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HOWARD JONES |
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MUSICISTA IN CONTINUA EVOLUZIONE….HOWARD JONES |
Quando nel 1983 Howard Jones pubblicò in Inghilterra il suo primo singolo “New Song” l’aspettativa era che vendesse poche migliaia di copie e facesse conoscere la sua musica. La realtà fu ben diversa, in quanto il singolo scalò rapidamente la classifica britannica fino al numero 3. A questo seguì il secondo singolo, “What is love”, che si piazzò al numero 2, e un altro hit, l’enigmatica “Hide and seek” , che mostrò il lato più spirituale di Howard Jones. A questo seguì nell’aprile del 1984 il primo album, “Human’s Lib”, che andò direttamente al numero 1 in Inghilterra, diventando disco di platino, portando Jones e i suoi sintetizzatori ad un pubblico più vasto. Il successo fu mondiale e “Human’s Lib” conquistò il disco d’oro in Germania, Italia, Usa, Giappone ed Australia. Il secondo lavoro, “Dream into action”, 1985, si dimostrò ancora più fortunato, sfornando una sequela di successi come “Like To Get To Know You Well”, “Look Mama”, “Things Can Only Get Better” e la classica “No one is to blame” che raggiunse il numero 1 nella classifica dei singoli americani, e che da allora è stata programmata oltre 3 milioni di volte dalle stazioni radio dei soli Stati Uniti. L’album fu un successo mondiale e restò per un anno nelle classifiche americane, rendendo Howard Jones uno dei pochi artisti britannici ad aver realmente sfondato negli Usa. Nel 1986 Howard viene votato come miglior tastierista dell’anno dalla prestigiosa rivista Rolling Stone. La Warner/Elektra pubblica altri 3 album di questo artista: “One to one” (1987), “Cross that line” (1988) e “In the running” (1992), tutti seguiti da tour mondiali di successo che lo portano anche al Madison Square Garden di New York e al Forum di Los Angeles, veri e propri templi sacri della musica. Nel 1992 il singolo “Lift me up”, tratto dal cd “In the running”, entra nelle top ten americane, seguito nel 1993 dalla raccolta “Best of Howard Jones”, che porta la sua quota di dischi venduti in tutto il mondo a superare le 8 milioni di copie. Nel 1993 Howard ritorna ai suoi “one man show” che lo avevano reso un pioniere dieci anni prima e si imbarca in un grande tour che ha il suo culmine nel gennaio 1994 in Giappone. Nello stesso anno pubblica un nuovo album intitolato “Working in the backroom” sulla sua nuova etichetta, la dTox, rendendolo disponibile esclusivamente ai concerti e via internet, rendendolo un innovatore anche in questo campo. Dal 1994 questo esperto musicista e compositore ha saputo mantenere un’indipendenza ammirevole. Essendo un pianista di formazione classica, Howard decide di prendere un nuovo sorprendente sentiero musicale e nel 1996 intraprende un tour acustico che lo vede mettere da parte i sintetizzatori per suonare un pianoforte a coda, accompagnato solo dalla percussionista Carol Steele. Questo si rivelò un enorme successo, e la data di Los Angeles viene immortalata sul cd “Live Acoustic America”, unanimemente considerato uno dei migliori dischi live di tutti i tempi. A questo seguì nel 1999 l’acclamatissimo album “People”, uno dei preferiti dai suoi fans. A grande sorpresa Howard fonda un gruppo reclutando Nick Beggs (già con i Kajagoogoo) al basso e allo stick, Robin Boult (già con Fish) alla chitarra e il leggendario Kevin Wilkinson (China Crisis, The Waterboys e Squeeze) alla batteria. Il complesso girò il mondo per tutto il 1998 e per la prima metà del 1999, compreso un acclamato tour americano con Culture Club e Human League. Con enorme cordoglio Howard apprende il 18 luglio 1999 che il batterista Kevin, uno dei musicisti più ricercati e splendida persona, ha perso la vita, lasciando un vuoto incolmabile. Prima di questa tragedia erano state effettuate delle registrazioni in studio, che vengono pubblicate nel luglio del 2000 nell’album “Perform.00”, il giusto tributo a Kev. Nel 2000 Howard appare nel celebre “Night of the Proms” tour, girando l’Europa con una orchestra da 72 elementi e un coro di 50 vocalist. A questo segue nel 2001 un lungo tour con Ringo Starr che lo porta in Canada e Stati Uniti, con accanto altri mostri sacri come Greg Lake al basso (ELP), Sheila E alla batteria (già con Prince and the Revolution), Ian Hunter (Mott The Hoople) e Roger Hodgson (Supertramp) alle chitarre. Ogni sera esegue i suoi tre più grandi successi, “No One Is To Blame”,”Things Can Only Get Better”, e “Everlasting Love”, cimentandosi brillantemente anche in “Karnevil 9”, il classico di Keith Emerson, universalmente riconosciuto come uno dei brani per tastiera più difficili di