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SNOOP DOGG |
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SNOOP DOGG ... E' ARRIVATO IL CAPOLAVORO |
“The Masterpiece”, “Il Capolavoro”. Si intitola semplicemente così il nuovo album di Snoop D-O- double G. E in effetti, stavolta, pare proprio che il rapper californiano abbia superato se stesso realizzando un disco con i fiocchi. Complice la sua professionalità maturata nel corso degli anni, ma soprattutto l’aiuto e la produzione dei Re Mida del rap: The Neptunes. Che tipo di sensazioni ti ha dato registrare questo tuo nuovo album?
Snoop: È stata un esperienza favolosa! Per “The Masterpiece” ho scelto di registrare la maggior parte dei pezzi a casa mia, nello studio denominato “The Chuuch”. Dopodiché per il tocco finale ci siamo recati in un studio ‘vero’, al “At The Inn’, per aggiungere l’ultimo pezzo a quella sorta di puzzle che avevamo creato. Qui abbiamo messo insieme tutte le differenti vibes in un’unica grande opera, da qui “The Masterpiece” appunto!
Qual è il concetto dietro a “R&G”?
S: Il titolo dell’album è saltato fuori una sera, mentre stavo ascoltando dei classici R&B. Mi sono chiesto come potevo usare lo stesso concetto, lo stesso termine, R&B, applicato alla mia musica. La roba che faccio non è certo quella, si avvicina per certe cose, ma la definisco più R&G, viste le tematiche gangsta delle mie liriche. Quando mi è venuto in mente il termine R&G ho pensato subito: ‘Wow! Ho creato un nuovo genere, una nuova categoria per classificare la musica!’.
Per “The Masterpiece” ti sei di nuovo avvalso dell’aiuto di Pharrell Williams...
S: Pharrell secondo me è un genio! È capace di intendere la musica su differenti livelli, ma soprattutto è riuscito a entrare perfettamente in sintonia con il sottoscritto, a capire cosa voglio. Questo tipo di sensibilità - e lui ce l’ha! - è importante per realizzare un buon disco. Pharrell mi ha reso tutto più semplice, soprattutto per i contatti e i lavori che ha fatto in passato con artisti differenti come ad esempio Justin Timberlake o Britney Spears... Pharrell è capace di produrre rock ‘n roll ad alti livelli, così come il rap di Jay-Z e di Snoop. Il team dei Neptunes è incredibile! Tutto quello che mi chiedeva Pharrell in studio era il primo verso del pezzo, poi ci pensava lui a creare il beat e il gioco era fatto!
Ci sono molti featuring su questo album...
S: Decisamente! Ci sono amici come 50 Cent, Justin Timberlake, il quale si è ancora più convinto a intervenire perché conosceva bene Pharrell per i precedenti lavori che avevano fatto. C’è Charlie WiIlson (Gap Band)... Non poteva mancare uno come lui e con la sua esperienza, visto che avevo intenzione di realizzare un capolavoro. C’è Nelly, il rapper più adatto per il pezzo che gli ho affidato... Insomma, quando ho pensato a “The Masterpiece” volevo che saltasse fuori un lavoro che proveniva direttamente dal cuore, che rappresentasse esattamente la mia essenza, dove sono e dove voglio andare...
Come ti è venuta invece l’idea di realizzare una hit così particolare come “Drop it like it’s hot”?
S: Anche qui il merito è di Pharell. Ha portato questo beat in studio e mi ha mostrato come potevo costruirci sopra il pezzo intero. L’abbiamo fatto insieme e l’effetto è stato straordinario!
Che tipo di reazione ha invece avuto il pubblico quando hai portato sul palco per la prima volta “Drop it like it’s hot”?
S: La gente è impazzita, credetemi! È stato come se stessi cantando una delle mie hit di sempre, come “Gin & juice” o “What’s my name”. Ancora adesso, quando suono “Drop it...” il pubblico va fuori di testa. È la prova che ho fatto un grande album! Essere là sul palco mi dà ogni volta una sensazione indescrivibile, come poche al mondo. Stabilire una connessione con le persone che ti stanno davanti, con i tuoi fan, è una delle cose più belle di questa professione.
Oltre che musicista sappiamo che ti diletti con il football, in particolare allenando la squadra di tuo figlio...
S: Si, è una cosa che mi coinvolge molto, ma soprattutto che mi dà molte soddisfazioni. Allenare la squadra di mio figlio, gli “Snoop Dogg’s All Stars” mi dà soprattutto la possibilità di svolgere al 100% il ruolo di padre, mi permette di vederlo crescere. Fare l’allenatore in fondo è un po’ come fare il papà: le situazioni di tutti giorni le usi e le applichi come fossero insegnamenti di gioco e viceversa. Quello che cerco di dare a quei ragazzini è qualche consiglio su come cavarsela. Chi capisce quello che voglio dire, sa cosa intendo...
Ritorniamo a parlare del tuo disco. Per festeggiarne l’uscita hai organizzato un mega-party, vero?
S: Yeah! Il party che abbiamo organizzato per “The Masterpiece” si può definire così: stone cold groove! È stato magnifico! C’erano davvero tutti: 50 Cent, Lil Jon, Justin Timberlake, Warren G, Pharrell & Chad.. Ogni sorta di celebrità di cui ora difficilmente ricordo il nome. È stata una delle poche feste dove ho portato anche mia moglie e la mia famiglia! Andrea "Teskio" Paoli |
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TUTTO SU SNOOP DOGG |
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 2004 R&G: The Masterpiece | | |  2002 Paid Tha Cost To Be Tha Boss | | |  2001 Death Row: Snoop Doggy Dogg At His Best | | |  2000 The Last Meal | | |  2000 Dead Man Walking | | |
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1999 No Limit Top Dogg
1998 Da Game Is To Be Sold Not To Be Told
1996 The Doggfather
1993 Doggystyle
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