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HOT CHIP |
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IL NUOVO SUONO DI LONDRA |
Gli Hot Chip sono Alex Taylor, Joe Goddard, Al Doyle, Owen Clarke e Felix Martin; cinque londinesi amanti delle tastiere anni ’80 che con il loro album “The Warning” hanno catalizzato l’attenzione della ‘gente importante’. LCD Soundsystem li ha voluti nel suo tour, ma non solo. Vediamo cosa si muove attorno all’acclamato quartetto insieme al bassista Al. Al sei tranquillo, hai tempo per rispondere a qualche domanda? “Sì, ma intanto se non ti dispiace vado avanti con il remix cui sto lavorando. I Placebo ci hanno chiesto di remxare un loro pezzo che però non mi piace. Anche se c’è una batteria fighissima”. Infatti i Placebo sono noti per la loro costante attenzione nei nuovi trend musicali. Vi chiamate Hot Chip perché già in origine amavate l’elettronica? E perché ‘The Warning’? da cosa dobbiamo guardarci? “All’inizio il sound in realtà era molto chitarroso, non tendeva all’elettronica. Mentre il titolo serviva a catturare l’attenzione. Come dire, non lasciatevi sfuggire la buona musica!” Parlaci della vostra musica allora. “Facciamo canzoni cantautorali da cameretta ma proseguendo lungo la strada tracciata da Kraftwerk e Human League”. Posso aggiungerci pure i Beach Boys? “Grazie, è un complimento: loro sono stati davvero sperimentali, melodici, catchy e ispiranti” Avete messo un sacco di canzoni su Myspace. “Sì, siamo sempre collegati e guardiamo myspace ogni 5 minuti. Ci permette di fare concerti in America sapendo già chi ci verrà a vedere. E ringraziamo tutti uno per uno quando torniamo a casa e ci colleghiamo”. Per capire il vostro sound. Mi dici la band migliore e peggiore della storia della musica? “Migliore: Bob Dylan e i Devo. Peggiore: le band che scimmiottano i Placebo”. Alberto Motta |
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