Vent’anni e Pitbull come mentore, Austin Mahone è diventato un fenomeno internazionale. Ad accertarlo “le mahones” una ricca fanbase disposta a seguirlo ovunque.
Vent’anni e numerosi premi a certificare il suo talento. Sentiamo e sentiremo parlare di Austin, con un album in arrivo e un Ep che riscuote già clamore nelle charts.
Hai debuttato giovanissimo nel 2014. Cos’è cambiato in questi due anni?
E’ cambiato tutto, o quasi, nell’ultimo anno. La mia musica è diventata più matura, sono cresciuto, me lo sento. Spero di continuare a crescere, arriverò ai 21 anni fra tre mesi e sono impaziente.
Come ti senti ad essere associato a Pitbull?
È bellissimo essere associato a Pitbull,è un artista molto rispettato in tutto il mondo, è una delle star della musica. Saperlo pronto a supportarmi è una fortuna. Penso che lui veda il mio potenziale, crede molto in me, ascolta quello che ho da proporre per la mia crescita artistica. Abbiamo una bella partnership e tanti progetti da sviluppare, con molte collaborazioni in cantiere.
Come ci descrivi ForMe+You, il tuo ultimo EP?
ForMe+You è un grande progetto di 8 canzoni con ognuna uno stile diverso. Ogni brano riesce ad arrivare a una persona con gusti diversi, ed è un bene perché oggi i gusti sono molto frammentati. Il mio stile preferito è l’R’n’B e voglio prendere il pop e mixarlo con il soul di questo genere e questo progetto è un grande esempio di come riuscirci.
Hai lavorato con altri personaggi della scena americana. Come li hai scelti?
Le collaborazioni sono nate perché ho stretto ottime amicizie. Quando ho un brano pronto, lo mando a persone dell’ambiente che ho conosciuto e spesso sono gli artisti stessi che accettano di collaborare. In questo disco è successo con Juicy J e 2 Chainz.
Come spieghi il tuo successo con un pubblico giovane e così affezionato?
Il segreto del mio successo è la consistenza. Lavoro sodo, ho bene in mente dove voglio andare anche se ho avuto delle fasi non proprio belle in passato, chi può dire dove sarei stato se mi fossi fermato. Invece ho sempre inseguito il mio obiettivo. Ognuno di noi, ha i suoi momenti belli e brutti. Ci sono stati dei periodi in cui ho pensato se essere un cantante, era veramente quello che volevo fare e soprattutto se ne valeva la pena. Ma avere un obiettivo ti aiuta molto.
Sei seguitissimo sui social media. Come usi quei mezzi?
I social media sono parte integrante del mio lavoro, un grandioso veicolo di dialogo con i miei fans. Arrivo in Italia e gli dico dove sono così se vogliono ci salutiamo. È un bene per l’informazione, è uno strumento di promozione, sono un artista e quella è la più grande promozione che puoi avere
Come mai hai scelto Lady con singolo di lancio per l’Ep?
Lady è una canzone davvero indimenticabile, tutti la conoscono, tutti sanno quel ritornello. E pensavo che sarebbe stato bello farla conoscere alla nuova generazione e ritirarla fuori anche per la generazione precedente che sicuramente la ricorda.
Quando arriverà l’album?
Il mio primo album è un work in progress. Adesso che sono rafforzato da questo progetto musicale ci sto pensando e non so quando uscirà ma ovviamente sarà un grande passo.
Giovanissimo, eppure con un archivio di premi da far invidia a molti. Come ti fa sentire?
Mi sono sentito onorato e anche molto amato, devo dire. Quando ho vinto l’MTV Best New Artist, ho incontrato molti personaggi che ammiro e stimo. Credo di essermi paralizzato quando ho visto Drake. Sono un suo grande fan e non mi aspettavo potessimo mai essere nello stesso posto. Pensavo: ma è davvero Drake quello che è passato? Non riuscivo a dirgli nulla e gli ho stretto la mano.
Testo di Elena Rebecca Odelli |