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GORILLAZ |
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GORILLAZ ... COLLABORAZIONI ECCELLENTI E SOUND SPERIMENTALE |
Film horror, acquisto di viagra online, zombie, Akira Kurosawa, takeaway ed una certa propensione ad imitare i balletti di Micheal Jackson; i Gorillaz sono il lato oscuro dell’Hip-Hop. Partoriti dalle menti di Damon Albarn (frontman dei Blur) e Jamie Hewlett (creatore del fumetto Tank Girl) i quattro cartoni animati hanno ottenuto un grande successo con il loro album d’esordio nel 2001, che conteneva un misto di Hip-Hop malinconico ed esperimenti satanici con la musica; conteneva anche “Clint Eastwood”, colonna sonora ufficiale dei vostri investimenti “sicuri”. I Gorillaz ricevettero anche una telefonata da parte di un certo Steven Spielberg che li voleva come star di un suo prossimo lavoro; del film non si sa più nulla, 2D e co. invece sono tornati. L’esordio del nuovo singolo “Feel Good Inc.” è anticipato da una risata satanica attribuita a Murdoc (il bassista del gruppo) che introduce un powergroove di basso che porta fino al ritornello arioso e orecchiabile, il tutto impreziosito dal rap, degno dei migliori periodi D.A.I.S.Y, dei De La Soul. Proprio questi ultimi sono fondamentali per il ritorno del gruppo “animato” poiché consentono a musicisti senza credenziali Hip-Hop, come Damon Albarn, di poter far breccia nel mercato americano, notoriamente malato di credibilità. Proprio per questo motivo le collaborazioni per i Gorillaz sono sempre state fondamentali; il primo album è stato prodotto insieme a Dan Nakamura, conosciuto anche come Dan The Automator, vero “guru” dell’hip-hop underground, e ha visto la collaborazione di Del Tha Funky Homosapien e Phi Life Cypher oltre a personaggi estranei al mondo Hip-Hop come Miho Hatori e Mina Weymouth. Per il secondo album, oltre ai già citati De La Soul, i Gorillaz hanno chiamato al loro fianco il produttore del fantastico “Grey Album” (che mischia i suoni del “White Album” dei Beatles al rap di Jay-Z del “Black Album”) Danger Mouse, per sostituire Dan Nakamura e si sono avvalsi anche di talenti come Roots Manuva, la leggenda del r’n’b e personaggio controverso Ike Turner, e addirittura l’attore di Hollywood Dennis Hopper. “Demon Days”, così si chiama il secondo album del primo gruppo “animato”, sarà pubblicato quattro anni dopo il suo predecessore; non sono certo stati quattro anni di silenzio. Alla fine del 2001 su internet è stato reso disponibile “911” una collaborazione con i D12 e Terry Hall registrata il giorno dopo la strage dell’undici settembre, quando il gruppo di Eminem era bloccato a Londra, dove avevano avuto degli impegni promozionali, senza poter tornare in patria visto che tutti i voli erano bloccati. Decisamente memorabile anche la collezione di B-Sides chiamata “G-Sides” che rappresenta il lato più sperimentale del gruppo; se non fosse per la sua brevità (solo dieci canzoni) potrebbe essere quasi considerato un secondo album. Assolutamente pazzesco è invece “Laika Come Home” l’album di remix dei SpaceMonkeys che hanno messo le mani su tutto l’album dei Gorillaz e traccia per traccia l’hanno trasformato in un disco dub impeccabile; bello, basta non aspettarsi di sentire i Gorillaz. Per sentire il nuovo album dovremmo aspettare ancora un mesetto, la pubblicazione avverrà intorno a fine maggio, ma a quanto pare il disco era già pronto alla fine dell’anno scorso; il ritardo è dovuto alla preparazione dei video, che sono molto onerosi, ognuno dei quali porta via tre mesi circa di lavoro. Il video di “Feel Good Inc.” è la dimostrazione che non è tempo perso. In attesa di “Demon Days” potete anche visitare il loro sito gorillaz.com che vi porta in un viaggio all’interno dei Kong Studios, dove i loro dischi vengono prodotti; il sito è un po’ pesantuccio (è sconsigliabile andarci se non avete la banda larga) ma è anche molto divertente e permette pure di sentire materiale inedito. Del resto dai Gorillaz ci aspettiamo sempre molto. |
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