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RITA BOTTO |
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CLASSE SICILIANA |
Rita Botto è nata alle pendici dell’Etna.
È una cantante di grande versatilità, con doti vocali così elevate che, nonostante lei abbia imparato a cantare da autodidatta, ha insegnato tecnica del canto per quattro anni alla Scuola di “Musica Moderna” di Ferrara e successivamente alla Scuola di Teatro “Baule dei Suoni” di Bologna. Vivendo a Bologna, Rita ha mantenuto saldo il legame con la sua terra di origine grazie alla musica, ed in particolare grazie alle canzoni della grande cantante folk Rosa Balistreri, ormai scomparsa, ma che è stata per lei rivelatrice di grandi tesori del genere popolare siciliano. A Rosa Balistreri ha dedicato il CD autoprodotto “Ethnea”, un gioco di parole fra “etnico ed Etna”, che simboleggiava l’inizio del nuovo corso artistico. Le sue esibizioni dal vivo sono sempre di grande effetto. Ha infatti una particolare tecnica di canto nei vasi, che si dimostrano essere casse di risonanza in grado di creare effetti sonori naturali. Durante i suoi spettacoli porta sul palco vasi di varie dimensioni: i più piccoli enfatizzano le note acute, i più grandi quelle basse.
Rita Botto è un’artista che trova nella sua Sicilia l’energia di riprendere le importanti radici sonore che oggi tornano di attualità.
La sua è una voce mediterranea tutta da scoprire: potente, duttile, spesso accarezzata da un vento aspro e malinconico.
“Stranizza d’Amuri” il suo ultimo album, appena uscito, alla fine dello scorso anno è un album di canzoni siciliane, dove si celebra l’amore senza abbandonare il gusto per i racconti di sirene incantatrici e maghe alle prese con rituali magici. Un omaggio alla bellezza delle tinte siciliane che mescolate ad accompagnamenti e sonorità morbide, trasfigurano la tradizione fino a renderla meno contingente, dando origine ad un disco di sicuro più vicino al filone della musica World.
“Stranizza d’Amuri”, che dà il titolo all’album di Rita Botto, si riferisce ad una delle rare composizioni in siciliano di Franco Battiato.
I musicisti di estrazione jazz che hanno suonato nell’album “Stranizza d’Amuri” sono gli stessi che da tempo accompagnano Rita in concerto: Teo Ciavarella al pianoforte e tastiere, Felice Del Gaudio al basso e contrabbasso e Ruggero Rotolo alla batteria che preferibilmente suona con le mani. Davvero un album variegato e allo stesso tempo elegante, consigliato a chi ama i canti tradizionali rivisitati con fantasia e a chi apprezza la ricerca applicata alla voce.
Lunedì 21 febbraio al "La Scuderia" di Bologna, prenderà vita una serata completamente dedicata alla Sicilia dal titolo: “Le mille anime di un’isola. Viaggio tra musica, sapori e profumi di una terra magica” Accompagnata da grandi musicisti jazz: Antonio Marangolo al sax, Massimo Tagliata alla fisarmonica e piano, Felice Del Gaudio al basso e chitara, Ruggero Rotolo alle batterie e percussioni e Giampiero Burza alla chitarra, la cantante siciliana interpreterà, fra gli altri, i brani del suo album “Stranizza d’amuri” (su etichetta Recording Arts/Ducale).
La sua esibizione dal vivo sarà di grande effetto: Rita Botto usa, infatti, una particolare tecnica di canto nei vasi, che diventano per l’occasione casse di risonanza in grado di creare effetti sonori naturali.
Rita Botto riproporrà il suo spettacolo lunedì 28 al Blue Note di Milano. Red
(18 febbraio 2005) |
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 2004 Stranizza d’Amuri | | |
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