Ha calcato ancora una volta, dopo anni di assenza, il palco del Festival. LŽho incontrato il giorno dopo, quello dei bilanci di una performance che ha lasciato superstite il brano Pedala. Per il resto dellŽintervista dovrete aspettare il prossimo numero di ItaliaNow in cui Frankie presenterà il suo disco "Essere Umani"
Il ritorno a Sanremo come é stato?
É stato piacevole e la strada non era neanche troppo trafficata. Sono arrivato con una station wagon molto comoda.
LŽultimo pensiero prima di salire sul palco?
La cosa che pensavo strana la vita. Ogni passo che ho fatto prima di raggiungere quel palco pensavo ecco lŽartista, lŽautore lŽeditore, il discografico, entrando. UnŽ ulteriore soddisfazione più intima é che esattamente due anni fa mia mamma non cŽera più e in due anni da quel momento così difficile e duro, mi trovavo al Festival a cantare una canzone in cui parlo anche di lei, é veramente strana la vita. Dietro alle quinte cŽera Tito Stagno, la prima voce che ho sentito nella mia vita perché sono nato tre giorni prima dellŽallunaggio. Tutte coincidenze molto sorridenti, ricche di valori simbolici e che mi rendono forte.
Avresti cambiato qualcosa nella tua esibizione ripensandoci il giorno dopo?
Sicuramente. Probabilmente avrei cercato di affrontare Pedala con una marcia in meno e avrei dovuto mantenere di più il focus durante la performance di Un uomo é vivo. Perché é una canzone più delicata che ha bisogno di essere accompagnata per mano,piuttosto che Pedala dove basta dargli una zappata nel sedere e questa continua a correre per dieci minuti
Giovedí duetterai con la Mannoia, combine alquanto particolare.
Sono amico di Fiorella da qualche anno. Abbiamo collaborato nel suo disco Sud, le ho scritto la canzone Non é un film, abbiamo trascorso alcuni momenti di tour nei palazzetti e teatri insieme, unŽesperienza di vita incredibile. Siamo diventati molto amici. Quando mi é stata offerta lŽopportunità di poter invitare un ospite per eseguire una canzone sul palco, ho chiamato Fiorella per sapere se conoscesse qualche cantante. Fiorella ha dato unŽadesione istantanea, ho dovuto distanziare il telefono dallŽorecchio per il suo urlare "vengo iooooo" . Ha scelto la canzone di Paolo Conte, Boogie, con grande generositá perché ha tenuto conto di un brano dove potesse,non tanto mostrare la sua enorme capacità vocale di Fiorella, ma una canzone che presentasse quelle caratteristiche per cui potesse essere cantata anche da un non-cantante come me.
Non é vero che non sei un cantante.
Sono diversamente cantante, mettiamola così.
Hai sostenuto una buona performance canora
Insomma, immediatamente dopo Arisa che é unŽ ottima cantante e immediatamente prima di Antonella Ruggero che é la Madonna della vocalità, mi hanno messo tra due che cantano veramente. Io che riesco a vocalizzare sulle note, non sento di potermi definire veramente un cantante. Ci provo e mi diverte molto.
19 febbraio 2014
Elena Rebecca Odelli
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