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DEVENDRA BANHART |
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NINO ROJO |
Devendra Banhart ha ventitre anni ed un futuro che tende verso l’olimpo dei grandi artisti della scena musicale contemporanea. Dopo l’uscita del primo album “Oh Me Oh My…” , passata un po’ in sordina per una cattiva politica di merchandising, il successo l’ha trovato questa estate con “Rejoicing In The Hands”, album esaltato da tutti gli addetti ai lavori come capolavoro alternative folk. “Nino Rojo” verrebbe così a trovarsi in quella scomodo posizione di album che serve a confermare le capacità dell’artista, in quanto successivo al successo del precedente, ma in questo caso la regola non serve. Non serve perché in realtà “Nino Rojo” è la naturale continuazione di “Rejoicing In The Hands”, in quanto Devendra prima di pubblicare entrambi gli album aveva prodotto e registrato in studio cinquantasette canzoni, che ha deciso di dividere in questi due album. Nel qual caso questo suo ultimo lavoro servisse comunque a confermare le proprie capacità, Devendra uscirebbe da questo esame a pieni voti.
“Nino Rojo” è infatti un album molto intenso, musicalmente sublime (nel suo genere) e di grande impatto. Sedici tracce tutte esclusivamente acustiche con la tecnica del finger-picking che spadroneggia per tutto il disco. “Nino Rojo” è un percorso musicale che inizia con “Wake Up, Little Sparrow”, pezzo malinconico che, pensate un po’, racconta di un passerotto che è alle prese con il gelo dell’inverno (…astruso, forse originale, comunque geniale), fino ad arrivare alla prima pietra miliare dell’album, “Little Yellow Spider”, perfetta nel farci capire lo stile che sta alla base della musica di Devendra.
Subito dopo questa, segue uno dei pezzi più belli dell’album, “At The Top”. Melodia dolcissima, voci secondarie che fanno da contropcanto e emozioni che nascono spontanee dal primo accordo di chitarra. Quello che stupisce in Devendra BanHart è la sua capacità di rendere inestimabili canzoni molto semplici, fatte da una chitarra acustica e la sua voce.
Con “Noah” assistiamo alla collaborazione di Devendra con altri artsiti, in un perfetto duo dato dalla sua voce esaltata dal controcanto del coro, mentre l’impronunciabile, “HorseheadedfleshWizard” rappresenta forse la parte più malinconica dell’animo di questo incredibile ragazzo.
Cosa altro dire di un album che lascia senza parole? Possiamo dire che con “Nino Rojo” Devendra Banhart ha riconfermato la sua genialità, che manifesta in canzoni meravigliose create molto semplicemente. Non possiamo aspettarci che successi da questo giovane ragazzo, ormai già coccolato da tutte il music system.
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Young God Records |
Sito Internet: www.younggodrecords.com |
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Tommaso Signorini |
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25/10/2004 |
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TRACKLIST |
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01. Wake Up, Little Sparrow
02. Ay Mama
03. We All Know
04. Little Yellow Spider
05. A Ribbon
06. At The Hop
07. My Ships
08. Noah
09. Sister
10. Water May Walk
11. HorseheadedfleshWizard
12. An Island
13. Be Kind
14. Owl Eyes
15. The Good Red Road
16. Electric Heart
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DISCOGRAFIA |
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2002 Oh Me Oh My ...
2003 The Black Babies
2004 Rejoicing In The Hands
2004 Nino Rojo
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