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MEGAHERTZ ... ALLA RICERCA DELL'ESTETICA |
L’estetica nella musica, l’estetica nei testi, l’estetica del suono elettronico… Ecco l’essenza musicale di Megahertz, all’anagrafe Daniele Dupuis , classe 1977 di Camposampiero.
L’Estetica è appunto il punto di partenza per il debutto discografico dell’artista che è il coronamento della sua passione per la musica e soprattutto per i suoni elettronici. Daniele ha un curriculum di tutto rispetto: 10 anni nei Versus dove canta, suona il basso, scrive musiche e testi, numerosi live set di musica elettronica nelle discoteche e la collaborazione, da oltre due anni, nella band di Morgan. Proprio il connubio con il leader dei Bluvertigo nasce questo cd. Un disco che racchiude in dodici brani tutto il mondo musicale di Megahertz. Gli elementi principali sono l'elettronica, la club music, gli anni 80 e i riferimenti ad artisti che nel corso di questi ultimi anni Megahertz ha conosciuto personalmente: i francesi Air e i tedeschi Kraftwerk. Nella band di Morgan, Megahertz è polistrumentista; si occupa infatti non solo dei sintetizzatori, ma anche del basso elettrico, dei cori e del theremin, uno strumento che Megahertz e' tra i pochi in Italia a suonare, interferendo con le mani nel campo magnetico che circonda un'antenna, modulando cosi' il suono prodotto, che e' in qualche modo simile a quello di una voce di soprano lirico.
L'album di Megahertz nasce da queste esperienze, che trovano poi la collocazione in ambito pop/elettronico grazie all'incontro con il produttore Marco Bertoni (già produttore di Motel Connection). I due costruiscono questo album che viaggia attraverso vari mondi musicali, delineando un''estetica' all'interno della quale il suono elettronico, partendo dai riferimenti della new wave anni '80, riesce a trovare una dimensione 'confidenziale' e moderna, creando una commistione e una varieta' di generi che trovano nella pulsazione dance il comune denominatore. Il progetto e' infatti immaginato come un pop frappe': un contenitore di plastica colorata, dove i suoni si centrifugano e si mescolano inseguendo i sapori e le atmosfere piu' suggestive.
Tra i brani anche la cover (nel disco ce ne un'altra dei Kraftwerk) della storica “Space Oddity” di David Bowie dove presta la voce Morgan Un buon debutto, soprattutto per i cultori della musica elettronica anni ’80, a cavallo tra la musica anni ottanta con riferimento italiani spiccatamente Bluvertigo e Soerba (altri Morgan-protetti). Proprio per capire l’essenza di “L’Estetica” lasciamo lo stesso Megahearz a raccontarci i vari brani del suo cd. 01 ‘Don't leave me cold’ Chi canta? Il computer o Megahertz? E' tutto un gioco, diciamolo chiaro fin dall'inizio, un gioco dove l'ironia insegue la capacita' di costruire canzonette perfette per un juke box di una base spaziale.
02 ‘Disco Adventure’ Questo brano e' un omaggio al mondo notturno e pulsante delle discoteche. Le 1000 e una notte passate nei clubs a suonare, a ballare, a conoscere gente, dentro quella 'sfera' di rumore luci e colori. Questo brano vede alle liriche e nei testi la firma di un altro amico di Megahertz: Lele Battista, gia' cantante dei La Sintesi.
03 ‘Sweet Emotion’ Un campione di voce ('rubato' a Lele Battista che canta in francese!) dal quale parte una strofa assolutamente psichedelica dove computer e cori inneggiano alla 'sweet emotion' dello stare insieme e ballare, mentre fuori l'inverno e' piu' freddo che mai.
04 ‘Space Oddity’ Cover del mitico brano del 1969 che David Bowie scrisse dopo aver visto '2001 odissea nello spazio' di Stanley Kubrick. Morgan re-interpreta con una verve armonica intima, suadente e beatlesiana il personaggio inventato da David Bowie, il Maggiore Tom, che alla fine della canzone esce dalla sua capsula persa in orbita nello spazio e da così lontano canta il nostro pianeta terra: ‘planet hearth is blue...’ il pianeta terra e' blu ed e' anche triste...
05 ‘Estetica’ E' questo ilbrano che da' il titolo a tutto l'album, e che e' stato scelto come primo singolo. Megahertz mescola la musica classica sintetica alla dance e ai cut ups di voci rubate alla TV per costruire i suoi testi, che non raccontano storie, ma che toccano l'attenzione dell'ascoltatore perché pieni di slogans contemporanei rubati dal linguaggio piatto e banale del quotidiano televisivo italico (‘voglio dire’...).
06 ‘Mini calcolatore’ Seconda cover presente nell'album, doveroso omaggio ai Kraftwerk che, quando vennero nel 1981 in Italia, con il singolo 'Pocket Calculator', eseguirono a ‘Disco Ring’ il brano in versione assolutamente inedita: cantata completamente in italiano.
07 ‘Pinocchio’ Un ritmo dance, una melodia magica, un testo poetico e minimale per questo brano dolce e avvolgente dove Megahertz reinterpreta una delle musiche più belle scritte per il famoso film 'Pinocchio' di Comencini: su una musica mediterranea classica e sempreverde di Fiorenzo Carpi, Gina Lollobrigida chiede al burattino: ‘tu saresti contento di diventare un bambino?’.
08 ‘In the corner’ Questo e' un altro brano dove l'ispirazione di Megahertz sono chiaramente volti alla scena progressive internazionale; forse e' proprio in questa canzone che si raggiunge il grado piu' alto di sintesi e contaminazione tra ballad rock di Dylaniana memoria, suono electro dance, chitarra blues acustica, liriche e melodia inglesi che nel finale, con aperture di mellotron che richiamano i primi Genesis; il tutto per regalarci un inno underground in piena regola: ‘Mi sento come in un angolo, mi sento come tra le tue braccia’... La chitarra acustica e' qui suonata da Marco Carusino, gia' chitarrista della band di Morgan.
09 ‘L'eleganza’ Questa canzone e' nell'album per due motivi molto semplici. Primo: e' la prima canzone che Megahertz ha scritto. Secondo: e' un omaggio all'elettronica di serie B, quella dei piano bar fatti da una sola persona e da una tastiera-elettronica-a basso costo, che spingendo un bottone (‘se io spingo un bottone lui mi fa una canzone’) riproducono tutto. Questa canzone parla di... una giacca!
10 ‘Little girl’ Questo brano e' nato in studio durante la lavorazione dell'album. E' una canzone in bilico tra l'inno maranza, un vocoder sconcio e l'ironia di un testo ‘liberamente’ tratto dai giornaletti scandalistici di serie C!
11 ‘Dangerous place’ Doveroso omaggio alla scena inglese, ai club scuri e notturni super assordanti della metropoli londinese. Dove il rock'n'roll e' suonato dalle macchine... il posto diventa pericoloso, ma carico di sensualita'!
12 ‘Please, can I go now?’ Il brano che chiude l'album gravita attorno ad un campione di Hinda Hicks tratto dal film ‘Giovani musicisti di talento’. Canzone dolce e chill out dove Megahertz duetta con la voce di Hinda Hicks su un tappeto di sintetizzatori e theremin. Alla fine di questo album-viaggio Megahertz ci chiede: ‘please, can I go now?’ Dove? A comporre il secondo album |
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 2004 Estetica | | |
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