|
KELLI SAE |
|
 |
|
KELLI SAE, DAL BLUE NOTE DI NEW YORK IL TALENTO DEL SOUL |
E’ nata e cresciuta a New York ma ha origini per metà afro americane e per metà portoricane. E’ dotata di una voce tanto potente quanto delicata ed intensa. Ha dedicato tutta se stessa alla musica senza mai scendere a compromessi come dimostra la sua intera discografia, che negli ultimi dieci anni è caratterizzata esclusivamente da produzioni indipendenti.
Il suo nome è Kelli Sae, l’abbiamo incontrata in questi giorni a Milano in occasione della sua tre giorni al Blue Note dove è arrivata grazie al successo riscontrato nello stesso storico jazz club di New York. A dire la verità proprio dopo averla ascoltata dal vivo abbiamo voluto conoscerla di persona, decisamente impressionati dalla sua performance. Kelli è dotata di forte personalità e lo dimostra tanto sul palco quanto davanti a una tazza di thè. Ci racconta come sia stata articolata la sua carriera fin dai primi anni novanta, assumendo sfumature fin dall’inizio molto eclettiche, passando da collaborazioni con gruppi funk, a produzioni house, fino a progetti molto sofisticati dal jazz all’ambient. Nel 1993 collabora con gli Arrested Development come corista, mentre il suo debutto solista arriva cinque anni dopo con un album dai toni soul molto eleganti, ma allo stesso tempo carico di groove. L’anno successivo va in tour con Ryuichi Sakamoto, mentre nel 2001 il suo percorso si fa sempre più interessante grazie alla chiamata di “Bluey” degli Incognito, con cui collaborerà come vocalist agli album “Life Stranger Than Fiction” (2001), e “Who Needs Love” (2002). Nel 2003 Kelli esce col suo secondo album, “Heroine”, che solo attraverso il circuito dei live show vende diverse migliaia di copie. “Can’t Wait”, uno dei pezzi più vibranti dell’album, fa il giro del mondo e viene inserito in un paio di compilation tra le più titolate del versante nu-soul. Ora, dopo due anni passati girando il mondo per il tour di “Heroine”, sta già lavorando al suo terzo album che uscirà in primavera, e che Kelli ci preannuncia essere molto intimo ed intenso. E’ interessante scoprire attraverso Kelli quante realtà ci siano in America di artisti indipendenti che fuori dal circuito dei contratti milionari delle etichette major, sono costretti a diventare anche manager di se stessi per continuare la propria carriera. In questi casi l’organizzazione di un live tour pieno di date diventa ancor più fondamentale per diffondere il proprio nome, dimostrare il proprio talento e, perché no, vendere la propria musica direttamente alla gente nei club di tutto il mondo. Proprio Kelli Sae ammette quanto sia ostico il percorso degli artisti che scelgono questa strada di mantenersi integri in quello che fanno. Questo significa potersi permettere di esprimersi al cento per cento, senza doversi piegare ai vincoli che le grosse case discografiche impongono agli artisti, e che molte volte finiscono per modificare in gran parte il loro modo di essere per seguire le logiche del mercato di massa. Dunque quale che sia la scelta c’è sempre un prezzo da pagare molto alto. Nel caso di Kelli Sae non tradire i propri principi ed il proprio modo di essere costerà rinunciare a una grossa fetta di visibilità, mentre in altri casi si avrà molta più fama, ma ciò potrebbe anche voler dire aver tradito lo spirito e i valori con cui passione e talento avevano cominciato il loro percorso.
Alex De Ponti
16 Gennaio 2006
Clicca qui per acquistare la musica di Kelli Sae su vinylbrokers… |
|
TUTTO SU KELLI SAE |
|
 2003 Heroine | | |
|
|
1998 Kelli Sae |
|
vedi tutto su KELLI SAE
|
|
vedi tutte le news
|
|
|
|
|
BNOW PREVIEW
|
|
|
|
|
RUMORE |
IN EDICOLA |
|
|
|
|
|
|
|
TAGS
|
|
|
|
|
|