Come direbbe un mio collega: <<E’ pazzesco!!!>>. Si sta concludendo il primo anno di musica indipendente per Newsic e per me.
Una certa rabbia mi assale se penso a tutto quello che è stato detto e fatto e che la maggior parte degli italiani non ne ha neanche l’idea.
Non sto certo parlando del mio banale lavoro, ma di quello di chi suona e di chi lo produce, che generosamente mossi dalla passione, con gran fatica, sicuramente economica e che per questo diventa anche fisica, continuano a creare e a scegliere l’indipendenza.
Solo? Cos’altro dovrebbe stare dietro alla musica se non questo? Forse questo bisognerebbe chiederlo alle major e ad alcuni degli artisti di plastica che producono.
La musica indipendente non coincide più con il suono Indie, già da un po’, la musica indipendente coincide con uno stile di vita, un modo di affrontare in senso low-budget la musica.
E’ così che si trovano nel nostro Paese artisti sconosciuti in grado di far neri le giovani band Newyorkesi famose anche qui in Italia, o in grado superare per anima i più classici cantautori italiani tanto amati, trasversalmente all’età e ai gusti.
Non solo! Esistono artisti che riescono proporre nuove “miscele”, pozioni di originalità e perfino qualcosa di geniale e nuovo…….
Stiamo aspettando che esistano i media che sostengano tutto questo. UNA RADIO PER FAVORE!!! Ci accorgiamo comunque che tutti, quelli che scrivono, si stiano armando di “posto” nel proprio piccolo palinsesto per dedicarlo a chi, senza grandi numeri fa il proprio mestiere con devozione.
Voglio credere che comunque qualcosina si stia muovendo (un’oretta di Brand New...a mezzanotte...al giorno...con qualche arista italiano), che le persone comincino ad avere idea di cosa sia la musica indipendente e il mondo della musica italiana nella sua completezza e molteplicità. Alcuni dei nomi imperdibili che quest’anno hanno regalato un senso alla musica italiana:
Marta Sui Tubi, The Zen Circus, Paolo Benvegnù, Methel&Lord, Daunbailò, El Muniria, Gatto Ciliegia Contro il Grande Freddo, Solidamor, Songs For Ulan, Zenerswoon, Giorgio Canali, One Dimensional Man, GoodMorningBoy, A Toys Orchestra, Satantango, Andrea Chimenti, ma anche molti alti che ora non mi sono venuti in mente.
Inutile spendere poche parole ora, per questi fantastici lavori partoriti in questo 2004. E' la musica che rimane, non di certo le parole... allora, magari, bisognerebbe farla sentire... Paola Andreoni
(23 Dicembre 2004)
Nelle foto:
In alto, grande: Andrea Chimenti.
Nelle piccole a destra dalla prima più in alto:
Satantango,
A Toys Orchestra,
Paolo Benvegnù. |