Alan Walker è indubbiamente la rivelazione degli ultimi mesi e con la sua “Faded”, hit che ha venduto oltre 3,5 milioni di copie e conquistato 27 Dischi di platino nel mondo, sta facendo ballare i ragazzi dei cinque continenti. Il giovane producer e dj norvegese ha lanciato da pochi giorni il nuovo video Sing Me To Sleep, follow up del precedente brano, che si candida ad essere un nuovo successo.
Alan Walker arriva per la prima volta in Italia per esibirsi all’Arena di Verona, come ospite speciale martedì 7 giugno, in occasione dei Wind Music Awards 2016, dove interpreterà in anteprima assoluta per il nostro paese il brano “Faded”.
Abbiamo incontrato a Milano il giovane genio norvegese della produzione elettro e progressive house, e ci ha raccontato qualcosa in più su di lui e su “Faded”.
Alan, arrivi per la prima volta in Italia, ci puoi raccontare qualcosa di te?
“Sono un ragazzo di diciotto anni, ad agosto ne compirò diciannove, sono nato in Inghilterra da padre inglese e mamma norvegese, poi quando avevo due anni mi sono trasferito in Norvegia e ho trascorso lì la mia adolescenza. Ho iniziato a fare musica quattro anni fa e nei successivi due anni è arrivato il successo, anche se il vero exploit c’è stato negli ultimi mesi”.
Puoi raccontarci com’è nato il brano Faded, che ha avuto un immenso successo a livello mondiale?
“E’ stato il mio primo progetto di un certo livello e risale a due anni fa, quando è nato Fade, che si ispira a due brani che ho trovato su Youtube dai quali ho preso lo stile e ho cercato di combinarli insieme, rallentandone il tempo. Il risultato è stata la versione strumentale di Faded che è stata pubblicata inizialmente dall’etichetta indipendente NoCopyrightSounds su Youtube e Soundcloud e ha avuto un successo talmente grande che poi sono stato contattato dalla Sony e ho firmato un contratto con loro nel 2015. Il pezzo è così stato rimasterizzato con l’aggiunta della voce di Iselin Solheim, che ha scritto e cantato la parte vocale”.
Quali sono le tue basi musicali?
“Nessuna. Ho un piano a casa ma è di mia mamma e non lo suonare. Ho iniziato a fare musica e a produrre da solo, imparando dai tutorial di Youtube. Fin da piccolo ho sempre amato la musica techno e le club hits”.
Cosa ti ha spinto a fare questo tipo di musica?
“Sostanzialmente la curiosità, da teenager mi chiedevo come si faceva a produrre la musica elettronica, mi incuriosiva quel mondo e avevo voglia di esplorarlo. Ora ho anche iniziato a studiare piano, sempre attraverso i tutorial gratuiti di Youtube”.
Come stai vivendo questo grande successo?
“Il successo che ho avuto in pochissimo tempo è il sogno di ogni bed producer, di ogni ragazzo che fa musica in cameretta. Fatico ancora a rendermene conto: è straordinario”.
A cosa ti ispiri per scrivere i tuoi brani?
“Sono ispirato da qualunque cosa senta in giro, ad esempio quando vado in un locale e sento una canzone, nasce un’idea che poi provo a tradurre in una creazione musicale sul computer. A volte mi ispiro anche alle colonne sonore dei film, come Tranformers e Inception”.
Il tuo secondo singolo, Sing Me To Sleep, è uscito da pochi giorni nel mondo (in Italia arriverà prossimamente): puoi presentarcelo?
“Il brano è un follow up di Faded, abbiamo voluto mantenere lo stesso produttore e la stessa vocalist per dare un senso di continuità e riconoscibilità, come fosse un marchio di fabbrica. Ci sono voluti quasi due mesi per rifinire la parte vocale. Anche i due videoclip sono collegati fra loro, come se fossero dei piccoli episodi di una serie televisiva e alla fine del terzo video c’è un teaser che anticipa come continuerà la storia”.
La tua immagine è misteriosa, indossi questa felpa come a voler nascondere il tuo volto: come mai questa scelta?
“La ragione è incuriosire chi vede la performance e invogliarlo a interessarsi alla mia musica, a scoprire chi è Alan Walker. Sono molto felice di non essere ancora riconosciuto per strada, ho parlato con altri artisti che mi hanno detto di godermi questo momento perché poi non succederà più”.
Sei anche un graphic designer, hai disegnato tu il logo e i visual dei tuoi live?
“Ho disegnato il mio logo ma i visual dei live, essendo complessi, sono stati curati da professionisti. Io partecipo al processo creativo”.
Ci sono voci femminili con cui vorresti collaborare?
“Mi piacerebbe produrre un brano con Kygo. Io adoro anche la trance music, in particolare Armin van Buuren, sarebbe fantastico collaborare insieme. Se penso invece a una vocalist mi viene in mente Zara Larsson”.
Ti esibirai questa sera all’Arena di Verona nella tua prima esibizione live. Cosa ti aspetti dal pubblico italiano?
“Non sapevo dove sarei andato a cantare. Quando ho visto la foto dell’Arena ho detto “Sembra di andare a suonare al Colosseo!”. È un bellissimo posto, sono entusiasta e non vedo l’ora di esibirmi e di vedere la risposta del pubblico italiano”.
Stai lavorando a nuova musica?
“Ho già molta musica pronta ma per ora non c’è nessun album in programma. Al momento sono impegnato con il tour 2016, con il quale nei prossimi mesi girerò l’Europa”.
Testo di Francesca Monti |