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FRANCO BATTIATO |
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I DIECI STRATAGEMMI DI FRANCO BATTIATO |
Sono dieci gli stratagemmi che Franco Battiato ha estratto dal famoso libro di strategia militare cinese; attraversare il mare, per ingannare il cielo è il primo, ed il fondamentale dal quale tutto straborda. Ingannare. Battiato vuole darci una mano a vedere meglio in questo groviglio di veli scuri che è diventato il nostro mondo.
Occorrono stratagemmi militari perché noi possiamo arrivare a difenderci dalla prepotenza che ci viene quotidianamente imposta e propinata da chi sta sopra di noi.
“Dieci Stratagemmi” è il nuovo lavoro di Battiato, carta vetrata per le orecchie volatile e celestiale come una piuma. E proprio la carta vetrata, metafora voluta da Francesco Messina e poi adottata da Battiato per la cover dell’album, si carica di valenze fonosimboliche contemporanee. Sonorità ruvide per temi che graffiano dentro.
Un album che lo stesso Battiato non ha esitato a definire come “uno dei tre più importanti della mia carriera, assieme a “La Voce del Padrone” (1981) e “Gommalacca” (1998)”; sicuramente uno dei più riusciti e dei più ispirati, dato che prende le mosse da uno stato di inquietudine e di angoscia generali. Un disco personale, intimo e allo stesso tempo globalmente sentito.
Un disco che ha ritagli dal sapore politico. Ritagli scomodi ma che Battiato non ha paura a scoprire. Contro i potenti che ci opprimono, contro questo mondo che ci sovrasta senza che noi abbiamo la possibilità concreta di reagire, se non con la forza dei nostri pensieri. E lui, della musica.
Senza però essere apertamente schierati. Perché un musicista è prima di tutto un musicista, un menestrello che canta dei nostri tempi, e non un artista che mette la propria musica subordinata ad una causa. Impegnarsi in musica vuol dire dare il massimo di sé in termini di qualità, e non prendere posizioni nette per quanto riguarda questioni esteriori e relativamente pertinenti. Prima si interpreta la propria anima, poi si passa a contestualizzarla inserendola in una realtà contingente.
Aiutato dall’ormai inseparabile Manlio Sgalambro nella stesura dei testi, la musica vede il ritorno tra i collaboratori dei Krisma. Un ritorno gradito, e che ha rinverdito la già vigorosa linfa vitale di Battiato; in risultato, nella musica si sente che tutto fila nel migliore dei modi.
I suoni violenti e duri sono comunque mitigati da reminiscenze di madrigali, e da celesti allusioni all’etereo. Ma la concretezza dei testi, per quanto evanescenti, fa di “Dieci Stratagemmi” un disco attuale. E bellissimo. Poesia dei nostri tempi.
Un disco in cui trovano posto anche dei brani dal sapore rock. E proprio a proposito di rock, Battiato ha anche trovato qualche parola per commentare l’attuale panorama musicale italiano, che a molti appare sterile e stantio. Il problema è il ruolo attuale dei musicisti, che sono completamente slegati dalla dimensione musica e si interessano di tutto ciò che è trasversale, primo fra tutti l’immagine; oggi non vince purtroppo la qualità, bensì la superficialità. E Battiato è lungi dall’arrendersi a questo sfacelo della musica; ecco perché le sue parole e le sue canzoni risuonano come gocce che cadono in un pozzo silenzioso.
Un artista che sta sempre più trovando la sua completezza in espressioni che vanno oltre la musica. L’amore di Battiato per il cinema era già apparso evidente in “PERDUToAMOR”, film del 2003 che segna il suo debutto alla regia. E già un’altra pellicola è in cantiere, una storia che sovrappone piani passati e presenti e che vedrà i primi ciak nei prossimi mesi. Troppo sanguigno per poter fare l’attore (Battiato era stato scelto da Marco Bellocchio per interpretare la parte di Aldo Moro nel film “Buongiorno notte”, ma declinò l’offerta proprio perché si sentiva inadeguato a fare la vittima), Battiato si trova pienamente a suo agio dietro la macchina da presa.
E anche il rapporto con il tubo catodico sta diventando appendice della sua personalità. Un programma dal titolo d’impatto “Bitte Keine Reklame”, un talk show à la Battiato che ricrea in uno spazio immenso la significativa disposizione dei 4 punti cardinali, ognuno con una propria ragion d’essere: il nord (dove siederà un artista musicale), l’est (dove Battiato interagirà con alcuni degli uomini più significativi del nostro tempo), l’ovest (il punto delle sorprese) e il sud (dove sarà Sgalambro a colloquiare con uomini di scienza). Un programma televisivo innovativo e disarmante, che vedrà a breve la luce.
“Dieci Stratagemmi” è un disco attuale ed eterno, un evergreen dell’anima incastrato negli spigoli del mondo contemporaneo. “Dieci Stratagemmi” è un lavoro completo, totale, che non lascia spazio a perplessità, ma che apre la mente a riflettere, anche con amarezza, su quanto siamo ed abbiamo.
Ascolta alcuni brani tratti dall'album "Dieci Stratagemmi".
Elisa Bellintani
1 ottobre 2004 |
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TUTTO SU FRANCO BATTIATO |
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 2004 Dieci Stratagemmi | | |  2003 Last Summer Dance | | |  2002 Fleurs 3 | | |  2001 Ferro Battuto | | |  1999 Fleurs | | |
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1998 Gommalacca
1996 L'Imboscata
1995 L'Ombrello e la Macchina da Cucire
1994 Unprotected
1993 Caffé de la Paix
1991 Come un Cammelllo in una Grondaia
1988 Fisiognomica
1987 Nomades
1985 Echoes of Sufi Dances
1985 Mondi Lontanissimi
1983 Orizzonti Perduti
1982 L'Arca di Noé
1981 La Voce del Padrone
1980 Patriots
1979 L'Era del Cinghiale Bianco
1978 L'Egitto delle Prime Sabbie
1977 Juke Box
1976 Battiato
1975 Feed Back
1975 M.lle le "Gladiator"
1974 Clic
1973 Sulle Corde di Aries
1972 Pollution
1971 La Convenzione Paranoia
1971 Fetus |
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