i confratelli Bad Seeds pubblica “Dig, Lazarus, Dig!!!”…Un disco eloquente, elusivo, allusivo e illusivo, una narrazione poetica attraverso i passaggi cruciali della civiltà occidentale con spunti mitologici. Con in testa i versi di Wallace Stevens, e la voglia di scovare tra le liriche i fantasmi di Marilyn (Monroe), Houdini…Perché la necessità di creare un filo conduttore tra mitologia e contemporaneità? “Lazzaro è stata la guida ideale alla scoperta di questo mondo sotterrano. L’utilizzo di nomi ‘importanti’ come Orfeo o il biblico Lazzaro danno un peso maggiore sull'inconscio collettivo, un impatto superiore rispetto a identità comuni come John…Forse crea questa presunzione, anche se magari la profondità degli argomenti poi risulta fragile o disinteressata. Trovo una commistione tra l’aspetto mitologico e la contemporaneità. E’ necessario creare la relazione” Nella title track del disco Lazzaro si trova solo e sperduto, tra spiritualismo vittoriano e decadenza newyorkese, in un denso concentrato di miracoli dal Nuovo Testamento. Tiri in ballo anche l’illusionista Harry Houdini (1874-1926). Perché quest’ammirazione nei suoi riguardi? “Houdini dedicò le sue energie a smascherare medium e parapsicologi. Questo è il nesso che mi lega profondamente a lui, la necessità di mostrare i lati oscuri e ambigui della nostra società e far conoscere i soprusi, le cose che non funzionano. E’ un personaggio che adoro”. Dalle note del CD si scopre che inizialmente volevi fare un disco acustico. Come mai questa inversione di tendenza? “Prima di tutto le case discografiche scrivono un sacco di stronzate sulle note descrittive dei CD! In definitiva è un lavoro con un cuore acustico. I Bad Seeds lo hanno poi avvolto con molto rumore pieno di gioia”. E’ cambiato il tuo modo di lavorare? “Negli ultimi anni ho un approccio alla musica più ludico e gioioso, anche se i testi sono più arrabbiati. Ho abbandonato il pianoforte, su cui avevo scritto e inciso i precedenti lavori. Ultimamente mi sono cimentato con uno strano strumento, la pianola giocattolo dei miei gemelli (7 anni). Ha un solo ritmo, si può regolare la velocità, ma è semplicemente innovativo e stimolante perché è qualcosa di inedito. Questo è l’aspetto invitante delle novità e la frontiera che voglio esplorare”. E la parentesi Grinderman avrà un seguito? “Assolutamente si. E’ un progetto a lungo termine, stiamo lavorando al secondo album. Lavorare a situazioni parallele è stimolante e porta nuova linfa nel gruppo (i Bad Seeds)”. A proposito di Bad Seeds; in che misura hanno contributo al nuovo disco? “Non sarei nulla senza di loro. Hanno scritto un terzo delle musiche e sono una fonte inestimabile da cui attingere. Siamo due elementi inscindibili, ci completiamo”. Ti manca Blixa Bargeld (fondatore nel 1980 dei Einstürzende Neubauten)? “Si, continua a mancarmi; ma con la sua dipartita si è creato spazio per gli altri, in particolare per Warren Ellis”. Due quesiti prima di salutarci. Ti hanno mai offerto un ruolo cinematografico? Scriverai un altro romanzo? “Si, mi hanno fatto delle proposte cinematografiche che ho sempre declinato. Fare l’attore lo reputo un lavoro noioso. Alla seconda domanda posso confermarti che sto pensando di scrivere un nuovo romanzo, ma sarà diverso dal precedente (E l'asina vide l'angelo - Mondatori 2002). Non posso anticiparti nulla, è un segreto…lo vedrai”. Ha un’energia inesauribile, alimentata dalla sua anima, dal desiderio di mostrare i meandri più reconditi del subconscio umano, perturbato da ansie e visioni perverse. Prima di congedarsi saluta e firma autografi, poi si defila con i suoi maestosi baffi tra i corridoio dell’hotel. Lo rivedremo a maggio in occasione del tour europeo (date da confermare). Carlo Cassani |
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TUTTO SU NICK CAVE |
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 2008 Dig, Lazarus, Dig!!! | | |  2004 Abattoir Blues/The Lyre of Orpheus | | |  2003 Nocturama | | |  2001 No More Shall We Part | | |  1997 The Boatman's Call | | |
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