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CAKE |
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PRESSURE CHIEF |
“Non siamo intenzionalmente lo-fi, e che proprio non sappiamo cosa facciamo. Non è come con gli Strokes che aggiungono la distorsione alla voce per farla suonare come nel 1972, il fatto è che noi siamo incapaci davvero.” Eh sì, i Cake sono proprio tornati.
Sulle spalle di John McCrea gravava una responsabilità mica da poco: tirare fuori dal suo cilindro unto di ketchup un seguito degno di quel piccolo e trascurato gioiellino di tre anni fa, "Comfort Eagle". Purtroppo pare proprio che ci tocchi aspettare il prossimo giro.
Questo "Pressure Chief" (quinto album della band) in quanto a cialtroneria, non sembra affatto essere da meno del suo barbuto creatore, partendo infatti con una serie di quattro canzoni una più bella dell’altra, di quelle che ti fanno già sfregare le mani con l’espressione soddisfatta di chi crede di aver scoperto un gran disco.
"Wheels" riprende in pieno il decennale sbilenco discorso firmato Cake: con un cantato quasi parlato, una melodia ruffiana che sembra rubata a qualche canzonetta italiana d’altri tempi e scarni arrangiamenti che più lo-fi non si può. Segue l’impeccabile singolo "No Phone", un ossessivo mix di riff di chitarra stoppata, ritmica elettronica e classico assolo di tromba. Con "Take It All Away", forse il pezzo più bello dell’album, si sfiora addirittura il miracolo: McCrea canta come un cantante normale seguendo per tutto il pezzo una linea melodica! Da non crederci. Chiude il poker d’assi iniziale "Dime", una stupenda filastrocca-elegia alla moneta da 10 cent (I’m a Dime, I’m fine and I shine […] You won’t even take me up ‘cause I’m not enough for a local phone-call) assunta a ruolo di metafora dell’odierno outsider.
E poi? Davvero poco altro.
La seconda metà del disco precipita in un abisso di confusione (Carbon Monoxide), anonimato (Palm Of Your Hand e She’ll Hang The Baskets) e noia (Waiting) dove riescono a salvarsi solo la bella cover (arte in cui i Cake hanno in più di un’occasione dimostrato di eccellere) di "The Guitar Man" dei Bread, e la finale "Tougher Than It Is" che riesce almeno a farci congedare dall’album con la gradevole sensazione che un motivo semplice ed orecchiabile riesce comunque a dare.
"Pressure Chief", infida bellezza mutilata, lascia un triste amaro in bocca, come un film che a dispetto di una trama intelligente si risolve in un finale banale.
Trattasi comunque di nuova uscita dei Cake, e in quanto tale, lo ripetiamo, una bella notizia a prescindere. Soprattutto in tempi in cui nell’indie-mondo tanta, troppa, gente ha il vizio di prendensi maledettamente sul serio.
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Voto: 6 |
Casa Discografica: Columbia/Sonymusic |
Sito Internet: www.cakemusic.com |
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Antonio Casillo |
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03/11/2004 |
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TRACKLIST |
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01. Wheels
02. No Phone
03. Take It All Away
04. Dime
05. Carbon Monoxide
06. The Guitar Man (cover of Bread track)
07. Waiting
08. She'll Hang The Baskets
09. The End Of The Movie
10. Palm Of Your Hand
11. Tougher Than It Is
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DISCOGRAFIA |
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1994 Motorcade of Generosity 1996 Fashion Nugget 1998 Prolonging the Magic 2001 Comfort Eagle 2004 Pressure Chief
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