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SIR OLIVER SKARDY |
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LA NUOVA VERSIONE DEL GRANDE BIDELLO |
La storia di Sir Oliver Skardy, al secolo Gaetano Scardicchio, nato a Venezia il 14/06/59 del segno dei gemelli è stata, nell’arco degli ultimi vent’anni abbondanti, indissolubilmente legata a quella della più popolare reggae band italiana, i PITURA FRESKA.
La popolarità di Sanremo, unita alla travolgente schiettezza comunicativa di Skardy ne hanno fatto, a volte suo malgrado, un personaggio che incontra le simpatie di un pubblico estremamente trasversale: considerato di volta in volta come il “sindaco” della Marghera in via di riscatto, l’alfiere della legalizzazione della marijuana, il portavoce dei musicisti trascurati dai mass media per mancanza di sex appeal, l’esponente di spicco del movimento musicale veneziano, Skardy rappresenta per tutti l’anima “popolare” di una canzone italiana legata alle periferie, alla voglia di riscatto e di pace sociale.
Dalle cantine di Marghera dove comincia a suonare la chitarra con il “mitico” amico Ciuke, passando per “l’illuminazione” sulla via di San Siro, dove Marley gli indica la via del reggae (da lui declinato in veneziano), fino all’incontro con i “veneziani” (Valerio Silvestri, Marco Forieri e Cristiano Verardo) che con Francesco Duse daranno la forma definitiva ai Pitura Freska che tanti successi hanno raccolto, la storia di Sir Oliver Skardy è quella semplice di una passione per la musica prima, per il reggae in particolare poi, coniugata con l’espressione spontanea e coinvolgente dei suoi testi che hanno permesso a migliaia di fan di appassionarsi e sentirsi partecipi delle “storie” di ordinaria quotidianità raccontate con il disincanto e la comicità, spesso, di un autore di razza. Nell’arco della sua carriera con i Pitura Freska ha firmato molti album: NA BRUTA BANDA (91), straordinario successo schiettamente reggae; DURI I BANCHI (93), ricco di ritmi e sapori di tutto il mondo; YEAH (95), a segnare il ritorno al reggae del primo album con un’aumentata capacità compositiva e il “fratello” YEAH IN DUB (96) con la sua rivisitazione in chiave Dub e la produzione di Peter Mash degli Aswad; GRAN CALMA (97), l’album della consacrazione con il Festival di Sanremo. Da aggiungere anche PIATTI ROVENTI (99), disco risultato del progetto I PIATTI ROVENTI il Sound System dei PITURA FRESKA, rilettura in chiave dance dei successi del gruppo e l’atteso doppio album dal vivo OLIVE VOL. 1 & 2 che offre la testimonianza dell'energia e la trascinante carica che il gruppo riesce ad esprimere on stage che hanno decretato il successo dei suoi concerti sui palcoscenici della penisola.
Ma anche queste attività “parallele” non bastano, Skardy ha bisogno di più spazio e così, alla fine del 2002, viene deciso lo scioglimento del gruppo: I Pitura Freska non esistono più! Passano dalla cronaca alla storia della musica, e Skardy ne raccoglie con diritto l’eredità tornando a vestire i panni di Sir Oliver Skardy (“nome d’arte” con cui Skardy teneva una sua personalissima cronaca della Mostra del Cinema di Venezia sulle colonne de “Il Gazzettino”) iniziando un nuovo percorso. Dopo le prime anticipazioni live, arriva il disco “Grande Bidello”, prodotto da Alma Music e distribuito da Venus,. Il nuovo lavoro, evidenzia la sua innata capacità di saper dire in poche schiette frasi quello che noi tutti vorremmo saper dire, con la semplicità e naturalezza che lo contraddistinguono e con quella incisività ed efficacia che gli hanno sempre permesso di arrivare dritto al cuore della gente.
Nell’ironica copertina, ideata e disegnata dallo stesso Sir Oliver Skardy, oltre che alla televisione spazzatura, il più famoso musicista-bidello d’Italia si ispira anche all’utopia negativa Orwelliana.
Nel suo nuovo disco “Grande bidello” infatti non ne risparmia a nessuno: ai politici, agli imprenditori del nordest, alle donne in divisa. Un album che parla di giustizia sociale, guerra e libertà con l’ironia e la franchezza che hanno da sempre contraddistinto le rime del profeta del reggae veneziano.
Un CD in cui coesistono diverse anime musicali e che pur partendo dal reggae spazia in atmosfere ballabili, nell’elettronica, nel rock.
Il disco è stato prodotto artisticamente dallo stesso Sir Oliver Skardy che si è occupato, oltre che della voce, anche delle chitarre, che arricchiscono il disco, come detto, di distorsioni e sonorità graffianti. (p.a)
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 2004 Grande Bidello | | |
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