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TOM WAITS |
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REAL GONE |
“Real Gone” la sua ultima pubblicazione, non fa altro che alimentare lo spessore della sua reputazione. Tom Waits è sicuramente “una delle più importanti figure della moderna era pop”. I sentimenti che ha espresso in quattro decadi di vita artistica non sono semplici iperbole. Una voce singolare, una straordinaria forza innovativa, questi sono gli elementi che lo introducono di diritto tra li eletti della ‘cultura popolare’. Un artista impegnato, che recentemente ha collaborato con gli Eels, formazione di spicco della scena underground di Los Angeles, i Los Lobos, ha contribuito al pezzo “Little Drop of Poison” per la colonna sonora del film Shrek 2 e ha inciso “King Kong” per l’album tributo di Daniel Johnston. Non solo impegni musicali, ma anche teatrali con The Black Rider e sul grande schermo nella sfida con l’iguana del rock Iggy Pop in “Coffee & Cigarettes” di Jim Jarmusch .Una carriera funambolica, da equilibrista della musica, eclettico e versatile interprete cinematografico e teatrale, una visione musicale sconfinata e un polistrumentista (piano, basso, chitarra, tromba, maracas, armonica, viola, conga …) perseverante nemico della banalità. Per questo nuovo lavoro il leggendario cantautore ha abbandonato il suo inseparabile piano per il funk e per le percussioni vocali . Per dare vita ad un disco di ritmi oscillanti e pesantemente scanditi. Scritto e prodotto da Waits e dalla moglie Kathleen Brennan (sua collaboratrice da sempre), “Real Gone” vede la partecipazione tra gli altri di Larry Taylor dei Canned Heat e del bassista dei Primus Les Claypool. Dal funk più primitivo al ‘cubist funk’ una terminologia coniata dallo stesso cantante, il tutto coadiuvato da ritmi latini, groove rock-steady, questo in sintesi le 15 canzoni di “Real Gone”. Un artista che continua nel suo cammino anticonformista, contro il sistema e le sue regole, dalle dissonanze sonore e le convulsioni vocali di “Top Of The Hill”; all’ibrido blues della viscerale “Hoist That Rag”, per rientrare in schemi più ortodossi in “Sins of My Father”. Riecco le meccaniche e rimarcate scomposizioni dei suoni in “Shake It” e nella successiva “Don’t Go Into That Barn”; le caotiche pulsioni metropolitane di “Metropolitan Glide” e via scorrendo fino a “Day After Tomorrow” la ballad riflessiva che chiude questo progetto. Oltre 70 minuti d’intense vibrazioni dell’anima e contorte evoluzioni mentali…. |
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Anti |
Sito Internet: www.officialtomwaits.com |
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CArlo Cassani |
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27/09/2004 |
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TRACKLIST |
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01. Top of the Hill
02. Hoist That Rag
03. Sins of My Father
04. Shake It
05. Don’t Go Into That Barn
06. How’s It Gonna End
07. Metropolitan Glide
08. Dead and Lovely
09. Circus
10. Trampled Rose
11. Green Grass
12. Baby Gonna Leave Me
13. Clang Boom Steam
14. Make It Rain
15. Day After Tomorrow |
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DISCOGRAFIA |
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1973 Closing Time 1974 The Heart of Saturday Night 1975 Nighthawks at the Diner 1976 Small Change 1977 Foreign Affairs 1978 Blue Valentine 1980 Heartattack and Vine 1982 One from the Heart 1983 Swordfishtrombones 1984 Tom Waits 1985 Rain Dogs 1987 Franks Wild Years 1992 Night on Earth 1992 Bone Machine 1993 The Black Rider 1999 Mule Variations 2002 Alice 2002 Blood Money 2004 Real Gone |
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