tutti i tempi. Nel settembre 2001 Howard raccoglie intorno a sè un nuovo gruppo di musicisti, con Robin Boult alle chitarre, Shaz Sparks (già apprezzata vocalist dei Dba) ai cori e Robbie Bronnimann (sempre dei Dba) alle programmazioni. Howard ha l’idea di far registrare e fotografare tutte le date del tour, in modo da poter vendere alla fine di ogni concerto un cd con la registrazione della serata, con artwork personalizzato. L’idea funziona e vengono prodotti 19 cd, che mandano letteralmente in crisi i collezionisti. A fine tournèe viene pubblicato in tutto il mondo il cd “Peaceful Tour” che ne raccoglie i momenti migliori. Nel 2002 Howard continua ad essere all’avanguardia, collaborando con i Sugarbabes alla canzone “Blue”, inclusa nel loro album di platino “Angles with dirty faces”. Produce inoltre “Open heart zoo” di Martin Grench, acclamato dai critici inglesi. Arruola nella propria etichetta anche il duo trance Dba con l’album “Spectrum” e il singolo “Twister”. Il 2002 vede anche la continuazione della sua intensa attività concertistica sia in Inghilterra che negli States, e a fine anno a sorpresa pubblica un album strumentale intitolato “Piano Solos for Freinds and Loved Ones” disponibile solo attraverso il proprio sito ufficiale. Il cd viene accolto con entusiasmo dai fans e ne conferma le capacità come musicista. Il 2003 lo vede impegnato in un nuovo tour, comprendente uno straordinario concerto al BB Kings di New York e un festival a Singapore. A settembre celebra i 20 anni di carriera con uno speciale concerto al Shepherd Bush di Londra. Lo show è diviso in quattro parti: la prima acustica; la seconda “retro” con Howard nel “one man show” ai sintetizzatori, con la partecipazione in due pezzi (“Bounce right back” ed “Equality”) del mimo Jed Hoile; la terza parte vede impegnata la sua band elettronica attuale, con la quale presenta due brani nuovi, “Revolution of the heart” e”Just look at you now”; l’ultima parte è con la big band al completo, con ospiti speciali quali Midge Ure e Nena. L’intero concerto è stato ripreso da 15 telecamere e verrà pubblicato su dvd nel 2005. La Warner Music Uk, in occasione del ventennale, pubblica una nuova doppia raccolta intitolata “The very best of”, comprendente “Revolution of the heart” e un bonus cd in edizione limitata comprendente inediti e b sides da tempo ricercati dai fans. Howard appare alla BBC in ‘Never Mind the Buzzcocks’ a settembre e a Top of The Pops 2 il 19 novembre dove suona dal vivo ‘Revolution of The Heart’ e ‘What is Love’. Nel dicembre partecipa all’ Here and Now tour: Sheffield (12 Dic), Brighton (13 Dic), Cardiff (14 Dic), Newcastle (17 Dic), Manchester (18 Dic) London Wembley Arena (19 Dic) and Birmingham NEC (20 Dic). Durante il 2004 registra il suo primo album in studio dal 1999. Prodotto da Howard stesso e da Robbie Bronnimann, il cd è molto atteso e verrà pubblicato nel 2005. Conterrà ‘Revolution of the Heart’ e ‘Just Look at You Now’. Remix di entrambi i pezzi sono stati pubblicati su vinile in Inghilterra. ‘Revolution of the Heart’ ha raggiunto il N.17 nella UK’s Club Chart e il N. 7 nella UK’s DMC chart nel novembre 2003. ‘Just Look at You Now’ ha raggiunto il N. 19 nella UK’s Club Chart e il N. 14 nella DMC Chart nel maggio 2004. Il 2004 vede anche un ampio tour Americano a giugno: le città toccate sono San Juan Capistrano , Salt Lake, Denver, Colorado Springs, Long Island, New York 16, New Jersey e Philadelphia. Nel settembre Howard torna ad esibirsi con successo anche in Italia dopo quasi 7 anni di assenza. Howard Jones ha dimostrato di essere uno dei più dotati autori e musicisti in circolazione. La sua attitudine indipendente e la sua abilità nell’affrontare sfide lo rendono sempre all’avanguardia nel panorama musicale attuale. Il 2005 è un anno cruciale per Howard: a febbraio la pubblicazione di un doppio dvd, "The 20th anniversary concert", i fortunati singoli "Just look at you now" e "Slip Away" e un nuovo tour europeo. Che toccherà l’Italia Giovedì 26 maggio, Piazza Nuova, Bagnacavallo (Ravenna), Venerdì 27, Diavolo Rosso, Asti e Domenica 29, Blue Inn Cafè, Bologna.
Fonte: howardjones.it
(20 maggio 2005) |
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TUTTO SU HOWARD JONES |
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 2003 The Very Best Of Howard Jones | | |  2003 For Friends & Loved | | |  2002 The Peaceful Tour | | |  2001 Metamorphosis | | |  2000 Pefawm | | |
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1998 People 1997 Angels & Lovers 1992 In the Running 1989 Cross That Line 1986 One to 1985 Dream Into Action 1984 Human's Lib |
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