Annalisa Scarrone, una delle voci più belle in gara in questo Sanremo 2015, è pronta a esibirsi stasera con il brano Una finestra tra le stelle, scritto da Kekko Silvestre dei Modà. Giovedì 12 uscirà l’album "Splende", per cui lo stesso Kekko si è messo in gioco per la prima volta come produttore artistico di un intero album. Per l’artista savonese, si preannuncia il disco della maturità di Annalisa, dove si cimenta anche come cantautrice, firmandone diversi brani.
È il tuo secondo Sanremo, dopo il 2013, lo stai vivendo con un approccio differente?
“Sono sicuramente cresciuta e ho alle spalle un nuovo percorso. Ora ho capito come si svolgono effettivamente le settimane sanremesi, anche se l’emozione e l’agitazione sono sempre le stesse. Ora ho una maggior voglia di comunicare, di aprirmi di più”.
Com’è stata la collaborazione con Kekko Silvestre?
“Kekko è bravo perché sa scrivere per gli altri dedicandosi agli altri, cucendo addosso a ognuno un brano. Non ti passa canzoni che aveva nel cassetto, te le scrive appositamente. Sia il primo singolo, Sento solo il presente, uscito a maggio 2014 che il brano di Sanreno, Una finestra tra le stelle, sono state scritte un anno fa e abbiamo lavorato insieme alla produzione del disco, insieme a Diego Calvetti ed Enrico Palmosi. Abbiamo selezionato insieme tantissimi pezzi che io ho scritto con altri autori, gli altri 8 brani presenti nel disco”.
Spesso richiami e citi la tua terra, la Liguria.
“Io sono molto legata alla mia terra, al mio mare e alla mia città, Savona. Quando ho girato il secondo singolo, L’ultimo addio, ho voluto chiudere il cerchio ed essere me stessa anche a livello visivo, ho voluto che lo sfondo fosse quello di Varigotti, un posto bellissimo che non tutti conosco. Anche nel disco parlo di questo riappropriarmi delle mie origini, il posto dove sono cresciuta”.
Com’è stato confrontarsi con un brano impegnativo come Ti sento dei Matia Bazar, brano che hai scelto di presentare nella serata delle cover, giovedì?
“Sono un po’ tesa perché il confronto non regge (ride, nda). Scherzo, abbiamo cercato di fare un buon lavoro riarrangiandolo, non c’è intenzione di andare ad avvicinarsi all’originale, che resta immortale. L’ho scelta perché mi piace tantissimo, sono fan di Antonella Ruggero da quando sono piccola e i Matia Bazar spesso hanno fatto scelte di rottura restando comunque popolari. Inoltre il brano è del 1985, il mio anno di nascita”.
Hai messo mano anche all’arrangiamento dei brani?
“Sì, ho partecipato a tutto, anche alle sessioni di batteria, anche semplicemente con indicazioni a grandi linee, cercando di mettere la propria energia e la propria visione, per esprimere personalità in ogni aspetto del lavoro”.
Qual è il brano del nuovo disco che più ti rispecchia?
“Direi a oggi proprio il brano sanremese, questa per me è una settimana importantissima e questo disco è la cosa più importante del mondo, quindi il mio desiderio è farlo sentire a tutti. Inoltre secondo me è perfetto perché un mix fra suggestioni passate e presenti”.
In “Splende” c’è la tua firma su 7 brani: hai avuto la tentazione di portare uno di questi all’Ariston?
“No, non ho mai avuto dubbi che la canzone giusta per Sanremo fosse questa, dalla prima volta che l’ho sentita. Ha una magia particolare”.
Cosa ti ispira nella scrittura di un pezzo?
“Sono molto sincera quando scrivo, cerco di fare un’indagine sulle mie emozioni e se scrivo lo faccio perché qualcosa mi ha smosso, sono molto istintiva”.
Il disco si divide fra pezzi uptempo e ballad: in questo momento prediligi una forma piuttosto che l’altra?
“Assolutamente in entrambe le dimensioni, c’è la prorompenza e la forza come in Splende, scritta di notte, nel letto, incazzata nera. Dopo essermi liberata, ho iniziato, appunto, a splendere, e mi ha indicato la strada per il resto del disco”.
Cosa dobbiamo aspettarci per il tuo prossimo tour, in partenza ad aprile?
“Sono già uscite le due anteprime, il 1° aprile a Milano e il 3 a Roma. Si terrà nei teatri: questo disco ha vari aspetti però era giusto dare importanza a questa nuova maturità, che si colloca bene in una dimensione teatrale”.
Fra poco sarai anche attrice, nel film "Babbo Natale non viene da nord" che uscirà a fine 2015.
“Mi ci sto dedicando, ho passato tutto il mese di gennaio fra Salerno e Sanremo, ho girato come una pazza: è divertente, mi ci approccio con tanta semplicità, sono sempre una cantante, anche nel ruolo che ho, una ragazza chiamata India che tenta di cantare”.
Andrea Grandi
10 febbraio 2015 |