Progetto proprio di Pietro De Cristoforo, napoletano, prodotto da Cesare Basile e coadiuvato da Francesco Cantone e Tazio Iacobacci.
Un disco intimo ma forte, dalla semplicità e dal calore sconvolgenti.
Suoni acustici, lievemente elettrici, che non si impongono in primo piano ma che affiorano lentamente da un panorama secondario sfuocato.
E’ un disco molto “cinematografico”, oltre il blues, ha qualcosa di western, che suggerisce uno scenario desertico, caldo, al centro del quale un bandito stanco e solo si muove a cavallo lentamente.
Esemplare è “No Stains”, splendida.
La voce è quanto di più perfetto potesse inserirsi in questo “scenario”. Roca, giovane e matura, profonda e sofferta.
Le chitarre sono lo scarno accompagnamento, nella loro semplicità di accordi solitari o di suoni lontani e acidi. Sempre essenziali ed equilibrate anche quando la fanno da soliste, come in “All That She Said Was: No.”
“When We Parted” è quella che però più facilmente ci affascina per l’intensità del ritmo ridondante e la sua disperazione intrinseca.
Complimenti a questo gruppo di musicisti per l’intento di questo lavoro, genuino e dal grande talento. E complimenti alla Stout che credendo in questi progetti “particolari” ci regala dei frutti nascosti dal sapore che raramente è così intenso. |