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MARLA SINGER |
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UN DEBUTTO TRAVOLGENTE |
Una storia iniziata più o meno nel Gennaio 2002 a Siena.
La band realizza una decina di provini, nel 2003 vince Sanremo Rock e, grazie anche agli attestati di stima espressi da Mauro Pagani e Massimo Varini, ad aprile sembra che la discografia italiana inizi ad interessarsi ai Marla Singer. Con Luca Pernici (Penna), produttore, musicista e DJ,che al tempo aveva appena prodotto il disco de Il Nucleo, arriva la svolta. E’ molto interessato a quello che finora ha sentito.
E’ Luglio 2003, dopo un mese i Marla Singer incontrano Pernici. Passa almeno un’ altro mese dopo di che i Merla Singer si rinchiudono al Virus Studio di Siena, per provare a concretizzare qualcosa.
I Marla Singer sono: Kepke ed Ale, due gemelli,rispettivamente voce e basso. Marco alla batteria, Millo alle alchimie elettroniche e Cosimo alle chitarre. La formazione é maturata nella propria officina musicale, i Virus Studio di Siena, gestiti direttamente dal gruppo. Qui curano la musica, elaborano progetti grafici, remix, loop, video.
Quali sono le vostre aspettative dopo il primo album? Sogni e paure… Né sogni né paure,viviamo alla giornata dandoci da fare il più possibile
La dimensione live, mantiene tutte le caratteristiche dei pezzi o amate riarrangiare le canzoni? Per adesso ci stiamo attenendo alle versioni dell’album..Ci piace molto riarrangiare ma si tratta di un passo ulteriore da fare..Ora dobbiamo far conoscere le nostre canzoni per cui crediamo sia necessario riprodurre dal vivo ciò che la gente ha sentito sul disco
Si sentono molto le vostre radici rock-metal, chi sono i vostri “miti”?
Il gruppo che più di ogni altro ci mette d’accordo sono i Rage Against The Machine ma da adolescenti abbiamo amato molto anche il progressive e la fusion…Tutto il rock sempre e comunque ma ascoltiamo anche musica classica,elettronica,jazz..Incubus,Linkin Park e Skunk Anansie altre band che ci hanno molto influenzato
Cosa invece state ascoltando ultimamente e chi ritenete valido nel panorama della musica? Italiana e internazionale. Un sacco di cose…Per fare qualche nome diciamo System of a Down ed Unkle..In italia ci fa molto piacere il ritorno sulle scene dei Bluvertigo..Musica valida ce n’è molta in Italia,valorizziamola
Siete sempre stati convinti, seppur la vostra storia sia breve, della possibilità di “fare un disco”? Sempre…Ma con i piedi per terra perché,anche se i Marla Singer esistono da 3 anni,come musicisti presi singolarmente esistiamo da più di dieci anni..All’inizio avevamo comunque quel minimo di esperienza individuale per sapere dove andare e nel contempo farci poche illusioni..Ci siamo semplicemente dati da fare con convinzione e molta umiltà
Come nascono i testi e le melodie vocali, sono tutte del cantante o collaborano anche altri? Kepke è il principale compositore sia delle melodie vocali che dei testi…In caso di necessità interveniamo un po’ tutti.
Come avete iniziato a introdurre l’elettronica nei vostri pezzi? Era una tendenza latente in noi.. Seguivamo tutti band come Bluvertigo e Subsonica oltre ad essere attratti dalle colonne sonore cinematografiche..Ci siamo subito interessati alla commistione di rock ed elettronica..Ma se il crossover ed il nu-metal erano il nostro pane quotidiano,di elettronica non conoscevamo moltissimo..L’apporto di Penna (il nostro produttore) si è rivelato essenziale in questo Quanto ha cambiato il vostro suono il produttore? Non lo ha cambiato,ha solo ottimamente messo in atto ciò che era latente nelle nostre intenzioni..Luca Pernici ha contribuito a realizzare la parte “elettronica” dei Marla Singer ,integrandosi con.il nostro background rock:Il suo gusto e la sua sensibilità sono notevoli,ne è risultato un lavoro sinergico dove noi abbiamo dato il nostro apporto creativo,lui il suo
Parlatemi del video e dell’uomo che corre……chi ha avuto l’idea cosa volevate rappresentare? L’idea è venuta a Sirio Zuelli,regista dell’agenzia reggiana Seemonkey…Sirio ha cercato di rendere ciò che il testo di “Senza Luce e Colore” diceva,affiancandolo alla dimensione “live” in cui noi siamo protagonisti…La corsa è una fuga dai propri conflitti interiori,le sagome che si rivelano solo agli infrarossi indicano una realtà che il protagonista non vede..L’impegno profuso a risolvere i conflitti che lo tormentano gli impedisce di vedere come stanno realmente le cose
Noi alla fine siamo nell’altra dimensione per cui di nuovo l’apparenza si è rivelata effimera E’ un po’ il concetto di Fight Club…Bisogna combattere per sapere chi siamo altrimenti viviamo di apparenze..La conquista della consapevolezza è dura e faticosa ma distrugge uno dei mali più atroci per l’uomo di oggi : la frustrazione
Ma Fight Club è quindi un film che amate particolarmente o è quel personaggio che vi ha stregato?Chi l’ha deciso questo nome? Ne esisteva già uno prima? Il nome che abbiamo scelto è stato subito Marla Singer..Fight Club è un film che adoriamo!
Guardare film è uno dei nostri passatempi preferiti,soprattutto thriller e fantascienza..La prima volta che abbiamo visto Fight Club insieme ci siamo soffermati un attimo sul momento in cui il narratore pronuncia il nome di Marla Singer la prima volta..
Lo slogan ci è rimbalzato in testa,il suono era giusto e legato ad un personaggio perfetto per noi
Marla Singer è il prototipo di essere umano smarrito perché incapace di lottare per capire chi è.
Disadattata piuttosto che globalizzata nella massificazione,due forme degenerative legate alla stessa concausa..Ciò che speriamo di non diventare mai..grazie soprattutto alla musica,la nostra grande passione.
(24 Gennaio 2005)
Paola Andreoni
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