Il Disco si apre con la profondità del contrabbasso e la voce suadente e giocosa del cantante Emiliano Nigi.
Ed è subito l’atmosfera bizzarra che ci colpisce per la musica e i testi.
“E Tutti I Pesci Vennero A Galla” è un Cd completo nel senso che non ha punti deboli, belle idee, tanta tradizione, bravi muscisti, bei suoni (indie comunque) originati da tanti luoghi e radici. E’ definibile un disco cosmopolita…ci sono influenze di tutti i paesi, epoche e generi musicali.
E’ così che dopo il carisma teatrale di “Mi Hanno Rubato Il Mar”, il ritmo di “Le Lumache” ci affascina e travolge, fa infatti ingresso la fisarmonica strumento da vecchia balera italiane, ma attenzione, improvvisamente colora tutto con le tonalità etniche affini ai Les Negresses Vertes, le cui contaminazioni si ritrovano anche nel mondo di cantare, subito nella successiva “Ape Per Amore”, bellissima.
Ma gli strumenti sono tanti, organizzati così bene che, tra percussioni e fiati, i Carneigra non ci lasciano prevedere l’andamento del tutto, nonostante una componente folk abbastanza spiccata …”La Tacchinata del ‘52”.
Insomma si gusta tutto sentendosi in una dimensione spazio temporale illusoria, esemplare è ad esempio “Djallo e Djelo”, intensa.
Tanta vitalità, carisma e buona musica. |