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VELVET REVOLVER |
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CONTRABAND |
L’aurea carismatica che avvolge le super band c’è tutta. Personaggi come l’ex frontman degli Stone Temple Pilots, Scott Weiland, tre quarti dei Guns’N’Rose capitanati da Slash (il bassista Duff McKagan e il batterista Matt Sorum), Dave Kushner (ex-Dave Navarro) e come produttore Josh Abraham, non sono mica brustolini e la dicono tutta della pomposità ed ambizioni del combo.
Però il carisma e i blasoni di queste super rockstar non bastano, bisogna vedere se c’è un progetto di qualità, originale e con la giusta potenza ed energia.
Io di solito arriccio il naso quando mi trovo di fronte ad un super gruppo.
Mi puzza sempre di operazione commerciale. E anche l’approccio ai Velvet Revolver è stato così. Poi ho letto le affermazioni dell’angioletto Weiland: “Siamo tutti in cerca di una rinascita. Siamo in cerca delle sensazioni che ci bruciavano dentro quando abbiamo cominciato a fare musica – il senso di farlo per puro piacere. Sensazioni che andando avanti nelle nostre carriere sono state più volte violentate e sodomizzate. Sensazioni che sono morte, gettandoci in lutto e facendoci chiedere se c’era un modo per riportarle in vita. Al che abbiamo capito che l’unico modo per riuscirci era – ripartire da capo”. C’era assolutamente bisogno che ascoltassi il disco per capire di più.
L’ascolto delle tredici tracce di questo “Contraband” non ha sciolto i miei dubbi sulle super band.
I ragazzi sanno il loro mestiere e lo fanno alla grande, con energia, potenza, rabbia.
Ma punto e basta. Gente che suona da una vita, navigate rock star, ma nulla di nuovo, niente di coinvolgente fino in fondo. Riff decenti che non bastano per compensare la pochezza delle canzoni.
Il suono, tra hard rock e qualche accenno grunge, è una miscela un po’ più acidula e grezza dei G’n’R ma stenta a decollare, tutto già strasentito, onestamente mi aspettavo qualche cosa di più.
Il disco parte con il rock and roll sporco di “Sucker Train For Blues” e prosegue con "Do It for the Kids” e "Big Machine" ennesimi esempi di power rock.
“Fall To Pieces” e “ Superhuman “ sono un polpettone tra Bon Jovi, Stp e G’n’R con liriche crude, mentre dannata è “Headspace” e si contrappone con l’acustica “ You Got No Right”.
Per concludere “ Slither” il primo singolo e la punkeggiante “ Dirty Little Thing”
Se questa recensione l’avesse fatta il mio collega Carlo il disco avrebbe preso un bel 8. I gusti sono gusti e poi lui è in viaggio di nozze… ma questa è un’altra storia.
In attesa, se mai uscirà e sempre se è il caso che esca, di un nuovo disco G’n’R con Axl, ci accontentiamo dei Velvet Revolver.
Disco della settimana da sufficienza ma niente di più… |
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Voto: 6 |
Casa Discografica: Rca |
Sito Internet: www.velvetrevolver.net |
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Matteo Vaghi |
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07/06/2004 |
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TRACKLIST |
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01. Sucker Train For Blues
02. Do It For The Kids
03. Big Machine
04. Illegal 1
05. Spectacle
06. Fall To Pieces
07. Headspace
08. Superhuman
09. Set Me Free
10. You Got No Right
11. Slither
12. Dirty Little Thing
13. Loving The Alien
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DISCOGRAFIA |
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2004 Contraband |
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