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MAX DE ANGELIS |
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LA SOLUZIONE DI MAX |
Una sola canzone "La Soluzione", è bastata ad attirare l'attenzione di tutta Italia. Sarà per il ritmo incalzante, sarà per il testo ironico e pungente, ma dopo questo sorprendente esordio, attendiamo la prossima canzone di Max de Angelis.
Max inizia a suonare il pianoforte a 4 anni; fino agli 11 studia musica classica per poi dedicarsi al jazz e alla fusion, inizia a cantare a 14 anni.
Forma il suo primo gruppo i “Noisy Night” nella primavera del 1992, gruppo con cui si esibisce in più di mille concerti.
Max decide insieme al regista del “LA SOLUZIONE” di non apparire nel video perché voleva che l’attenzione del suo singolo d’esordio fosse incentrata sull’intensità del brano.
"La musica è una vera e propria ancora di salvezza soprattutto quando il morale va giù e ad un artista... capita piuttosto spesso."
Quali sono i tuoi modelli d’ispirazione? Non traggo ispirazione da nessuno in particolare, più che altro facciamo un lavoro di ricerca musicale nostro.
E l’accenno a Baglioni sul sito? Baglioni è una passione adolescenziale che mi porto dietro.
Hai usato il plurale, quindi con chi lavori per comporre i pezzi? Lavoro con un gruppo di amici stabile, principalmente con Diego Calvetti, il mio produttore e Giovanni Sala.
La tua biografia dice che hai studiato a lungo jazz e musica classica, anche se nel singolo queste influenze non si sentono molto, cosa dobbiamo aspettarci dall’album? Sì, il singolo è comunque basato su un elettro pop e un tipo di suono che abbiamo elaborato per essere orecchiabile. La nostra ricerca va in questo senso anche se magari in futuro potremmo usare la musica jazz e classica in futuro per arricchire meglio il tutto.
Quando prevedi l’uscita dell’album? Penso per Settembre, ci stiamo lavorando…
Il prossimo singolo? Dopo la metà di Aprile, ma non vi dico il titolo per scaramanzia.
Il video di “La Soluzione” è molto forte, come avete scelto questo tipo di immagini e di idea? Abbiamo dato carta bianca al regista, Giangi Magnoni, che ci ha proposto questo video.
Ci è subito piaciuto e l’abbiamo adottato, senza pensare alle critiche che poteva suscitare. Commentaci il video. Il video è diviso in due parti essenzialmente, una a ritroso che parla del “suicidio” dell’angelo che si butta da un palazzo, e l’altra che vede l’angelo con le ali spezzate che si allontana dal punto in cui si è lanciato.
Il senso del video è un angelo che decide di continuare a vivere ma da uomo.
La decisione di non apparire nel video, come l’hai presa? Innanzitutto per non distrarre l’attenzione della immagini del video e dal testo della canzone, poi va beh, anche per lasciare un alone di mistero
…Infatti non si trovano per ora foto sue neanche sul sito…)
Come sei riuscito a farti produrre? Conoscevo il mio produttore da molti anni, abbiamo cominciato a lavorare insieme da tre anni, quando mi sono trasferito da Roma a S. Gimignano, dove ci sono gli studi del mio produttore.
Cercavamo tra le case discografiche una disposta a produrci e abbiamo incontrato la “Carosello”.
Come prevedi che si svilupperà l’assetto live per i tuoi concerti? E’ un aspetto che stiamo studiando, perché è molto delicato. Molti pezzi hanno il supporto dell’elettronica e se non si sta attenti si rischia di stravolgere tutto.
Da Roma a S. Gimignano, spostamento abbastanza estremo, come ti trovi? Adoro Roma e lì ci sono tutte le mie radici ma nell’atmosfera di S.Gimignano mi trovo molto bene, a volte le città diventano invivibili. (Paola Andreoni)
(20 Aprile 2004) |
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