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EELS |
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DIECI ANNI DI INQUIETUDINE…EELS |
Se esistesse una classifica degli aggettivi più abusati dalla critica musicale, al primo posto ci sarebbe senz’altro geniale, mentre al contrario se ce ne fosse una degli artisti che quest’aggettivo lo meritano davvero, nella top 10 (ma forse anche 5) ci sarebbe di sicuro il signor Mark Oliver Everett (in arte E), di anni 42 appena compiuti. Sono invece dieci gli anni compiuti dagli Eels, la sua creatura più preziosa. La parabola delle anguille comincia nel 1995, quando il signor E, dopo due album solisti pubblicati con la Polydor, decide di mettere su un gruppo (in realtà sarebbe più onesto dire che cambia semplicemente pseudonimo) e di firmare per l’allora neonata Dreamworks. Il 1996 segna l’uscita di Beautiful Freak, l’album di esordio (dal quale ricordiamo la stupenda Novocaine For The Soul) che già contiene tutti quegli elementi che faranno degli Eels un’esperienza unica per le orecchie di fine secolo, ancora dolenti per la morte prematura del grunge: un’inedita commistione tra un tono spesso tragico e stralunati arrangiamenti, a volte minimalisti, a volte al limite del barocco. Spesso accostati a Beck ed alla nascente scena lo-fi, gli Eels in realtà hanno in comune con questi ultimi solo l’attitudine al “fatto in casa” e l’uso di strumenti ed oggetti di ogni sorta, dalle drum machine ai carillon, dal fruscìo dei dischi vecchi ad oggetti di uso comune. Per quanto riguarda la scrittura, invece, gli Eels sono sempre stati da tutt’altra parte: dietro all’aria trascurata, alle cupe melodie ed alla voce sempre uguale di Everett c’è una scrittura di un livello eccelso che nel panorama del rock statunitense di questi anni ha pochissimi uguali. Un talento compositivo che raggiunge il suo apogeo nel capolavoro della band, Electro-Shock Blues del 1998, opera questa, com’è noto, fortemente segnata nel mood e nei testi dal suicidio di Elizabeth, la sorella dell’autore, avvenuto nel ‘96. 3speed, Ant Farm, Climbing To The Moon (cantata con Grant Lee Phillips dei Grant Lee Buffalo), Cancer For The Cure (il cui video, con E impegnato in un bizzarro balletto, si intravede in una scena di American Beauty) ed il primo singolo estratto Last Stop: This Town sono solo alcuni dei numerosi classici Eels contenuti in questo lavoro che consegneranno il gruppo ad una platea di appassionati che si estende ormai in tutto il mondo. Il grande ed inaspettato successo di questo disco segnerà la carriera del gruppo per molto tempo. I successivi due album infatti, The Daisies Of The Galaxy del 2000 (a cui seguirà il tour di una versione “allargata” della band, la Eels Orchestra, di cui farà parte anche Lisa Germano) e SoulJacker (2001), si presentano come due album di “assestamento” dopo il terremoto di Electro-Shock Blues. Quasi un tentativo di smarcarsi dall’ingombrante predecessore che porterà nel primo caso ad un disco da toni eccessivamente leggeri che mal si confànno all’oramai consolidato stile dell’autore e, nel secondo caso, ad una virata più elettrica ed energica rispetto agli standard del gruppo. La ricerca di un nuovo equilibrio si conclude felicemente con Shootennanny! (2003), un disco in cui la tensione finalmente si scioglie in una raccolta di tredici pezzi solidi e maturi che, tra l’altro, segnano anche il completamento del graduale processo di abbandono delle sonorità lo-fi degli esordi. Un lavoro in cui E sembra ritornare a proprio agio con il proprio talento, indirizzandolo ora su strazianti ballate come Agony, ora su registri più leggeri e radiofonici come quelli di Saturday Morning e Lone Wolf. E siamo così al 2005, l’anno in cui il, crediamo si sia capito, prolifico signor E dà alle stampe un nuovo, doppio, album, Blinking Lights And Other Revelations. Un’opera ambiziosa, impegnativa (anche per chi ascolta) e particolarmente ispirata che vede la partecipazione, tra gli altri, della vecchia conoscenza Peter Buck dei R.E.M. e di Tom Waits. L’uscita è programmata per il 26 di aprile. Antonio Casillo (18 aprile 2005) |
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TUTTO SU EELS |
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2005 Blinking Lights and Other Revelations | | | 2003 Shootenanny! | | | 2001 Souljacker | | | 2000 Daisies of the Galaxy | | | 1998 Electro-Shock Blues | | |
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1996 Beautiful Freak |
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