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POP MUSIC D’AUTORE ED UNA COLLABORAZIONE DI TUTTO RISPETTO… |
Il cantante del trio padovano ci spiega come tutto e’ cominciato e come l’incontro con Battiato li ha catapultati di fronte ad un pubblico più vasto e numeroso senza neanche essersene accorti. Davide Ferrario, chitarra e voce degli “FSC”, parla dell’omonimo album d’esordio ma anche della loro esperienza a Sanremo giovani – esperienza che rifarebbe senza pensarci un attimo.
Potresti raccontarci di com’è avvenuto l’incontro con Franco Battiato? “La chiamo ‘la favola del secolo’. E’ stato proprio alla fine di uno dei nostri concerti. Abbiamo conosciuto Raffaele Stefani che ha passato il demo Pino Pischetola, fonico di Battiato, che a sua volta gliel’ha fatto ascoltare e a cui siamo subito piaciuti. Era il 2004, da li abbiamo registrato due suoi album e li abbiamo anche supportato dal vivo. Lui e’ un grande perchè ti da tutto lo spazio creativo che vuoi e ti lascia fare per poi estrarre il meglio che c’è in te”.
Qual è il background musicale degli FSC? “Beh, io sono cresciuto con Beatles, Blur, Oasis e Pink Floyd; Stefano (basso) è più legato alla tradizione cantautorale italiana tipo Battiato e De Andrè mentre Andrea (batteria) viene dalla scena progressive anni ’70”.
Com’è nato l’album e il suo sound? “Per quanto riguarda il sound, siamo un trio e quindi una band basata sulla chitarra. Ho cercato di scrivere testi limpidi e chiari senza essere troppo criptico: il filo portante dell’album è insito nella vita di tutti i giorni – la quotidianità che ci accomuna”.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? “Credo che la tradizione storica italiana cioè il cantautorato storico ha un po’ cessato di esistere per via delle contaminazione musicale dall’estero”.
Non credi si sperimenti poco? “No, invece si sperimenta troppo e nel modo sbagliato. Bisogna trovare l’identità musicale del 2007 o dei nostri tempi. Ad esempio, a me piace come sono evoluti Silvestri, Caparezza e Bersani con dei testi impegnati ma sempre auto-ironici e pieni di sottile sarcasmo”.
….e le nuove leve dell’hip hop italiano tipo Fabri Fibra? “Beh, lui parla di un’Italia marcia con temi che colpiscono ma quella scena lì non appartiene all’Italia e quindi non hanno credibilità”.
Molti criticano il Festival di Sanremo come il festival dell’anti-canzone italiana, che ne pensi? Lo rifaresti? “Non mi sento di criticare il festival perché lo rifarei subito. Gira una grossa ipocrisia intorno a Sanremo perché è come il Grande Fratello, ‘tutti dicono di non vederlo però poi sanno i nomi e le vicende di ogni singolo concorrente’”.
Dove vi vedete tra 2 o 3 anni? “Non ne ho la più pallida idea visto che la discografia sta attraversando un periodo di crisi o di transizione anche a causa dell’impossibilità di promuovere la musica attraverso i canali classici e convenzionali della discografia; inoltre il Myspace, Youtube e iTunes sono già troppo inflazionati. Tutto cambia così in fretta!”
Sito Ufficiale FSC Pagina Myspace FSC Di Eugenio Cirmi (13/04/07) |
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