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THE FRATELLIS |
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VE LO DIAMO NOI IL TEEN SPIRIT! |
C’è sempre, sempre e sempre lo zampino di NME di mezzo. Anche stavolta quelli della Bibbia d’Oltremanica non hanno potuto esimersi dallo sbraitare al mondo intero che loro l’hanno trovata, la Migliore Nuova Band Inglese: gridate al miracolo, sono i Fratellis (per ora, almeno)! Bene, il nome è azzeccato perché risveglia nugoli di curiosità mista a simpatia: bizarre il giusto. L’album? “Costello Music”, in copertina allegre e discinte pin-up con vinili e liquori; secondo centro, direi. Il suono è quell’indie punk giocattoloso che tanta fortuna sta portando a chi di Inghilterra e Scozia ha il pedigree di provenienza geografica DOP. Un successo annunciato, e difatti così è stato. C’è qualcosa però che appartiene ai Fratellis hanno ma che non a tutti riesce: essere freschi. Far passare il divertimento. Incollartisi in testa senza farti montar la vergogna per esserci – orrore! - cascata di nuovo. Di più: essere uno spasso non solida ascoltare, ballare e cantare, ma pure da parlarci insieme. Li amo? Sì, li amo. Un po’ di più Barry (basso e chitarra), ma solo perché è quello con cui ho parlato. Cito NME: Greatest Rock Band Of The Year. Datemi un motivo per dire: non è il solito strillo ad effetto. “Faremo di tutto per non smentirli, te lo prometto. Che dire … Abbiamo un buon album, a dirlo non siamo solo noi ed i nostri amici, e vederci suonare dal vivo è un’esperienza da provare. Così ci dicono e ci sembra, per lo meno!”. Cos’è che credete di poter avere più di tutti gli altri? “Senza dubbio il divertimento. Chi viene ad un nostro concerto esce col sorriso stampato in viso, magari non diventeremo la vostra band preferita ma vi avremo regalato una bella ora in cui avrete chissà pure ballato, cantato o fatto quel che vi pare!”. Siete di Glasgow. Come tanti, tanti altri, che so, Franz Ferdinand, Sons And Daughters, Mogwai … C’è qualcosa di speciale nell’aria, lassù? “Forse! La verità è che la vita qui è talmente poco stimolante che ogni occasione diventa buona per evadere, e quella di mettere su una band e suonare non è poi una soluzione tanto strana. Evidentemente non siamo stati i soli ad averlo pensato!”. Dite che la musica deve essere fuga dalla realtà. Allora dove è finita la real thing del rock n’roll? “Siamo onesti: a chi gliene importa di sentire quanto la vita di chi suona fa schifo o è noiosa o è uguale a quella che puoi avere anche tu? Sognare è bello. Regalare sogni è bello. La fuga è una cosa meravigliosa!”. Il nome conta molto, si sa. Il vostro da dove viene? “Non siamo fratelli come ho letto in giro. Fratelli è il mio cognome, sono mezzo italiano, e anche Jon e Mince hanno pensato di adottarlo. Tutti Fratellis. Suona bene, Fratellis, no!”. “Costello Music” invece a chi deve l’onore? “Non a Elvis Costello – del resto ascoltando il disco è evidente che non abbiamo molto in comune. Forse ai Goonies, dicono. Io dico di no. Forse a Tony Costello degli Strange Fruit in ‘Still Crazy’. Già, forse proprio a lui! Ad ogni modo suona bene anche questo, vedo!”. Ai vostri live si beve birra. I Fratellis che beveraggio sarebbero invece? “Un White Russian. Creamy on top and strong after then …”. E le sghignazzate qui si sprecano. Come posso non amarli!
I Fratellis si esibiranno dal vivo il 1 febbraio al Rolling Stone di Milano. Per informazioni, Liveinitaly.com
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