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NICK CAVE |
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ABATTOIR BLUES/THE LYRE OF ORPHEUS |
La storia di Nick Cave & the Bad Seeds è lunga e piena di successi, basta pensare ad album imperdibili come “Murder Ballads” e “Tender Prey”. Questa volta il cantante australiano e la sua band escono con un doppio album “Abattoir blues / The lyre of Orpheus” il tredicesimo della loro produzione ed esattamente un anno e mezzo dopo “Nocturama”. Diciassette canzoni che si sviluppano in due album diversi tra loro, che ci permettono di esplorare il vasto orizzonte musicale e le innumerevoli sfaccettature dell’anima di questo artista. Se volessimo inserire questi album in un contesto musicale, “Abattoir blues” si avvicina più a sonorità rock, mentre “The Lyre of Orpheus” ha una struttura più drammatica e introspettiva, con un sound più lento ma estremamente emozionante. Da segnalare la collaborazione con il London Community Gospel Choir, presente in quasi tutte le canzoni e che rende questo disco ancora più bello da ascoltare.
Ma cominciamo parlando della prima parte di questo doppio lavoro. “Abattoir Blues” nasce con “Get Ready For love”, gran ritmo e molto Rock, seguono “Cannibal’s Hymn” più lenta e cool della precedente, con una sonorità funk di base, e “Hiding All Away”, il pezzo più elettrico, rumoroso e urlato dell’intero album. Inizia dopo “Messiah Ward”, pezzo molto intenso, una parte dell’album che i fan di Cave innamorati dell’anima dark dell’artista considereranno troppo pop, formata dalle canzoni “There She’s Goes, My Beatiful World” e il primo singolo “Nature Boy”. Non me ne vogliano, ma considero questi due pezzi fra i meglio riusciti del disco. Il ritmo ti prende dalle prime note, la sonorità non riesce mai banale neanche dopo diversi ascolti ed il risultato sono due canzoni belle, vibranti. Questa prima parte del disco finisce con “Abattoir Blues”, canzone che dà il titolo all’album, “Let The Bells Ring” e “Fable Of The Brown Ape”, pezzi che servono da ponte per “The Lyre Of Orpheus” e che riescono benissimo nel loro compito. Il lavoro di Nick Cave & The Bad Seeds subisce così una trasformazione e da “Abattoir Blues” diventa “The Lyre Of Orpheus”. La differenze ti arriva subito con il primo pezzo “Lyre Of Orpheus”, ma la conferma è nella seconda canzone “Breathless” che come tutta questa seconda parte dell’album segue lo stesso filo musicale, cioè lento, ricercato, melodico, intimista. Tranne “Supernaturally”, uno dei più bei pezzi se non il più bello di tutto l’album. Veloce, ricco di sound, grande chitarra. Bellissimo.
Nel complesso un ottimo lavoro, adesso non resta che aspettare l’arrivo di Nick Cave & the Bad Seeds in Italia; previste due date, il 29 Novembre all’Alcatraz di Milano ed il 30 dello stesso mese al Saschall di Firenze.
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Voto: 8 |
Casa Discografica: muteextralabels |
Sito Internet: www.nickcaveandthebadseeds.com |
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Tommaso Signorini |
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20/09/2004 |
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TRACKLIST |
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Abattoir Blues
01. Get Ready For Love 02. Cannibals Hymn 03. Hiding All Away 04. Messiah Ward 05. There She Goes, My Beautiful World 06. Nature Boy 07. Abattoir Blues 08 Let The Bells Ring 09. The Fable of the Brown Ape The Lyre of Orpheus 01. Lyre of Orpheus
02. Breathless 03. Babe You Turn Me On 04. Easy Money 05. Supernaturally 06. Spell 07. Carry Me 08. O Children
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DISCOGRAFIA |
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1984 – From Her To Eternity 1985 – The Firstborn Is Dead 1986 - Kicking Against The Pricks 1986 - Your Funeral My Trial 1988 – Tender Prey 1990 – The Good Son 1992 – Henry’s Dream 1993 – Live Seeds 1994 – Let Love In 1996 – Murder Ballads 1997 – The Boatman’s Call 1998 - The Best Of Nick Cave & The Bad Seeds 2001 – No More Shall We Part 2003 – Nocturama 2004 - Abattoir Blues / Lyre of Orpheus |
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