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TO ROCOCO ROT |
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HOTEL MORGEN |
L’elettronica tedesca ha da sempre un segno distintivo fatto di freddezza e classe che raggiunge i suoi momenti topici nei Tarwater e nei To Rococo Rot ovvero due gruppi che legano indissolubilmente la loro storia alla figura dei fratelli Robert e Ronald Lippok. Con questo “Hotel Morgen” i To Rococo Rot dimostrano che, perpetuando la loro ricerca si possano raggiungere picchi di poetica elettronico-minimale senza fare neppure molti sforzi, merito delle due caratteristiche principali dell’elettronica teutonica, quella classe e quella freddezza di cui di parlava prima.
“Hotel Morgen” come i precedenti lavori del trio (oltre ai due Lippok c’è Stefen Schneider) va a far interagire dinamiche rindondanti ipnotiche con beat sospesi appena accennati, intrecciando il tutto con soavi quanto efficaci elementi acustici (dalle chitarre a percussioni tipo xilofono) in un tutt’uno che dimostra una forza ed un carisma nascosto e molto personale.
Disco complesso o disco eccezionalmente semplice? La domanda è risolta dai ripetuti ascolti dell’album che da un inizio quasi ostico si rivela in tutta la sua facilità dopo 4 o 5 ascolti. Questo significa che “Hotel Morgen” è un ottimo prodotto, un disco decisamente notturno che diventa fruibile ed assimilabile in pieno solo dopo che si è capito quale percorso il trio vuole far intraprendere (forse involontariamente) all’ascoltatore che deve lasciarsi trasportare dalle suggestioni di immagini sonore che il disco regala. Si tratta di suoni miscelati con cura, tutti perfettamente assestati al loro posto; non ci sono percussioni smodate o accenni di elettronica più spinta, ma solo un panorama astratto che vuole essere rilassante ed ipnotico (bersagli entrambi centrati) delineando un mondo asettico i cui le note, i sibili, il tintinnio dei timpani sembrano distaccarsi dal tappeto in modo a se stante, ma stilisticamente perfetti come i tasti bianchi e i tasti neri di un pianoforte.
Con questo “Hotel Morgen” dimostrano che la vena creativa berlinese non ha in mente di scemare (anche il nuovo disco è licenziato dall’inglese Domino), ma ne dimostra la sua vitalità particolare ed eclettica. Una vitalità che forse deve qualcosa all’Italia visto che nel lavoro dei To Rococo Rot ci sono due pezzi “Cosimo” e “Bologna” (quest’ultimo è la chiave di volta del disco oltre che il migliore pezzo electro dell’anno senza voler essere per forza electro) indubbiamente ispirati al bel paese. |
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Voto: 7 |
Casa Discografica: Domino/Self |
Sito Internet: www.dominorecordco.com |
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Jarno |
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02/06/2004 |
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TRACKLIST |
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01.Dahlem
02.Cosimo
03.Tal 04.Feld
05.Portrait Song
06.Sol
07.Plong
08.Miss You
09.Basic
10.Venus
11.Non Song
12.Ovo
13.Bologna
14.Opak |
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DISCOGRAFIA |
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1996 Cd 1997 Veiculo 1999 The Amateur View 2001 Music Is An Hungry Ghost 2004 Hotel Morgen |
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