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HOT CHIP - RENDEZ-VOUS AL BUIO CON LA MUSICA |
Lo sapevamo già che gli Hot Chip creano musica appositamente per gli angolini più bui di un dancefloor, ma stavolta il titolo del terzo album del quintetto britannico più funambolico del momento è più che un anticipo della genesi del disco stesso. Joe Goddard – uno dei due membri che hanno dato vita alla band – al riparo dall’uggiosità quotidiana dell’Inghilterra grazie al tepore umidiccio del letto di casa dei suoi genitori, spiega com’è nato “Made In The Dark” e come e dove è stato concepito. Beh, noterete che non si tratta di ‘un dare alla luce’ perché di luce non ne splendeva dove Joe e Alexis (Taylor, altro membro fondatore, ndr) hanno composto la musica di questo attesissimo lavoro. Perché avete scelto di chiamare l’album “Made In The Dark” invece di usare gli altri titoli che si vociferava avreste usato, “Shot Down In Flames” o “IV”? “Ma, non c’è un motivo vero e proprio e più un mix di motivi tra cui il fatto che c’abbiamo lavorato a casa di Alexis in una stanza molto buia e quindi abbiamo voluto rendere omaggio a quel posto. Siamo veramente fieri del risultato e delle canzoni di quest’album anche se la migliore è la title track”. Credete che sia un album più veloce e più rock? “Abbiamo soltanto cercato di soddisfare alcuni dei nostri desideri artistici spaziando da una sonorità all’altra. Puoi trovare delle atmosfere smooth o RnB à la R. Kelly così come brani più tranquilli e semplici, quasi folk. Con quest’album abbiamo tentato di dimostrare al pubblico i differenti tipi di musica che siamo in grado di creare. E’ ovviamente l’album sonoricamente più vasto che abbiamo mai fatto”! Ci sono meno elementi di elettronica? “Direi che ci sono ancora un sacco di synth e di drum machine ma anche più strumenti acustici e per la prima volta del pianoforte vero in quanto il mio coinquilino ne ha uno in salotto ed c’ho composto molti pezzi”. Tutto questo significa che sarà un album più ‘massimale’ ed orchestrale con un suono più grosso rispetto ai vostri precedenti lavori? “E’ un album più epico rispetto ai precedenti. Ad esempio, ‘One Pure Thought’ è la canzone più epica che abbiamo mai fatto ed ha un ritornello che sembra un inno. “Made” è stato molto influenzato dai nostri live, è come un inno che coinvolge il pubblico e ce ne siamo resi conto suonando nei vari festival. E’ anche un album molto intimo”. In riguardo alla dicotomia tra live ed elettronica, avete usato un sample di Todd Rundgren su ‘Shake A Fist’, ci sono altri sample nell’album o special guest? “Quello di Todd è un grande album, molto simile agli Hot Chip se ci pensi e abbiamo deciso di usare quel campione mentre facevamo un soundcheck: in quell’istante l’idea ci piacque tanto. E’ un po’ quello che fa Timbaland quando produce! Per quanto riguarda il resto dell’album, occasionalmente prendo sample di batteria tipo una cassa o un rullante qua e la ma nulla di che. Andrete in tour a breve? “A febbraio in America e nel Regno Unito, in primavera in Europa e poi ci saranno i festival estivi. Saremo impegnati tutto l’anno però ho anche bisogno di trovare tempo per sposarmi, con le prove per il tour non riesco a fissare una data”! Cosa dobbiamo aspettarci dai vostri live? Ci sono dei cambiamenti rispetto al passato? “Beh, avremo un sacco di nuovi strumenti che non abbiamo mai usato prima tipo drum machine ed altri computer. Sarà impressionante, lo è per me, ma anche più creativo. Immagina che abbiamo revisionato tutto il nostro equipement strumento per strumento per poi decidere cosa suona bene e non. Dovevamo farlo per forza appunto per poter creare tutte le diverse sfumature dell’album e per poter incorporare le canzoni più soft nei nostri set. Quello che stiamo cercando di eliminare nei nostri live sono i silenzi, molto imbarazzanti, tra un pezzo e l’laltro. Per il resto vi predico che sarà tutto spettacolare”. Con quali dj stai collaborando? “Ma mi sto divertendo a suonare in molti club sparsi un po’ in giro, e mi diverto a collaborare con Jeff Samuel e Gabriel Ananda”. Stai lavorando su dei remix al momento? “Ho messo le mani su 3-4 progetti, uno molto carino è Nôze di Parigi. Per quanto riguarda gli Hot Chip, ci faranno dei remix i Soulwax e Dominik Euhlberg. Quali sono i primi cinque pezzi che ti vengono in mente? “Sicuramente l’hip hop old school tipo ‘Freestyle’ di Diamond D che andrà sempre come pezzo, poi ‘I Want Your Love’ degli Chic, ‘Love Is’ di Gino Soccio, qualsiasi pezzo di Burial dell’album “Untrue” ed infine ‘Sensible Seduction’ di Snoop Dogg”. Eugenio Cirmi
08/02/08 |
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