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TO MY BOY |
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TO MY BOY - PRONTI A BALLARE? |
I To My Boy, l'ennesima giovane scommessa della stampa inglese (in particolare NME e gigwise.com) scesa in Italia per alcune date fra Milano, Firenze e Roma - alcune foto del loro viaggio italiano si possono trovare in un blog sul loro Space - hanno fatto parlare subito di sé. Nikki li ha infatti ospitati nel suo Tropical Pizza su Radio Deejay in più hanno trovato un pubblico caldo durante tutte le performance italiane. The Grid, il loro ultimo singolo, è in rotazione sul programma su brand:new di Mtv.
In occasione della loro live performance al Rocket di Milano, in una pausa del soundcheck ne approfitto per fare qualche domanda a Sam, ventunenne biondo chitarrista. La prima creatura omonima del duo infatti sta per prendere la strada dei negozi. Come molti “ragazzi” i due sono partiti strimpellando in una band a quattro elementi. Dopo poco però iniziano a scrivere pezzi in proprio e si ritrovano ad avere una demo usando solo il computer e senza tutti gli altri. “Ci piaceva il nuovo suono sviluppato, così abbiamo deciso di continuare così”. Dalla collaborazione è uscito un pop schizoide e robotico, musica elettronica perfetta per i dancefloor alternativi ma anche per il pubblico sempre alla ricerca di ciò che è cool. All’inizio (si parla del 2005) i nostri hanno suonato in alcune date inglesi anche al fianco dei Klaxons – esiste infatti un remix di Gravity’s Rainbow - e spesso vengono accostati alla cosiddetta scena new rave.
I To My Boy (Jack Snape & Sam White rispettivamente da Liverpool e Sheffield) fanno musica che arriva sottopelle per l'essenzialità degli arrangiamenti nella combinazione vincente batteria-drum machine-voce filtrata-tastiera. Una scelta musicale così “scarna” è stata del tutto voluta, ci racconta Sam, un po’ per una questione di ingaggi live -“in due è più facile trovare date” ci dice fiero il chitarrista Sam White - un po’ perché “anche così –è possibile fare buona musica”. Alla domanda se un giorno vogliano espandere la loro band, Sam ci dice che “al momento non è in programma, per il momento vogliamo celebrare i computer. Ma in futuro mai dire mai…”. Ai To My Boy piace l’elettronica – come a molti altri ultimamente –e per questo vorrebbero collaborare con l’etichetta Ed Ranger, mecca della nuova scena elettro francese. I colori fluo con cui vestono sono una metafora della loro musica “ allegra e divertente,” Sam infatti assocerebbe la loro musica al “verde e al blu, i colori che indosso in questo momento e che preferisco”. I colori e la grafica a 8 bit rimanda inevitabilmente agli anni 80. Li attendiamo al varco, fiduciosi per le ottime potenzialità espresse sia dal vivo che su disco. Luca Garavini (03/05/07). |
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