|
DANIELE LUTTAZZI |
|
 |
|
OLTRE I CONFINI DELLA TV….DANIELE LUTTAZZI |
Quando si nomina Daniele Luttazzi, classe 1961, subito viene alla mente il comico dalla satira politica pungente , che con le sue battute al vetriolo non risparmia nessuno, le stesse che da troppo tempo lo tengono lontano dalla TV. Un nome che richiama l’attenzione per l’intelligenza e la precisione con cui esprime le sue posizioni , che si ripete sui suoi libro o sui palcoscenici dei teatri che calca; ma Luttazzi si è dimostrato anche uno straordinario autore e interprete di canzoni pubblicando in queste settimane il suo primo album intitolato “Money For Dope”. Non parla dell’attuale scena politica rincarando la dose di polemica , ma punta il dito su un altro argomento scottante come la ‘droga’. Un disco e un progetto che in futuro vedremo in scena come musical….Non c’è che dire … lingua tagliente dal gran talento! Newsic ha incontrato Daniele Luttazzi nelle vesti di cantante che ci ha raccontato tutto le fasi di questo suo primo progetto discografico.
Perché hai deciso di fare un disco e di farlo in inglese? “E’ un progetto che finalmente diventa realtà dopo oltre 20 anni di gestazione. ‘Money For Dope’ è stato scritto dal 1979 al 2003. La scelta dell’inglese è venuta naturale. E’ la mi seconda lingua; mio padre insegnava inglese e io ho imparato a scrivere in inglese”.
Qual è la storia raccontata in “Money For Dope”? “Parla di una vicenda accaduta veramente, quella di una ragazza morta per un’overdose di eroina nel 1979. Le canzoni e le musiche sono state concepite per un musical tragico coreografico, per una trasposizione non solo sonora ma anche un’interpretazione visiva”.
Quindi ci sarà un musical nei teatri italiani per “Money For Dope”? “E’ un progetto ambizioso che porterò sui palcoscenici italiani. E’ il luogo migliore per presentare la mia musica, luoghi intimi e ideali per questa rappresentazione musicale-coreografica, un musical, quindi un progetto che in Italia ha bisogno di tempi molto lunghi di progettazione..magari tra un paio di anni sarà tutto pronto”. Qual è la musica che ha influenzato la tua formazione? “Sicuramente la new wave degli anni ottanta, formazioni di culto come Talking Heads o i britannici Joy Division” .
L’aspetto più ‘intellettuale’e riflessivo di quel movimento musicale? “Forse, ma quella che esprimeva meglio quel periodo. Il disco è il frutto di una complicità armonica esigente ottenuta con il lavoro fatto assieme a Massimo Muti che ha provveduto agli arrangiamenti. UN passo fondamentale considerando che sono un artista molto meticoloso…Volevo un prodotto artistico totale; una visione completa: un concetto che comprendesse il disco, la copertina…ogni singola smussatura del progetto. Solo per fare un esempio la cover riprende una foto giapponese di un albero degli anni ’60, di cui io faccio collezione. La pianta senza foglie sta ad indicare la fine di una vita, oppure l’inizio di una nuova fioritura e quindi una nuova esistenza…”.
Oltre a queste canzoni ne hai scritte altre. “Money For Dope” è un progetto isolato o avrà un seguito? “Si ho molte altre canzoni in archivio. Sono un autore molto prolifico e sicuramente pubblicherò altri dischi. In tutti questi anni non ho mai smesso di scrivere. Ho almeno un centinaio di brani pronti”.
In questo disco niente cenni di satira politica; perchè? “Non è vero. Parlo di droga e quindi tratto un argomento politico. Con questo lavoro voglio far riflettere sull’attuale disegno legge Fini contro la droga; un provvedimento che ritengo estremamente restrittivo e pericolosamente inutile a combattere questa piaga, che non prevede nulla per colpire concretamente gli interessi economici di questo ‘mercato della morte’. Il Governo guidato da Silvio Berlusconi ha riportato l’Italia indietro di 55 anni. E’ meglio sostenere una politica di controllo perchè la libertà di pensiero potrebbe scoprire qualcosa di imprevisto e pericoloso…. ”.
Qual è l’ultimo disco che hai ascoltato e concerto che hai visto? “L’ultimo CD che ho ascoltato è quello degli HST, un gruppo sperimentale (piano-basso-batteria) svedese. L’ultimo live show, non vado spesso ai concerti, è stato quello di David Byrne (ex leader dei Talking Heads) a New York”. Daniele Luttazzi ecards clicca qui
(15 febbraio 2005)
Carlo Cassani |
|
TUTTO SU DANIELE LUTTAZZI |
|
|
|
|
|
vedi tutto su DANIELE LUTTAZZI
|
|
vedi tutte le news
|
|
|
|
|
BNOW PREVIEW
|
|
|
|
|
RUMORE |
IN EDICOLA |
|
|
|
|
|
|
|
TAGS
|
|
|
|
|
|