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DEPECHE MODE |
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ANGELI TECNOLOGICI |
Esce oggi il nuovo album dei Depeche Mode intitolato “Playing The Angel”. "Prima di iniziare a lavorare a quest’album, sentivo che ci fosse qualcosa di mancante nelle nostra discografia," dice Dave Gahan dei Depeche Mode riferendosi al loro undicesimo album di studio, “Playing The Angel”. E così il gruppo elettro pop più sovversivo e famoso al mondo si è riunito, come il cantante sottolinea, per registrare il loro miglior album. E allora non potevano fare altro che esaudire questo desiderio. La band è stata in tour nel 2001, con 85 concerti davanti complessivamente a due milioni di persone. L’anno scorso i Depeche Mode hanno realizzato i “Remixes 81-04”, vendendo oltre un milione di copie in tutto il mondo grazie anche al remix di un classico, "Enjoy The Silence", scelto come singolo. Dave ha realizzato nel 2003 un album di confessioni catartiche, “Paper Monsters”, al suo debutto da solista con ottime reazioni mentre Martin Gore realizzava “Counterfeit 2”, seconda parte del suo progetto di omaggi e remix di eroi musicali del passato e del presente. E Fletch ha lanciato sul mercato una record label, Toast Hawaii. Martin e Fletch sono stati impegnati inoltre come DJ in giro per il mondo. Nonostante il successo ottenuto con i loro progetti solisti, nonostante abbiano impegni familiari e vite separate a Londra, California e New York, sono comunque tornati assieme per il progetto Depeche Mode del ventunesimo secolo. “Playing The Angel” è un album fresco, sorprendente, esuberante appena terminato dalla band che, in 25 anni, ha venduto oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo e ha ottenuto 38 hit singles in UK (29 dei quali Top 20, 12 Top 10) e non meno di 13 Top 10 album. In “Playing The Angel” i Depeche suonano come fossero una nuova band; non un mezzo lavoro come ci si potrebbe attendere da un gruppo alla sua terza decade assieme. "Precious", primo singolo dell’album, è la quinta essenza dei Mode, battiti cyber e gloriosi cori. "The Sinner In Me" bilancia perfettamente l’organico e il sintetico, creando un climax perfetto come del resto fanno tutte le canzoni nell’album, con ritmi di noise e FX. In "Suffer Well" la voce di Dave è più che mai al massimo splendore. "Macrovision", cantata da Martin Gore, è una brillante hi-tech pop con un sorprendente uncino di note. "John The Revelator" è semplicemente imponente e solo uno dei molti, potenziali singoli. "I Want It All" è uno dei brani più lenti con i suoi arrangiamenti in chiave minore, come un trip hop uscito dall’inferno. "A Pain That I'm Used To" caccia via il vecchio concetto di Side 2, con uno stile aggressivo fatto di selvaggi arrangiamenti di chitarra. Il titolo dell’undicesimo album in studio dei Depeche Mode è stato preso, in accordo con Fletch, dal testo della canzone "The Darkest Star". Il disco è stato registrato tra Santa Barbara, New York e Londra. La lavorazione è iniziata nel Gennaio 2005 in California con il produttore Ben Hillier (Doves, Blur) che ha stimolato nella band un senso di cambiamento. "Devi lavorare duro per reinventare te stesso”, ammette Dave, "devi prima di tutto lavorare con gente nuova: persone che ti stimolano, ti infondono e ti ispirano nuove idee”. “Playing The Angel” è un album più veloce e immediato di “Ultra” o “Exciter”, che ben trasmette il senso di urgenza e vibrazioni. La passione di Ben Hillier per i sintetizzatori oltre il digitale ha aiutato ad assemblare il suono. Questo è anche il primo album in cui compare Dave Gahan come compositore a tutti gli effetti – tre canzoni ("I Want It All", "Suffer Well" e "Nothing's Impossible") sono state scritte dal cantante, incoraggiato dalle reazioni a Paper Monsters (2003). Martin Gore è stato l’autore delle altre nove canzoni. Martin è invece l’autore e compositore delle altre nove canzoni. Come sempre, è stato ispirato dal lato oscuro della condizione umana. Infatti, lui scherza sulla back cover dell’album, che potrebbe tranquillamente riportare il sottotitolo: Dolore E Sofferenza Nei Vari Secoli. "Dave ha detto che ho vissuto 25 anni di carriera con un solo soggetto. Non concordo: sono due!” Nel chiedere qual’è il filo conduttore dell’album, le tematiche affrontate, Martin sorride: "Nulla che possa interessare a gente poco funzionale”. "Sarebbe comunque sbagliato considerare i Depeche Mode dei mietitori di dolori”. "Non ho mai considerato la nostra musica troppo dark. C’è sempre l’elemento di speranza. E spero che questo emerga anche nella musica." Un senso di ottimismo, di rinnovato vigore, di piacere per quello che abbiamo fatto e dove siamo arrivati si può ben capire da “Playing The Angel”. E si capisce da come Dave, Martin e Fletch si sentano nell’essere tornati i Depeche Mode, prossimi alla pubblicazione di un nuovo brillante album e di uno strepitoso tour mondiale che conferma la grandezza della loro popolarità mondiale. Dave ringrazia soprattutto di essere ancora qui a fare questo. "Abbiamo ottenuto tanto in 25 anni e siamo sopravvissuti. Di tutte le band, questa è quella per cui avrei messo i soldi per non vederla in giro” dice scherzando. "Vedo noi stessi più accanto agli U2 e R.E.M. che ad ogni altra band venuta fuori con noi, sebbene non c’è nessuno come i Depeche Mode. Ho perso parte della mia ispirazione negli anni’ 90; ora mi è tornata. E’ meglio far parte ora dei Depeche Mode che esserci stato negli ultimi 15 anni." C.C. (14 ottobre 2005) |
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TUTTO SU DEPECHE MODE |
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 2005 Playing The Angel | | |  2001 Exciter | | |  1997 Ultra | | |  1993 Songs of Faith and Devotion | | |  1990 Violator | | |
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1989 101 1987 Music For The Masses 1986 Black Celebration 1984 Some Great REward 1983 Construction Time Again 1982 A Broken Frame 1981 Speak And Spell
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