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WILCO |
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FORMAZIONE PERFETTA... |
Emersi dalle ceneri degli estinti e venerabili Uncle Tupedo – pionieri dell’alternative country – i Wilco tornano con un nuovo opus intarsiato di groove funky, e di complicati assoli jazz e country. In questa intervista che trasuda di entusiasmo e bon ton stile midwest americano, il batterista Glenn Kotche ci illumina su come la band di Chicago stia trascorrendo un periodo artisticamente molto creativo e su come egli stesso consideri l’attuale formazione “perfetta”. In studio la band di Chicago ha rispolverato vecchie ma leggendarie macchine – aggeggi che produttori moderni di hit pop potrebbero giudicare troppo obsoleti. Dopo una conversazione molto amichevole e rilassata, ecco cosa Kotche ci ha raccontato sulla stesura del disco e di come Pro Tools non regni in casa Wilco! Com’e’ stato ideato, scritto e arrangiato quest’album? “Abbiamo cominciato a lavorarci su nell’agosto del 2005 e credo che sia il disco più collaborativo che i Wilco abbiano mai pubblicato. Lo abbiamo registrato ai Loft Studio di Chicago ed e’ stato auto prodotto. Ecco, ci eravamo quasi imposti sessioni di mezza giornata durante le quali si stava seduti in cerchio a jammare fino a quando non ci trovavamo d’accordo sulla validita’ di un determinato riff o idea. A volte Jeff (Tweedy: leader dei Wilco, ndr), portava in studio delle canzoni un po’ piu’ complete su cui ci si lavorava insieme, ma alla fine abbiamo contribuito tutti alla nascita di ogni singola traccia”. Parlavi di metodi molto antiquati di registrazione, vuoi parlarcene? “Si’, abbiamo fatto le riprese in maniera molto live con dei microfoni sparsi per la sala e con tutta la band a suonare proprio dal vivo. Siamo una band che da’ il meglio cosi’! Inoltre sono stati fatti pochi over dub e non abbiamo usato nessuna consolle elettronica ma bensi’ i vecchi 24 tracce anziche’ i piu’ moderni e freddi Pro Tools”. Ha un significato particolare il titolo "Sky Blue Sky"? “Jeff aveva questo titolo già in mente da tempo e credo che si rifaccia al periodo positivo che stiamo attraversando. Inoltre e’ una bella immagine - ottimista proprio come il disco e come i testi delle canzoni”. Durante la registrazione dell’album, avete sentito delle pressioni dopo il successo di "Yankee Hotel Foxtrot"? “No, nessuna pressione e poi il nostro pubblico di solito cresce e matura insieme a noi. E’ un’evoluzione complementare”. Che ne pensi della pirateria su internet? E dei nuovi portali elettronici che stanno un po’ spiazzando la discografia moderna? “Se ti riferisci ad iTunes, Myspace e co., io credo che sia il nuovo modello, e l’industria sta totalmente virando verso quella nuova direzione. Essere uploadati illegalmente su internet prima dell’uscita del disco va bene perche’ crea il giusto fermento che serve a noi per i live: siamo principalmente una live band ed e’ proprio on the road che riceviamo il rispetto ed il vero calore dai nostri supporter. L’unico tasto dolente e’ che sono sicuro che il music business continuerà a frammentarsi a causa dell’elevato accesso alla musica tramite il web pero’ trovo Youtube divertentissimo!” Quale musica, artisti o produttori ti ispirano oggi? “Ascolto da sempre musica classica per il fatto che non ci sono dei veri e propri canoni compositivi e questo m’aiuta ad essere creativo in maniera sfacciata. Come produttori mi piace molto Kanye West e Jon Brion. Ascolto i Sonic Youth da sempre ed ultimamente i Deerhoof, i Modest Mouse, e i Karlophone (side project di Karl Koch dei Weezer, ndr)”. (Eugenio Cirmi) (23/05/07) |
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TUTTO SU WILCO |
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2007 Sky Blue Sky | | | 2005 Kicking Television: Live in Chicago | | | 2004 A Ghost Is Born | | | 2002 Yankee Hotel Foxtrot | | | 1999 Summerteeth | | |
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Being There - 1996
A.M. - 1995 |
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