Miele. La parola “miele” ha sempre evocato in me qualcosa di misterioso. La mia password della mia prima mail era “miele”. Era “miele” il nome della mia prima e unica gatta. Si chiama Miele, uno dei film italiani più belli che io abbia visto negli ultimi anni.
Miele è anche il nome di una dei giovani in gara al Festival di Sanremo. Al secolo Manuela Paruzzo, Miele è una ragazza siciliana, classe 1989. Il legame sempre forte con la musica l´ha avvicinata al blues e al rock tanto da ricevere le influenze di artisti del calibro di Janis Joplin, Nick Cave e Tom Waits.
L´abbiamo intervistata alla vigilia della sua prima performance sul palco dell´Ariston.
Mentre ti parlo, il tuo brano in gara, di cosa ehm.. parla?
Mentre ti parlo è un brano sull´emancipazione. Devo essere sincera: quando l´ho scritto, l´ho scritto per necessità parlando di un rapporto personale. Io sono siciliana e ho deciso di trasferirmi a Milano perché avevo la necessità di continuare a studiare la musica e di viverla 24 ore al giorno. Quindi anche se il mio strumento è la voce, ho sentito il bisogno di conoscere il linguaggio della musica per comunicare tra musicisti. Quindi ho iniziato a suonare il pianoforte per accompagnare le mia canzoni. All´inizio non riuscivo a scrivere nulla e il mio migliore amico era il cestino, poi, dopo una telefonata particolare con mio padre nella quale gli ho detto cose che prima di quel momento non ero riuscito a dire, è nata Mentre ti parlo.
Cosa significa Miele? Perché hai scelto di chiamarti così?
Miele significa dolcezza. Ma il miele è anche denso e quindi parliamo di una contraddizione allo stato puro. Io sono, alla base, un po´ contraddittoria perché sono timida nella vita ma mi reputo anche molto forte nel momento in cui mi approccio alla musica.
Cosa hai provato quando hai realizzato di essere tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo?
Non riesco ancora a descrivere bene le emozioni che provo. Nessun aggettivo riesce a spiegare a pieno quello che sta succedendo. Io sto solo provando un´adrenalina immensa e, anche se ho un po´ paura, l´adrenalina mi dà la carica giusta. Quindi, cosa dirti? Sono felice.
Cosa ti aspetti da questo Sanremo?
Io vorrei soltanto portare la mia storia sul palco e raccontare la verità. Penso di essere abbastanza trasparente, così come mi stai vedendo adesso tu io sono e sarò sul palco. Spero quindi che ogni persona che ascolta la mia storia possa sentirsi il protagonista di quello che canto. Questo è quello che vorrei accadesse con la mia musica.
Qual è il tuo rapporto con i tuoi compagni di viaggio, le altre Nuove Proposte?
Devo dire bene. Con uno di loro in particolare, Mahmood, che conosco da anni e con il quale ho deciso di fare Area Sanremo che è uno dei percorsi per raggiungere poi il traguardo di Sanremo Giovani. In generale, tra gli otto giovani, ci sono tante tante storie interessanti e non ti nascondo che sono anche una fan di alcuni di loro.
In bocca al lupo allora!
Crepi il lupo!
Matteo D´Amico
9 febbraio 2016 |