Jayceon Taylor fu ribattezzato The Game da sua nonna quando era ancora un bambino; a quanto pare Jayceon amava molto giocare. La sua infanzia, però, non fu molto giocosa; alle elementari fu allontanato dai suoi genitori, che ebbero dei problemi con la giustizia, e appena poté tornare con la sua famiglia fu colpito dalla terribile tragedia della morte del fratello, ucciso in una sparatoria. Visto l’ambiente famigliare in cui è stato allevato, non stupisce che Game abbia scelto la strada del crimine, ma, a quanto pare, il suo comportamento era “eccessivo” anche per la madre che lo buttò fuori casa; Game continuò a perseguire le sue attività illecite con l’aiuto di suo fratello Fase, finché nel 2001 un sicario non venne a fargli visita, lasciandogli 5 pallottole in corpo.
“Sopravvivere ad una sparatoria ti fa sentire una persona molto fortunata” secondo Game “Ora potevo vivere i miei sogni”. La sua ambizione era sfondare nel mondo nella musica come il suo eroe Eazy-E (Rip), membro fondatore dei NWA. Fino a questo punto è la solita storia del sogno americano, che sembra sottendere che per fare il rapper bisogna aver avuto un’infanzia terribile; quello che conta veramente è il fatto che Game ha davvero stile da vendere.
Fino al 2001 Game non aveva mai rappato, ma armato di un po’ di buona volontà, un bel periodo di convalescenza post-sparatoria e qualche cd di Tupac, Biggie, Jay-Z da studiare, riuscì a crearsi uno stile proprio, che in qualche modo univa gli stili dei suoi beniamini; “Ecco perché alcuni pensano che io rappi come uno della East Coast anche se parlo della West”, commenta Game. A tre anni dal suo esordio, uno dei suoi mixtape arrivò sul tavolo di Dr Dre, che ne fu molto colpito e decise di “fare una telefonata”.
Oggi l’hip-hop negli Stati Uniti si basa sul hype, ovvero il rumore creato intorno agli artisti dai media; a questo scopo nel 2004 è uscito “The Game Vol.1”, il primo mixtape di Game prodotto da Dr Dre. Pezzi come “Higher” e “Fresh ‘83” hanno ottenuto l’effetto desiderato e l’aspettativa per l’album ormai era alle stelle. Il gangsta rap di Game è particolare; “Non sto dicendo a nessuno di comprare una pistola o di vendere droga. Quando ho iniziato a vendere droga era solo perché non avevo scelta, avevo quattro sorelle e un fratello e nel giorno del ringraziamento avevamo solo i Cheerios da mangiare. Quando ho preso una pistola era solo per difendermi. Non sto glorificando questa vita perché non la augurerei a nessuno”.
Ora, con un contratto milionario in mano, un album in uscita in tutto il mondo e un figlio di poco più di un anno, la vita sembra sorridere a Game; “The Documentary” in uscita in questi giorni è il suo primo lp e, oltre alla produzione di Dr Dre, vede la collaborazione di personaggi di grande spessore come Eminem, Nate Dogg, Just Blaze, Busta Rhymes, 50 Cent, Kanye West, Mary J Blige, Scott Storch, Timbaland e si presenta come la prima pubblicazione di un certo spessore del 2005.
Oliver Dawson 17 gennaio 2005
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