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MAX GAZZE' |
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LA POETICA MUSICALE COMPLESSA E VISIONARIA DI…MAX GAZZÈ |
A due anni e mezzo dopo l'uscita del suo ultimo album "Ognuno fa quello che gli pare", è uscito "Un giorno", il nuovo lavoro di Max Gazzè, realizzato , come ci ha confidato il cantante romano, con la sua inseparabile band: PENG, musicisti che lo accompagnano da sempre dal vivo e in studio. Questo impegno rimarca la grande creatività dell’artista romano che ha voluto realizzare un'opera collettiva. Un set che si contraddistingue per la sua corposità sonora, scritto e registrato con i PENG, senza la pre-produzione. "Un giorno" è stato realizzato per essere suonato dal vivo, con una tournèe alle porte che partirà il 22 maggio da Roma. Il suono essenziale dell'album, puro, senza sovra incisioni, nasce anche dalla ricerca degli strumenti con i quali è stato riprodotto: l'intera strumentazione non è più vecchia degli anni Settanta, inclusi mixer e microfoni; l'amplificatore usato da Max è un Vox del '65, "lo stesso usato da Paul McCartney negli anni d'oro dei Beatles" mentre la batteria usata da Piero Monterisi è una Rogers degli anni Sessanta. Peculiare è inoltre la presenza di due bassi (a suonarli sono Gazzè ed Emanuele Brignola) che in alcuni brani consente a Max di suonare spingendo verso un suono distorto, più vicino a quello della chitarra, e di seguire piuttosto l'armonia incrociando l'altra chitarra (Francesco De Nigris) che non la tonica e la ritmica lasciando il colore alle tastiere di Gianluca Misiti. Intatte restano la vena poetica e la felicità di giocare con le parole: suggestioni evocative, delicati frammenti poetici e misteriosi ermetismi si alternano e si sovrappongono nei brani dell'album che spaziano dalla ballata d'amore a brani leggeri, densi di ironia e sarcasmo discreto fino ad un sound potente e d'impatto. Undici brani che si prestano a diverse letture e che costituiscono altrettanti frammenti di una poetica musicale complessa e visionaria. Insieme a Max Gazzè ai suoi musicisti e al suo basso, hanno contribuito a far nascere "Un giorno" i racconti cesellati di Francesco Gazzè e Daniele Silvestri, che con Max ha scritto e cantato "Pallida". Per carpire al meglio come è nato questo disco, Newsic ha contattato telefonicamente Max che si stava recando a Siena a incontrare, nell'ambito della stagione di 'Parole&Musica', gli studenti dell'università nel giardino della facoltà di Lettere per parlare con loro di musica d'autore, composizione e scrittura dei testi. Ecco cosa ci ha raccontato:
Come è stato concepito questo disco? “In maniera totalmente diversa rispetto il precedente. Le direzioni di questo lavoro sono state prese e concepite in maniera collettiva con i PENG, i musicisti che da dieci anni suonano con me dal vivo. Io ero arrivato in studio con delle idee, che sono state rimpiazzate da quelle comuni. Suoni nati dalle diverse jam session, un happening frutto di un’alchimia perfetta. Si tratta di un disco corale, suonato senza pre-produzione con strumenti vintage, nessuna sovra-incisione, ideale per le esibizioni live. Un progetto che va in controtendenza con le attuali produzioni”
Un album che parla di diversi argomenti. Puoi spiegarci “Forzati dell’immagine”? “Un testo ironico, ma polemico nei confronti della TV. Ormai è diventato uno strumento invasivo. Ci fa vedere una dimensione reale distorta. Ironicamente la televisione è un’arma di distruzione di massa, può manipolare il telespettatore. Tutto questo mi preoccupa, soprattutto per le generazioni future”
In ‘Tutti salvi” parli di ipocrisia? “E’ un brano dove è stato tolto appositamente il soggetto per dare ampio spazio all’interpretazione. Sotto accusa è l’ipocrisia. La canzone è una riflessione sull’intervento italiani in Iraq, senza però entrare nel merito. Quando scoppia una crisi come questa tutti si preoccupano se gli italiani stanno bene, dimenticandosi anche che nell’area di conflitto vivono altre persone”.
Altro tema sviscerato quello delle carceri. Puoi dirci qualcosa su “Avanzi di Galera”? “Sostanzialmente affronta un tema molto delicato come quelle delle carceri, ma in maniera più dilatata quello della giustizia o mala-giustizia. Per fare questo mi sono ispirato a un caso realmente successo, di un americano incarcerato per 20 anni nonostante fosse innocente”
C’è spazio anche per una collaborazione illustre, quella con l’amico Daniele Silvestri in “Pallida”. Come è anadata? “’Pallada’ parla di due ragazzi sfortunati che non riescono a rimorchiare in discoteca; come dire ‘la vedono pallida’ (la situazione). Erano anni che volevamo fare qualcosa insieme e questa volta ci siamo riusciti veramente. La canzone è cantata è scritto con Daniele. E’ nata così mentre eravamo in studio. All’origine l’idea era un’altra; rifare un brano di Silvestri per la precisione ‘Rappresaglia’ e intitolarlo ‘Rappresaglia la vendetta’, invece le cose sono andate in maniera diversa”.
Visto che avete fatto questo brano insieme farete anche qualcosa dal vivo? “Si sicuramente. Quest’estate ci saranno diverse occasioni dove ci potrete vedere insieme. Ci saranno concerti dove ci divideremo la scena, ma anche in alcuni festival”
(Carlo Cassani)
(05 maggio 2004)
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TUTTO SU MAX GAZZE' |
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 2004 Un giorno | | |  2002 Ognuno fa quello che gli pare? | | |  2000 Max Gazze | | |  1998 La favola di Adamo ed Eva | | |  1995 Come un'onda del mare | | |
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