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THE TEARS |
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L’ESPRESSIONE DI DUE SOFISTICATE PERSONALITÀ …. THE TEARS |
Da qualche giorno è arrivato nei negozi l’album di debutto di una nuova formazione inglese: i The Tears che hanno pubblicato “Here Come The Tears”. Un progetto musicale fresco, che brilla di luce propria, inevitabilmente alimentata dal passato dei due fondatori del gruppo: Brett Anderson e il chitarrista Bernard Butler (ex Suede). Tralasciando gli inevitabili accostamenti, scopriamo più da vicino questa nuove entità, con una propria identità, frutto della congiunta creatività di due sofisticate personalità artistiche, che si sono ritrovate sulla stessa frequenze d’onda , dopo quasi un decennio di incomprensioni e distacco. Brett , cantante del gruppo, si è concesso alle nostre domande, spiegandoci tutti i segreti della band…i The Tears sono: Brett Anderson , Bernard Butler, Nathan Fisher, Makoto Sakamoto e Will Foster. Perché, tu (Brett) e Bernard, avete deciso di formare un nuovo gruppo? “Si tratta di un’idea fresca, per aggiungere qualcosa di nuovo all’immenso mercato discografico. E’ un progetto inedito, con una identità personale ben definita. Una prova molto importante, come quando un matrimonio non funziona, si tenta con un altro rapporto…I The Tears hanno anche una sfida molto ambiziosa da vincere: affrontare e superare i pregiudizi , sia negativi che positivi, che seguono come ombre predatrici implacabili il mio passato e quello di Bernard….” Come sono adesso i vostri rapporti personali? “Tutto è stato superato, funziona a perfezione. Tra di noi c’è un rapporto normale come con qualsiasi altra persona. Per questo disco abbiamo lavorato molto intensamente e quello che mi preme sottolineare è che tra me e Bernard c’è un reciproco rispetto, fondamentale per garantire l’evoluzione e la continuazione di un progetto…ma soprattutto la fiducia e la complicità che permettono il raggiungimento di precise mete ” Qual è il vostro obiettivo e quali sono i temi principali trattati dal disco? “Le nostre non sono ambizioni di gloria. Qualsiasi risultato il disco riuscirà a raggiungere sarà ben accetto. Il nostro obiettivo è quello di fare un buon album, con canzoni di valore. Raggiungere il n.1 in classifica non è la nostra priorità…poi ci sarà un secondo album . ‘Here comes…’ è un set con canzoni molto personale, intime, che cercano le risposte dei principali quesiti universali della vita nella propria interiorità...ad esempio l’ultima traccia del disco ‘A Love As Strong As Death’ è molto triste, affronta una riflessione profonda e intricata… ”. Una sorta di viaggio introspettivo? “Si. Un viaggio interiore molto complicato, alla ricerca di quell’intimità personale che richiede un’onesta visione della vita e di tutti i suoi elementi …ma soprattutto un coraggio estremo nell’esporla” Cosa rappresenta la cover (copertina) dell’album ? “Ho scelto personalmente l’immagine che appare sulla copertina dell’album. Rappresenta una donna gravida. Sensuale, trasgressiva con diverse chiavi d’ interpretazioni, ma la più indicata e sicuramente quella di una nuova vita che sta per venire alla luce…proprio come il nostro gruppo…” C’è qualcosa nell’attuale panorama musicale che ti piace in maniera particolare? “Ci sono alcune nuove formazioni che mi hanno colpito per la loro musica. Per fare alcuni nomi posso dirmi che nell’ultimo anno sono due i gruppi che mi hanno impressionato : i Block Party e gli scozzesi Fran Ferdinand, per la proposta musicale che sono stati in grado di sviluppare…” Non c’è però il pericolo, come accade di consueto in questo periodo, che dopo un esordio brillante , la scintilla della loro creatività s’ indebolisca? “Mi auguro di no, che continuino a creare emozioni per la gente; anche se a volte le band che sono insieme da troppi anni alla fine diventano noiose…” Secondo te Internet può essere il futuro della musica? “No. Si tratta solo di uno strumento di fruizione, ma rimane sempre un mezzo virtuale. Internet non è una rivoluzione; il futuro della musica è nelle mani dei ragazzi che devono suonare la chitarra, la batteria..nelle loro camere e scrivere musica…” Adesso non resta che dare appuntamento al pubblico italiano per il tour? “L’estate sarà intermante dedicata alle esibizioni live e in particolare parteciperemo ai festival estivi europei, ma purtroppo non faremo tappa in Italia. Torneremo nel Vostro paese con tutta probabilità entro la fine dell’anno con una serie di show nelle principali città…” Carlo Cassani (06 giugno 2005) |
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 2005 Here Come The Tears | | |
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