Che succede se si mettono insieme due classici che non passano mai di moda?
Il Natale, la festa per eccellenza, e il frontman degli Spandau Ballet Tony Hadley, una delle personalità musicali più amate degli anni Ottanta? Succede che nasce un disco.
Una raccolta di canzoni natalizie, per la precisione. Ma non si tratta di un album qualsiasi: "Non volevamo fare un disco di Natale uguale a tutti gli altri, di quelli che si ascoltano di solito - racconta Hadley - Nonostante la scelta di inserire nella tracklist anche le canzoni più famose, abbiamo provato a creare degli arrangiamenti originali".
E infatti, il risultato è “The Christmas Album”, uscito il 27 novembre e anticipato dal singolo “Shake up Christmas”. Un disco decisamente insolito ed eterogeneo, in cui ai classici della tradizione musicale natalizia (“White Christmas”, “Let it Snow”), si affiancano cover di pezzi meno noti, come “Loney this Christmas” dei Mud o “I don´t want to spend one more Christmas without you” degli N´Sync, più due inediti, “Every Second I´m Away” e “Snowing all over the world”, "Quest´ultima è una sorta di messaggio sul bisogno di tornare bambini. “I wanna be a child again, when Santa Claus was my best friend” - così dice - Mia figlia piccola, Zara, ha 9 anni ed è così entusiasta e felice il giorno di Natale! Io ho 55 anni e amo ancora tantissimo questa festività, ma riconosco che da adulti dimentichiamo facilmente la sua magia".
Nel raccontare la genesi dell´album, Tony ama parlare al plurale. Ci tiene a sottolineare il lavoro di squadra che ha visto la partecipazione di numerosi musicisti italiani – Nina Zilli, Annalisa Scarrone, Aldo Tagliapietra – tra cui spicca il prezioso Claudio Guidetti, autore e produttore, tra gli altri, di Laura Pausini ed Eros Ramazzotti. Una personalità che Tony stima moltissimo e alla quale riconosce doti di grande arrangiatore: ”Ehi, perchè non facciamo un album di Natale!” - mi ha proposto Claudio - Ok, facciamolo!”, ho risposto. E così è cominciato!".
Il tutto ha il sapore del divertimento e della festa, ma anche della sfida: "Nina Zilli ha fatto un ottimo lavoro con “Fairy Tale of New York”. Non so se conoscete la versione originale dei Pogues, molto Irish. Ancora una volta abbiamo cercato di proporre qualcosa di diverso. “Ave Maria”, invece, è stato decisamente il pezzo più difficile da cantare>>. E se noi siamo certi di voler trovare il suo disco sotto l´albero, lui non ha desideri particolari per questo Natale: "Ho già tutto. Non amo particolarmente le macchine o la tecnologia. Ho la mia chitarra, il mio piano, i miei amplificatori, e ho una bellissima famiglia".
Saggio e profondo, Tony. Ma noi, vecchi materialisti incalliti, continuiamo a voler trovare il suo disco sotto l´abete!
Testo di Angela Suriano |