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FAITH EVANS |
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FAITH EVANS ... BASTA AVER FEDE, E IL SUCCESSO ARRIVA |
Dietro ogni grande uomo c’è una grande donna. Dietro Notorious B.I.G per un breve periodo di tempo ci fu Faith Evans, una delle cantanti R&B contemporanee più quotate; dieci anni dopo il suo esordio, la vedova di Biggie è tornata più confidente e forte che mai. Nata a Newark nel New Jersey nel 1973, Faith Evans ha iniziato a studiare canto addirittura all’età di due anni. Crescendo decise di prendere la sua tecnica classica e Jazz metterla al servizio del R&B. Non ci mise molto a trovare lavoro e in poco tempo stava collaborando con artisti come Usher, Mary J Blige e Hi Five in qualità di corista e, a volte, addirittura come autrice . Nel 1994, mentre stava aiutando la Blige a scrivere il suo album di debutto “What’s The 411?”, conobbe Puff Daddy, oggi P.Diddy, che la mise subito sotto contratto con la Bad Boy. Un anno dopo uscì il suo album di debutto “Faith” che arrivò a vendere oltre un milione di copie, grazie a singoli come “Soon As I Get Home” e “U Used To Love Me”; l’album oggi è visto come un classico dell’R&B, anche se nella tracklist ci sono fin troppe ballate, un “vizietto” che Faith si trascinerà per tanto tempo. Nel ‘95 conobbe anche il suo futuro marito; a Biggie Smalls bastarono nove giorni di corteggiamento per portarla all’altare, ma l’amore fra i due, che era arrivato in modo così rapido, se ne andò altrettanto rapidamente. Un anno dopo nacque Christopher Fallace Jr, il figlio della coppia, ma ormai fra i due non c’era più intesa. Due erano i motivi; Biggie si faceva vedere in giro con Lil’ Kim e Faith era accusata di essere stata con il suo nemico Tupac. Quando Biggie morì nel ’97, Faith Evans fu comunque molto addolorata dalla perdita, nonostante al tempo fossero separati (anche se non legalmente): un anno dopo pubblicò “I’ll Be Missing You”, una cover dei Police, impreziosita dalla migliore strofa nella carriera di Puff Daddy. Nel ’98 uscì anche il suo secondo album “Keep The Faith” che si rivelò un successo, nonostante anche questa volta Faith l’avesse riempito di superlentoni, a volte un po’ stucchevoli. In questo periodo Faith Evans era regolarmente nei tabloid scandalistici, per ogni tipo di motivo eccetto meriti musicali; per essere ingrassata, per essere dimagrita, per essere stata arrestata ecc ecc. Era ovvio che Faith avesse bisogno di un punto fermo nella sua vita; nel 2001 si sposò con Todd Russaw, un discografico, e lo stesso anno pubblicò il suo terzo album “Faithfully”, che contiene alcuni dei pezzi migliori che abbia mai scritto come “I Love You” e “You Get No Love”. Le perle, come nei suoi dischi precedenti, sono da trovare fra il gran numero di ballatone strappalacrime; “Faithfully” è un ottimo album da affrontare sempre con lo skip a portata di mano. Quattro anni sono passati dalla sua ultima apparizione, ma Faith non sembra aver perso il suo talento. “The First Lady” la vede in forma smagliante e il primo singolo “Again” ne è la prova; la sua voce è potente e piena di passione come nelle sue uscite migliori e la melodia è una di quelle che si fissano in testa per giornate intere. Faith ha anche azzeccato l’album questa volta; le ballate ci sono, ma in giusta misura (oltretutto sono pure delle gran belle ballate) e le canzoni più up-tempo sono davvero ottime. “Goin’ Out” è forse la vera perla di un buon album realizzato da un’ottima artista. Bastava avere fede. Oliver Dawson (16 maggio 2005) |
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