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MARCO PAOLINI E MERCANTI DI LIQUORE |
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FILASTROCCHE D'AUTORE |
Dall’incontro tra i Mercanti Di Liquore e un attore eclettico e geniale come Marco Paolini nasce “Sputi” un cd che parla di acqua, attualità che rivede, attraverso la genialità di Marco Paolini le filastrocche di Rodari, i canti di Dino Campana, le poesie di Erri De Luca musicate dal trio rivelazione della musica d'autore italiana i Mercanti di Liquore.
“Sputi” è un lavoro che nasce dalle esperienze live che Marco Paolini e i Mercanti di Liquore hanno portato in giro per l’Italia per parlare di tante cose.
Sputi” è un album che parla di tanti argomenti attuali: dell’acqua (risorsa e ricchezza allo stesso tempo), di guerra e di storia, di viaggi, lingue e tanto altro ancora.
Ricordiamo tra le molteplici imprese di Marco Paolini, in forma teatrale, letteraria e cinematografica, il video “Il Racconto del Vajont”, per la popolarità raggiunta.
I Mercanti Di Liquore, con la loro musica d’anima e d’autore, sono ormai all’attivo nel panorama della musica italiana con molti Cd (ultimo dei quali “La Musica dei Poveri”) e con la partecipazione su “Faber” tributo a Fabrizio De Andrè.
Come mai avete scelto la filastrocca come “mezzo” per comporre i vostri testi?
Marco: Le filastrocche hanno già dentro un ritmo, che spesso perfettamente si fonde con la musica.
La ricerca di questi testi, di scrittori e poeti italiani, come avviene?
Lorenzo: La ricerca è di Marco, che sceglie ciò che gli sembra adeguato. Il nostro obiettivo è di suscitare interesse, spingere a ricercare, approfondire i temi letterari a noi cari. Infatti anche noi, abbiamo rivalutato Rodari scoprendone aspetti fantastici e inaspettati.
E’ tutto un esperimento?
Lorenzo: E’ venuta prima la fase live che l’album. Abbiamo provato a fare qualcosa insieme,a far uscire una canzone dal suono degli strumenti con una voce recitante sopra.
Marco: Io non so niente di musica, quindi faccio e poi gli altri correggono.
Lorenzo: e’ stato un grande stimolo per noi lavorare con un attore che ci ha portato ad una fase drammaturgica. Non potevamo immaginare …che destabilizzasse così i nostri canoni e i modi di comporre musica…
Cosa intercorre tra un “live” teatrale e uno “musicale”?
Marco: nella fase teatrale io rielaboro, stravolgo un testo, facendolo poi mio.
Nel live musicale la cosa è simile, ogni volta che si sale sul palco è unico e irripetibile come momento, lo show è diverso e anche la musica.
C’è una dimensione particolare, data anche dalla struttura del luogo, oltre che al nostro essere internamente, che rende ogni show esclusivo.
Cosa sta cambiando portando avanti questo progetto?
Marco: Il mio modo di recitare è ambiato, oltre al modo di cantare…
Gli spettacoli sull’acqua che inizialmente abbiamo fatto insieme erano molto diversi.
Come funziona perciò il processo creativo per arrivare a questo album?
Marco: Parole e musica nascono in momenti separati, come abbiamo già spiegato. Ma a volte tentando di unirli nasce un altro pezzo, rispetto all’intenzione iniziale. Perché sono i Mercanti che vengono dietro alle parole che ho scelto io o il contrario, io mi accorgo che starebbe meglio un altro testo su quella musica!
Il passaggio e la decisione di incidere un Cd , come vi è venuta?
Marco: Registrare è stato difficile, perché si deve fissare un momento. Anche se la parte live è quella fondamentale in questo progetto, c’è una reinterpretazione particolare che abbiamo dovuto fare nel disco. Ma l’atmosfera dello studio era facilitante, perché eravamo in quello dei Mercanti, abbiamo avuto il modo e i tempi per curare tutto nei minimi particolare.
Quando vi siete incontrati?
Lorenzo: Nel 2001, ci siamo incontrati e noi abbiamo chiesto a Marco di poter lavorare insieme.
Che tipo di musica ascolta Marco?
Ascolto di tutto mi piace anche molto quella straniera, ma spesso lascio perdere perché non riesco a capire, l’inglese…
Cosa vi ha spinto fino questo album e lungo questi anni?
Marco: Forse il non prendersi sul serio; non abbiamo trovato una formula, è bello non avere una specializzazione. Abbiamo fatto incontrare due mondi che hanno creato un’improvvisazione.
I testi, i contenuti, come li avete selezionati?
Lorenzo: I testi sono seri e profondi, ma non volevano essere volutamente pesanti, anzi ci sono dei passaggi comici.
Si comunica in ogni modo, non era un tentativo di fare cultura, anzi questo tipo di obiettivo spesso diventa pesante e lontano dalle persone.
Impastiamo solo gli ingredienti che abbiamo e suonando vengono fuori le canzoni.
(Paola Andreoni)
(27 Aprile 2004) |
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2004 Sputi | | |
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