Michele Bravi non compirà 20 anni prima del 19 dicembre, mentre dalla sua vittoria a X-Factor 7 sono passati 6 mesi esatti; tanti, sulla carta, considerando i tempi usa-e-getta televisivi, e specialmente dei talent show. Eppure.
Eppure questo ragazzo di Città di Castello (Perugia) dimostra una maturità e un’intelligenza ben maggiori dei 4 lustri scarsi della sua carta d’identità. E vale anche per il suo gusto musicale.
A febbraio, nonostante un inedito scritto da Tiziano Ferro e Zibba, La vita e la felicità, arrivato alla n.1 e disco d’oro, pensò che fosse troppo presto per partecipare a Sanremo, forse memore dei mezzi passi falsi di altri suoi colleghi, buttati sul palco dell’Ariston più per mantenere visibilità mediatica che per consolidare e valorizzare un progetto musicale di un qualche interesse.
E così Michele si è preso i suoi tempi, senza la spada di Damocle della fretta sul collo, ha lavorato al suo album d’esordio e ora – da oggi – è disponibile per tutti: “A passi piccoli”, prodotto dall’attivissimo Michele Canova e presentato ufficialmente ieri alla stampa. Già dal titolo, un manifesto d’intenti, di metodo e d’approccio. “Questi sono i miei primi passi; non posso dire a me stesso che sono ‘Pronto a correre’, come Mengoni, che invece ha già la maturità necessaria per farlo”.
Una scelta coraggiosa, in qualche modo controcorrente, quella di prendersi i propri tempi. Ma in questo è stato coadiuvato da professionisti del panorama musicale italiano come Tiziano Ferro, Giorgia, Luca Carboni, Tiromancino. E giovani e promettenti autori, passati in gran parte anche loro da talent (Emanuele Dabbono, Daniele Magro, Piero Romitelli). E c’è anche un’importante firma internazionale per Serendipity, ossia James Blunt: “Trovare il suo nome nel mio disco mi ha riempito di orgoglio ma anche di senso di responsabilità. Inizialmente ho provato a renderlo in italiano ma tutti i tentativi non gli davano giustizia, perché era una canzone concepita con la metrica inglese. Metterci sopra le mani sarebbe stato un po’ come correggere la Gioconda”.
“Ci tenevo a fare un lavoro onesto e sincero per come sono io; il pubblico mi ha dato grande fiducia facendomi vincere, in maniera un po’ inaspettata, X-Factor e quindi mi sembrava irrispettoso presentare un progetto che non fosse coerente con me stesso. E anche questi grandi artisti mi hanno dato fiducia e teso la mano, dandomi i loro brani. Il lavoro di ricerca è stato fatto sul suono e in questo mi ha stupito il produttore, Canova. Inizialmente pensavo potesse essere un po’ distante rispetto alla direzione che avrei voluto intraprendere, ossia fare un album molto orchestrale e intimo. Michele mi ha fatto capire che ne sarebbe uscito un disco anacronistico e mi ha fatto avvicinare al mondo dell’elettronica, che ho sempre snobbato in maniera un po’ spocchiosa e che invece mi ha proprio rapito: trovare il giusto equilibrio fra la musica suonata e quella elettronica è stato trovare il suono della modernità. Paradigma, in questo, è il brano Bene per sempre, che porta la firma di uno storico collaboratore di Lana Del Rey, David Sneddon. Questo è un primo passo verso quello che vorrò fare un giorno in maniera più consapevole, però è il risultato migliore che io, con le conoscenze e le possibilità che ho ora, avrei potuto fare in questo momento”.
Tiziano Ferro ha firmato anche “Non aver paura mai”. “Lui è un po’ il padre nascosto di questo album: per sua e anche mia volontà, non si poteva fare un progetto in cui lui si presentava come unico autore, per evitare il rischio che ne uscisse un album di Tiziano Ferro cantato da Michele Bravi. In questo senso mi ha protetto, mi ha dato consigli, avendo la forza di restare in disparte e farmi camminare da solo. È stato una guida perfetta nella ricerca di una mia dimensione”.
