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MAX GAZZE |
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UN PERCORSO COMUNICATIVO ED EMOTIVO… ‘QUELLO CHE LA MUSICA PUÒ FARE’ |
Incontriamo Max Gazzè, il cantautore romano che ha pubblicato “Max Gazzè - Raduni 1995/2005”, un’antologia di 30 brani, di cui 4 inediti. Un raduno di canzoni, di emozioni, di comunicazione, di ironia a celebrare dieci anni dall’uscita del suo primo disco “Come un’ onda del mare”. Cerchiamo di capire cosa rappresenta questa raccolta di canzoni. "Con questa raccolta ho voluto collocare un punto e a capo, per riconsiderare nei modi e negli stili tutto quello che ho fatto. Le canzoni che ho selezionato non sono necessariamente quelle che hanno rappresentato nel mio percorso i miei più grandi successi, mi sono fatto guidare più dal cuore che dalla ragione. La loro successione in questo doppio cd non segue neanche un ordine cronologico. Ho voluto altresì dare un giusto tributo a quelle che sono state messe in un angolo". In questa raccolta hai scelto di inserire anche quattro inediti. "Gli inediti vanno a completare la raccolta e gli ho voluti inserire per completare il racconto degli stili che ho attraversato in questi anni. ‘Splendere ogni giorno il sole’ è fanciullesca, soave e leggera, buonista. ‘Sexy’ è ironica, pungente, ‘Chanson idiomatique’ ha un testo surreale come ‘Una musica può fare’, ma in lingua francese. ‘Di nascosto’ è una ballad dai toni intensi". Parliamo di ‘Chanson idiomatique’. Io mi aspettavo che uscisse come singolo apripista per questa tua antologia. "Anche io. E’ un testo nato per la Francia e racchiude una storia piena di idiomi. E’ un testo surreale, un’esilarante filastrocca che inanella molti dei luoghi comuni della cultura d’oltralpe, linguistica e musicale. È una chicca per i francofoni, divertente perché parlo con un accento spassosamente forestiero. Spero che possa avere un seguito in Francia, la scelta non dipende ovviamente da me ma dai discografici". Dieci anni di musica. Qual è il segreto per riuscire ad andare avanti? "Il segreto per sopravvivere in questo mercato è… non stare sempre nel mercato! Ho sempre investito ed investo tuttora in più progetti, percorrendo delle strade parallele sia in Italia che all’estero. Spero di poter fare qualcosa in Francia perché il pubblico d’oltralpe è più attento, soprattutto nella capitale, perché è una società multietnica, dove trovi tutta musica per ogni gusto sonoro. Ho sempre cercato una forma sonora del linguaggio. Attualmente sto collaborando con i ‘Tomate Digital’ in Belgio, sto facendo una composizione lirica, faccio parte di una band i Gizmo, con Stewart Copeland alla batteria (ex Police), Raiz (voce), Vittorio Cosma (tastiere), Mauro Refosco (percussioni), David Fiuczynski (chitarra) ed io infine al basso… con l’idea di girare molto. E poi sono impegnato in ‘Stazioni Lunari’ con Ginevra di Marco. Un concerto dove diversi artisti interagiscono lavorando sull’improvvisazione dal vivo… un percorso che crea e stimola la curiosità, sia nostra che del pubblico. Un modo per scambiarsi creatività, in questo modo si rieduca alla curiosità". Hai un nutrito fan club e un sito in continuo aggiornamento. Come te lo immagini il tuo fan ‘tipo’? "Mi sono accorto dai live che il mio pubblico aumenta e questo mi dà grandissima gioia e soddisfazione. Il mio fan tipo è uno studente universitario che ama una certa forma di comunicazione della musica". Qual è il tuo rapporto con i fans? "Ho un pubblico molto attento, che mi cura il sito. Non ho con loro un rapporto continuo perché non rispondo alle mail che mi arrivano, ma apprezzo molto il loro modo di essere organizzati. Sono un po’ orso, ma non è un atteggiamento. Sono fatto così e loro lo sanno. Quando sono a casa con la mia famiglia, io sono un papà. Ho un grande attaccamento alla famiglia e sento forti i miei doveri di padre". Cosa vedi per il futuro? "Io sto molto attento a come evolve la comunicazione. Non guardo la televisione, vedo solo il satellite. Spero che il pubblico guardi tutto con grande ironia, consapevole che si tratta di una sceneggiata teatrale. Credo che il fattore di comunicazione in questo inizio millennio che è di fronte ad una svolta. In futuro ci sarà un’unica identità discografica, come anche politica. Credo che tutti noi dovremmo darci da fare per ripristinare la cultura della curiosità delle cose. Non c’è più aspettativa, manca un percorso".
Elena Ferraro
(04 luglio 2005) |
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TUTTO SU MAX GAZZE |
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 2005 Max Gazzè - Raduni 1995/2005 | | |  2004 Un giorno | | |  2002 Ognuno fa quello che gli pare? | | |  2000 Max Gazze' | | |  1998 La favola di Adamo ed Eva | | |
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1995
Come un'onda del mare |
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