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DURAN DURAN |
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DURAN DURAN - A SPASSO CON IL FUTURO |
LONDRA: Nick Rhodes e Roger Taylor di Duran Duran si stanno rilassando sul divano. La scelta dell’abbigliamento, rigorosamente nero, dalla testa ai piedi, si addice all’arredamento gotico del Gore, l’hotel nel cuore di South Kensington scelto per l’intervista. Sono le 5 di sera, fuori è già buio e diluvia. In questa atmosfera un po’ dark, vengo accolta dai i 2/4 dei Duran Duran che lontani dall’essere austeri sono in realtà gentili e estremamente disponibili. Durante la nostra mezz’ora sono la personificazione della cortesia, mi offrono del thè e sono felici parlare di tutto, dagli hot pants alla Principessa Diana e naturalmente della loro musica, ed in particolare il nuovo album, ‘Red Carpet Massacre’. Il 2008 segna l’anniversario dei trent’anni dei Duran Duran ma il gruppo non dimostra nessun segno di voler invecchiare. Il loro nuovo album è infatti ispirato dalla musica dance e vanta come co-produttori nientemeno che Timbaland, il suo protégé Nate Hills e Justin Timberlake, il collaboratore più gettonato del momento. La band, originaria di Birmingham, si è formata inizialmente nel 1978. Cominciata con gli amici Nick Rhodes e John Taylor, in seguito Roger Taylor, Andy Taylor ed il cantante Simon Le Bon si aggiungono al gruppo e con questa formazione iniziano il fenomeno del “New Romantic” nel 1980. La band esplode sulla scena nel 1981 con la canzone ‘Planet Earth’ e i Duran Duran diventano una delle band più popolari degli anni ‘80. Questi anni sono famosi per l’isteria delle ragazze che li seguivano dappertutto (chi non ha visto il film “Sposerò Simon Le Bon?”) mentre il gruppo produceva senza sforzo classici come ‘Rio’, ‘Save a Prayer’, ‘Wild Boys’ e ‘Girls on Film’, canzone fra l’altro, responsabile per il formato moderno dei music video. Girato in varie località esotiche, ritraeva la band attorniata da ragazze mezze nude: questo video fu considerato all’epoca troppo sexy per la tv e conseguentemente fu proibita la sua messa in onda su MTV. “Mi ricordo quando sono usciti i primi music video” ride il batterista dei Duran Duran, Roger Taylor, “c’era una grande tumulto nel mondo della musica, si diceva che i video sarebbero stati la morte della musica!” Negli anni successivi seguono vari progetti da solisti o come Duran Duran ma con l’alternarsi di diversi membri. Il gruppo torna al grande successo con “Ordinary World” nel 1993 e nel 2004 l’album “Astronaut” li riporta in testa alle classifiche e alla formazione originaria del gruppo. Parte della popolarità dei Duran Duran sta nel fatto che sono sempre stati capaci di capire l’importanza di avere un atteggiamento futuristico nei confronti del loro successo. “Penso che si debba sempre guardare in avanti”, dice Taylor. “Alcune persone ci hanno chiesto se non ci sentivamo un po’ strani, dopo essere stati nel mondo di pop per tutti questi anni, a lavorare con un ragazzo giovane [Timberlake], che è nel business da solo 2 o 3 anni. Ma noi abbiamo risposto che ne siamo molto felice, siamo sempre stati interessati ad essere al passo con i tempi”. “Noi siamo i bambini della ‘pop culture’, aggiunge Nick Rhodes. “Guardiamo molti film, ascoltiamo una grande varietà di musica, leggiamo molto, ci interessiamo all’arte moderna, ci piace immergerci in tutto questo”. Chiaramente, i Duran Duran si sono sempre guardati dal rimanere bloccati nel passato e peccare di nostalgia. Durante il loro recente tour mondiale, che li ha portati in giro per ben due anni, hanno trovato il tempo di scrivere e registrare un altro album, ‘Reportage’, che è poi stato abbandonato quando il chitarrista Andy Taylor ha lasciato nuovamente la band. I quattro rimasti si sono incontrati con Timbaland e Timberlake, e hanno optato per una direzione radicalmente diversa, producendo un altro album, energetico, scandito da un ritmo dance, più New Clubland che New Romantic. “Nel settembre del 2006, mentre lavoravamo su ‘Reportage’ da circa un anno”, spiega Rhodes, “abbiamo pensato che sarebbe stato bello avere un paio di canzoni con un suono un po’ groove. Ci eravamo sentiti un paio di volte con Timbaland e poi abbiamo saputo che Justin Timberlake voleva fare qualcosa con noi e ne siamo rimasti felicemente sorpresi! Quando siamo arrivati allo studio, [Andy Taylor] non c’era. C’eravamo allontanati negli ultimi tempi, ma abbiamo pensato, beh, è un grande opportunità, scriviamo qualche canzone, vediamo cosa succede. Quando abbiamo finito 3 canzoni ci siamo guardati e ci siamo detti:- Questo è molto più elettrizzante di quello a cui stavamo lavorando! Ci sembrava una direzione nuova, più fresca. Qualcosa di cui avevamo bisogno…”. Rhodes continua a raccontare: “abbiamo convinto Nate Hills, che era il