Il pezzo scritto da Luca Carboni, “Amarti da qui”, è invece la rielaborazione di una poesia di Pablo Neruda, “Aquì te amo”. “Inizialmente ero titubante, perché cantando l’amore a 20 anni rischi di risultare poco credibile perché vuoi usare un lirismo che non ti appartiene, dall’altra, cantandolo in maniera troppo spensierata, rischi la ‘scamarciata’, modello ‘Tre metri sopra il cielo’. In realtà Luca mi ha fatto entrare nel mondo di Neruda e mi ha fatto capire che la poesia non può essere cristallizzata in un’età specifica; ‘ti amo’ è vero a 20 anni così come a 40, ma con significati diversi”.
Un lavoro benedetto da Carlo Verdone, che ha voluto dedicare un’intera pagina della cartella stampa per mostrargli la sua stima per la professionalità e la maturità mostrate. “Probabilmente Michele Bravi è un perfezionista. Ma con grande anima. Quella che francamente stiamo perdendo in molti cantanti più dediti allo stupore virtuosistico che non all’interpretazione”.
Michele si schermisce: “Non mi aspettavo queste splendide parole da parte sua. Ho avuto modo di conoscerlo durante il film ‘Sotto una buona stella’; lui è un intenditore di musica ed è molto curioso, c’è stato un bello scambio, mi ha fatto conoscere Scott Walker, ad esempio”.
Michele ha condiviso anche un’ultima riflessione sul suo percorso a X-Factor: “Il talent è una bella cosa se lo vivi come un laboratorio musicale, se invece lo vivi come un trampolino di lancio in vista di un percorso futuro è già sbagliato; non è un trampolino, è solo la possibilità di confrontarti col pubblico, di stare su un palcoscenico e di lavorare con grandi musicisti, come Morgan, che ha saputo in maniera perfetta trovare un indirizzo per la mia voce. Questo disco è la sintesi e il risultato di questo laboratorio”.
Il disco si chiude con l’undicesima traccia, un brano scritto dallo stesso Michele, Prima di dormire. Segno che probabilmente, il futuro è teso verso una carriera da cantautore.
“Io sono molto pudico, non pensavo sarebbe finito nell’album, l’ho fatta sentire al produttore solo per avere un feedback. Canova è rimasto colpito particolarmente da questo brano perché fondamentalmente è destrutturato, senza strofe e ritornello. L’ho scritta come un semplice sfogo, per lui è stato un tratto distintivo”.
Bene così, perché Michele Bravi di cose da dire e raccontare ne ha – e ne avrà – tante.
Tracklist
1. In Bilico (Giorgia - Norma Jean Martine - Daniel Neil McDougall)
2. Un giorno in più (Chris Crowhurst - Natalia Hajjara - Ella McMahon / Testo italiano di Andrea Regazzetti)
3. Non aver paura mai (Testo e musica: Tiziano Ferro - Emanuele Dabbono)
4. Un mondo più vero (Testo e musica: Piero Romitelli - Emilio Munda)
5. Amarti da qui (Testo e musica: Luca Carboni)
6. A passi piccoli (Testo e musica: Daniele Magro)
7. Serendipity (Testo e musica: Tobias Gad - James Blunt)
8. La vita e la felicità (Testo: Sergio Vallarino - Tiziano Ferro/Musica: Sergio Vallarino)
9. Sotto una buona stella (Testo: Federico Zampaglione / Musica: Federico Zampaglione - Francesco Zampaglione)
10. Bene per sempre (David Sneddon, James Bauer-Mein, David Gibson / Testo italiano di Andrea Regazzetti)
11. Prima di dormire (Testo e musica: Michele Bravi)
Andrea Grandi
10 giugno 2014
|