|
INCOGNITO |
|
|
|
INCOGNITO ... INCONTRO SPECIALE CON UN GRANDE GRUPPO DELL'ACID JAZZ |
A soli sei mesi di distanza dall’ultima volta, tornano gli Incognito al Blue Note di Milano. In quest’occasione, dopo il successo ottenuto lo scorso novembre, i biglietti sono letteralmente andati a ruba, e da martedì 24 a domenica 29 per due spettacoli ogni sera, la band inglese ha registrato il tutto esaurito. In effetti l’ultimo album “Adventures In Black Sunshine”, è andato molto bene, tanto da portare alla realizzazione di un greatest hits, il primo uscito sul mercato italiano, che sta riscuotendo un’ottima risposta dalle vendite.
Proprio Bluey, leader storico e colonna portante del gruppo, ammette che tornare a suonare in Italia lo scorso autunno, è stato molto gratificante, dopo molti anni di assenza. Chiacchierando prima dello spettacolo di venerdì, Bluey ci racconta che nella seconda metà degli anni novanta era diventato più difficile suonare in giro per l’europa a causa della fine del boom dell’acid-jazz, filone musicale del quale gli Incognito sono stati probabilmente il gruppo più rappresentativo. Ma sono forse stati anche gli unici a dimostrare di avere un’identità musicale che oltrepassava i limiti di un solo genere musicale quale fosse l’acid-jazz. Uno dei loro punti forti è infatti proprio la versatilità che negli anni gli ha consentito di parlare un linguaggio black a trecentosessanta gradi, dal soul al funk, dal r&b all’acid-jazz.
Bluey ci confessa anche che dopo la fine dell’era della Talkin Loud, l’etichetta che li ha accompagnati durante gli anni novanta, si è dovuto inventare un ruolo da manager e imprenditore del gruppo oltre che autore, musicista e produttore. E’ nata così la Rice Records, grazie alla quale Bluey è stato in grado di dare nuova vita al progetto Incognito cominciando un nuovo capitolo con “Who Needs Love” nel 2003 proseguito l’anno successivo con “Adventures In Black Sunshine”, album che celebra il venticinquesimo anniversario degli Incognito, musicalmente oltre che anagraficamente.
Indubbiamente un’altra chiave di successo di Bluey in tutti questi anni di attività, è stata la capacità di continuare a scoprire nuovi talenti nella scena indipendente sia inglese che americana, che a turno sono entrati a far parte del gruppo da un album all’altro. Sconosciuta era la stessa Maysa Leak quando nel 1991 venne segnalata a Bluey da Steve Harvey come potenziale cantante degli Incognito…..e il resto è storia, da “Don’t You Worry ‘Bout a Thing” a “Still a Friend of Mine”. Uno su tutti tra gli ultimi arrivati, è il cantante Tony Momrelle. Già parte del gruppo come corista dal 2001 (Life Stranger Than Fiction), è cresciuto sempre più negli ultimi anni e con l’ultimo album ha dimostrato a pieno le sua incredibile voce soul. Ne è un’ottima dimostrazione “This Thing Called Love” pezzo piano/voce contenuto nell’ultimo lp che Tony anche dal vivo ha interpretato al suo meglio.
A completare il gruppo vocale di questo tour 2005 ci sono Imaani (già vicina agli Incognito dal 1996 con “Beneath The Surface”), Gail Evans (fantastica voce bianca made in Scotland), e neanche a dirlo la meravigliosa Maysa, tornata dall’ultimo album come lead vocal della band dopo aver pubblicato parallelamente il suo quarto album da solista, “Smooth Sailing”.
Bluey non può non confermarci quindi che in questo momento le cose sembrano andare per il verso giusto, e anche la vibrante risposta del pubblico milanese ne è stato un segnale.
Un altro aspetto importante è l’impegno sempre riservato negli anni da Jean-Paul (Bluey) Maunick nel campo umanitario utilizzando la musica e le parole come veicolo di aggregazione sociale. Questa volta dopo la tragedia avvenuta in Thailandia e nello Sri-Lanka, Bluey ha sentito l’esigenza di andare oltre, con l’iniziativa “Hope Collective”. Un progetto totalmente a scopo di beneficenza verso i sopravvissuti al terremoto asiatico che vede coinvolti tra i tanti, artisti quali Chaka Khan, Jocelyn Brown, Steve Winwood, Maysa, Amp Fiddler e Carleen Anderson oltre a tutta la “Incognito Family”.
Bluey:” Let us use music, art, the written and the spoken words and all means available to us. Our best, no matter how small it may seem, is all that we can do. And do we must!”
Molto presto su Newsic troverete tutte le news in anteprima sull’uscita del singolo Hope Collective “Give And Let Live” ! Alex de Ponti 2 giugno 2005 |
|
TUTTO SU INCOGNITO |
|
|
|
1995 100° and rising
1993 Positivity
1992 Tribes, vibes and scribes
1991 Inside life
1980 Jazz funk
|
|
vedi tutto su INCOGNITO
|
|
vedi tutte le news
|
|
|
|
|
BNOW PREVIEW
|
|
|
|
|
RUMORE |
IN EDICOLA |
|
|
|
|
|
|
|
TAGS
|
|
|
|
|
|