co-prodottore con Timbaland delle 3 canzoni, a venire in Inghilterra per continuare. A quel punto era impossibile andare indietro, perché avevamo scoperto le nostre radici dance, e ci stavamo divertendo molto! Così abbiamo deciso mettere da parte ‘Reportage’ per il momento…”. Chiedo se non erano delusi di buttare via un album che gli ha preso un anno di lavoro, ma Rhodes è contento della decisione. “No, affatto”, mi dice, “magari un giorno uscirà, perché è un buon album. Ne siamo molto fieri ma adesso questo nuovo progetto è più importante per noi.” Rhodes è molto felice di parlare dell’album e raccontare il coinvolgimento di Timberlake. “Abbiamo incontrato Justin per la prima volta agli MTV Awards, quando gli abbiamo consegnato il premio per Best Dance Artist. Eravamo tutti elettrizzati e pieni di energia, e stavamo parlando del fatto che dovremmo fare qualcosa insieme. Ma si dicono sempre queste cose fra artisti, ma di solito non succede niente! Invece, un anno e mezzo più tardi, Justin è venuto appositamente a Londra per consegnarci un premio per Lifetime Achievement, e questo ci ha veramente colpito. Un anno dopo, mentre eravamo a New York per lavorare con Timbaland, Justin era in citta’. Aveva solo un giorno, ma siamo riusciti a scrivere ‘Nite Runner’ insieme. Poi, verso la fine del album, quando pensavamo di aver ormai finito, il suo tour ha raggiunto il Regno Unito, ci siamo incontrati e e ci ha fatto sapere che aveva 2 giorni liberi e abbiamo scritto Falling Down (il primo singolo di Red Carpet Massacre). Justin ci ha fatto notare che, secondo lui, all’album mancava un tempo ballad, e così, su due piedi, abbiamo scritto una canzone tempo ballad...” Falling Down e’ un esempio di una perfetta canzone pop, ma si tratta di un pop di classe, di chi ci sa fare. Orecchiabile ma estremamente delicata. La canzone nasce per caso da un giro di chitarra e un coro creato da Le Bon in seguito ad un incidente in moto. Secondo lo stesso Le Bon il tutto è nato con l’incidente, con “i pensieri che correvano veloci nella testa nel momento prima di essere al suolo”. Questa è la canzone “più Duran Duran” del nuovo album, mentre il resto dell’album, per la maggior parte è caratterizzato dalla svolta dance. Taylor semplicemente adora la canzone: “Alla casa discografica è piaciuta subito ed è stato fantastico creare questa gemma proprio alla fine del processo.” Uno sguardo al futuro, che è non solo più che roseo, ma estremamente impegnato. Infatti, i Duran Duran saranno impegnati con uno show a Broadway nelle prime due settimane di Novembre. Si tratta di uno spettacolo che durerà 2 ore e includerà tutte le loro hits e canzoni tratte dal nuovo album. Un tour mondiale seguirà nel 2008, e mi promettono che verranno anche in Italia. “L’Italia e’ il nostro paese preferito,” mi dice Taylor entusiasta, che è stato sposato con un italiana per 19 anni. “E’ un paese fantastico. Abbiamo partecipato ad un festival lì l’anno scorso, ed è stata la parte migliore del tour. Vogliamo tornare al più presto possibile!” Prima che si concluda la nostra intervista, la band mi confida che stanno pensando di aprire un mondo Duran per i loro fans sul programma virtuale “Second Life”. “Pensavamo che sarebbe molto cool per i nostri fans poter entrare nel nostro mondo virtuale e conoscere gente con gli stessi interessi,” dice Rhodes. “Ci sono dei riferimenti al gruppo, certi posti hanno nomi tratti dalle nostre canzoni.” Mentre questo mondo Duran veniva creato, Roger mi rivela che ha condotto un esperimento interessante. “Mi hanno detto:- Vai dentro questo mondo virtuale, dai un’occhiata. Ma non volevo entrare come un uomo!! E sono entrato come ragazza per sentire le sensazioni di essere una ragazza dentro questa Second Life. Mi sono abbigliato con un paio di hotpants ed è stato molto interessante....beh....mi sono accorto com’è per una ragazza entrare in un club!” Dopo questa rivelazione sulla passione di Roger per gli hotpants, ci soffermiamo a parlare un po’ del passato, visto che, quando si parla del futuro, non si può non dare uno sguardo al passato. Mi chiedo che cosa sarebbero stati se non fossero diventate popstars. “Portiere!” dice Roger, “Ma non sono diventato abbastanza alto....”. “Regista”, dice Rhodes. “E’ qualcosa che voglio fare ancora.” E’ un colpo di fortuna che abbiano scelto di fare della musica; con la rivelazione di Justin Timberlake come fan, e’ chiaro che le band e gli artisti di oggi sono ancora ispirati dai Duran Duran.
Susan Hodgetts (Traduzione a cura di Silvia Felce) |
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TUTTO SU DURAN DURAN |
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 2007 Red Carpet Massacre | | |  2004 Astronaut | | |  2000 Pop Trash | | |  1997 Medazzaland | | |  1995 Thank You | | |
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